Mercato Roma, Ancelotti più vicino

 Dalla Gazzetta dello Sport:

I giornali inglesi lo hanno già licenziato. «Scusa Carlo, avresti dovuto cominciare con Drogba… ora, sei finito!» , il titolo leggero del Daily Mirror. «Ancelotti a pezzi dopo l’eliminazione con il Manchester United» , grida il Daily Telegraph, mentre il Daily Express parla di «rovine romane» , giocando con il nome di Abramovich. Il più austero Times sostiene che i sogni di Abramovich «sono finiti in polvere». L’«Independent» è forse l’unico che invita lo stesso Abramovich a riflettere e prendere in considerazione l’ipotesi che per vincere serve continuità e non cambiare allenatori come se fossero figurine. Frullatore Una voce isolata, perché Ancelotti è finito nel frullatore non tanto per l’eliminazione, ma per la scelta di scommettere su Torres all’Old Trafford e di mandare in panchina Drogba. E a proposito di scommesse, ieri i bookmakers si sono sbizzarriti a dare le quote dell’esonero di Ancelotti: 1,33. Per i tifosi del Manchester United, è roba di ore: «Ti cacciano domattina» , gli hanno gridato senza pietà. Destino segnato È così, ma non è proprio così. Ancelotti sarà licenziato, anticipando di un anno i tempi fissati dal contratto firmato nel 2009, ma resterà alla guida del Chelsea fino al termine della stagione.

Cessione As Roma, firma vicina

 Dal Corriere dello Sport:

E’ cominciata la missione statunitense per il trasferimento della proprietà della Roma. Ieri sono partiti per Boston i legali Mauro Baldissoni dello studio Tonucci (che rappresenta il consorzio americano), Cappelli, Elena Lo Curto dello studio Grimaldi e Massimo Tesei dello studio Carbonetti (per Unicredit). E ieri, con un giorno in anticipo rispetto alle previsioni, è partito da Milano lo stato maggiore della banca, per il rush finale di una trattativa partita a fine gennaio a New York. Il vice direttore generale Paolo Fiorentino e il responsabile del corporate banking Piergiorgio Peluso sono atterrati ieri sera a Boston.
TAVOLO – Gli avvocati sono arrivati nella città americana con le bozze dei contratti aperte, in serata hanno completato la stesura degli allegati dei contratti. Oggi arriverà dalla Florida anche Thomas Di Benedetto e al tavolo della trattativa siederà anche Pallotta, l’uomo forte del consorzio americano. Non dovrebbero essere presenti gli altri due soci, Ruane e D’Amore. Le parti sperano di arrivare alla firma come previsto nella giornata di domani, anche se c’è ancora qualcosa da rividere. Ma la partenza in anticipo dei manager di Unicredit sta a significare la precisa volontà di chiudere anche da parte della banca.

Mercato Roma, Bovo si avvicina

 Da Il Romanista:

Cesare Bovo preferisce non rilasciare interviste. La situazione, a Palermo, è piuttosto delicata e quindi meglio lavorare in silenzio. Soprattutto perché la sfida di sabato contro la Roma rischia di essere, per il centrale rosanero, una partita diversa dalle altre. Lo era già in passato, quando si trovava ad affrontare la squadra in cui è cresciuto. E lo sarà ancora di più adesso, che rischia seriamente di tornare a Trigoria al termine di questa stagione. Contatti ci sono già stati: Sabatini, la scorsa settimana, ha incontrato il suo procuratore, Franco Zavaglia, e pure se la versione ufficiale dice «che non abbiamo parlato di Bovo» la verità è diversa. Si tratta sulla base di un triennale, che il giocatore accetterebbe di corsa, considerando che tornare a Roma, dopo essere andato via definitivamente nel 2006, rappresenterebbe per lui una rivincita enorme. Il suo contratto scade nel 2012, per convincere Zamparini potrebbero volerci dai 5 agli 8 milioni, con la volontà del giocatore a fare da perno decisivo per la partenza. Magari per conquistare, stavolta da protagonista, quello scudetto che a Roma manca ormai da 10 anni. C’era infatti anche lui, nella rosa della squadra campione d’Italia: Galbiati, che lo aveva seguito negli Allievi, lo fece inserire nella lista dei convocati per il ritiro precampionato, Capello lo portò un paio di volte in panchina.

Cessione As Roma, venerdì la firma

 Da Il Tempo:

Bagagli pronti, biglietti aerei prenotati, passaporti in tasca, arrivi scaglionati, appuntamenti già fissati e uno champagnino pronto ad essere stappato. Il programma dell’operazione Boston per la vendita della Roma agli americani è bello che pronto: oggi partenza e sbarco delle prime avanguardie, domani arrivo del grosso (e anche dei cosiddetti pezzi grossi) della spedizione e venerdì – se non ci saranno variazioni o problemi dell’ultim’ora – firme sui contratti definitivi e relativo brindisi. Tutto inizierà a muoversi questa mattina, quando da Fiumicino si imbarcheranno per gli States l’avvocato Mauro Baldissoni dello studio Tonucci & Partners e Massimo Tesei di Grimaldi e Associati. Destinazione finale Boston, anche se non si esclude una breve sosta a New York. I due legali, uno (Baldissoni) in rappresentanza del gruppo di DiBenedetto e uno (Tesei) di UniCredit, saranno raggiunti qualche ora più tardi anche dalla collega Stefania Lo Curto dello studio Grimaldi.

Mercato Roma, i colpi di Sabatini

 Dal Corriere dello Sport:

Le strade del mercato sono infinite. Non vogliamo essere blasfemi, ci mancherebbe, ma ci sembrava l’espressione giusta per cominciare a farvi conoscere quello che un po’ tutti ormai indicano come il prossimo direttore sportivo della nuova Roma. Cioè Walter Sabatini. Personaggio che ama poco apparire, preferendo il profilo basso ai titoloni, grande appassionato di calcio e calciatori, capace, fumando una sigaretta dopo l’altra, di aggiornarsi a ciclo continuo su squadre, giocatori europei, sudamericani e non solo.
HERNANDEZ – Le ultime due squadre dove Sabatini ha lavorato sono state la Lazio e il Palermo. A Formello, giusto per ricordare l’affare migliore, è stato lui a portare Kolarov, acquistato per ottocentomila euro e rivenduto dal presidente Lotito a diciassettemilioni e mezzo di euro ( più Garrido) al Manchester City. Ma qui, quello che ci piace ripercorrere, è la storia palermitana di Sabatini. Perché il Palermo che sabato prossimo si presenterà all’Olimpico, è in larga parte frutto delle intuizioni del prossimo dirigente della Roma. Partiamo da Abel Mathias Platero Hernandez, classe 1990, arrivato in Sicilia nel gennaio del 2009, appena maggiorenne. Sabatini che in Sudamerica fa tappa diverse volte l’anno, lo aveva seguito con grande attenzione, prendendolo sei mesi prima dello sbarco del giocatore in Sicilia con un accordo con il Penarol che prevedeva, per il club uruguaiano, una suddivisione del cartellino su una scrittura privata, cinquantacinque per cento al Palermo, il restante al Penarol. Costo dell’operazione circa tre milioni e trecentomila euro. Che, e qui il merito è stato del presidente Zamparini, sono stati pagati anche dopo che alle visite mediche dell’uruguaiano, fu riscontrata una piccola aritmia cardiaca. Hernandez si sottopose a un piccolo intervento chirurgico, tutto risolto, il Palermo si è ritrovato in rosa un ragazzo che già oggi può valere una cifra ben al di sopra dei dieci milioni.

Alemanno tifa per gli americani

 Dal Corriere della Sera:

«Mi auguro che la trattativa per la Roma vada a buon fine. Non ci sono ancora novità. Stiamo attendendo ad horas e speriamo che la vicenda si completi rapidamente perché, mi pare chiaro, che la squadra abbia bisogno che cessi l’attesa e di avere la certezza sulla proprietà» . Il sindaco Gianni Alemanno ha sintetizzato il pensiero di tutti i tifosi della Roma. E chiudere entro il fine settimana è l’intenzione anche della cordata bostoniana che fa capo a Thomas R. DiBenedetto e di Unicredit. Durante il week-end gli studi legali interessati — Tonucci, Bingham, Grimaldi e Carbonetti— hanno lavorato a pieno regime per preparare tutte le carte. Non c’è ancora la certezza che si potrà chiudere tutto il 15 aprile, come previsto, ma si farà di tutto per non rimandare ancora.

Totti di nuovo re dei bomber

 Dal Corriere della Sera:

Con uno recitava da spalla a Marco Borriello, con l’altro è tornato a fare il centravanti. Con Claudio Ranieri in panchina segnava un gol ogni 361 minuti (4 in 1.446’), con Vincenzo Montella ogni 64 (7 in 451’). La doppia vita di Francesco Totti nel campionato 2010-11 è racchiusa in queste due cifre. Una prolificità che è aumentata per 6, riportando il capitano giallorosso a medie che, negli ultimi anni, gli erano abituali. Con la doppietta di Udine — oltre a rilanciare la Roma in zona Champions League, che è poi la cosa che importa di più ai tifosi e anche a lui— Francesco Totti è arrivato a 11 gol in campionato e alla non stagione consecutiva in doppia cifra. Questo il dettaglio dal campionato 2002-03 all’attuale: 14, 20, 12, 15, 26 (Scarpa d’oro), 14, 13, 14 e 11. Negli anni precedenti, Totti ha segnato più di 10 gol in altre tre occasioni: 13 nel 2000-01 (e fu scudetto), 12 nel 1998-99 e 13 nel 1997-98. Una continuità che ha portato Totti a 203 gol in carriera, al sesto posto nella classifica dei migliori marcatori di sempre in serie A.

Cessione Roma, siamo ormai ai dettagli

 Cessione Roma: siamo ormai alle battute finali. La prossima settimana dovrebbe essere quella decisiva, anche se sembra che il giorno dell’ ufficialità, fissato al 15 di aprile, potrebbe slittare di qualche giorno. Da Il Corriere dello Sport:

La prossima sarà la settimana decisiva per la cessione della Roma. Per venerdì prossimo era stata fissata la data della firma a Boston, ma al momento sembra che potrebbe slittare di qualche giorno.
Non sono ancora pronte le copie dei contratti sui quali stanno lavorando i legali dello studio Tonucci e Grimaldi. La data definitiva deve essere fissata dalla banca. In ogni caso i manager di Unicredit vorrebbero evitare cerimonie subito dopo le firme a Boston.

Tessera del tifoso sempre più flop

 Dal Romanista:

Il segnale è chiaro, siamo alla frutta. La scorsa giornata di campionato ha fatto registrare il record stagionale di spettatori. Udite, udite, la media è stata – lo riporta Repubblica – di “ben” 30013 unità. Il dato è drogato dal Napoli delle meraviglie che riempie il San Paolo e dallo pseudo-pienone (50952 tra abbonati e paganti) di Roma-Juve, ma al Viminale non si butta più niente. E’ buona ogni cifra che dimostri che la tessera del tifoso è un progetto vincente. Compresa quella, pubblicata sempre da Repubblica, secondo cui i tagliandi di settore ospiti venduti lo scorso weekend sono stati complessivamente 8357 contro i 5927 di un anno fa. Suggeriamo allora al Ministero dell’Interno di fare uno squillo all’Udinese. Chiedano quanti biglietti di settore ospiti sono stati venduti finora per la partita con la Roma. La risposta sarà la stessa che è stata data ieri al Romanista: 50. L

Mercato Roma, Sabatini vuole Pastore

 Da Il Tempo:

Se Javier Pastore è un uomo di parola, il sogno della Roma può diventare realtà. L’argentino ha già fatto una mezza promessa a Walter Sabatini, il suo «scopritore» che presto lavorerà a Trigoria. Siamo oltre un’idea di mercato: l’argentino del Palermo è un obiettivo concreto della Roma targata Usa, il più intrigante (e costoso) tra quelli accennati nei primi discorsi tra DiBenedetto e il futuro direttore sportivo. Sabatini ha scovato Pastore in Argentina dopo la segnalazione di un osservatore. Gli è bastato vederlo in campo quindici minuti con l’Hercules per capire che quell’attaccante magrolino era un fenomeno. Costato appena 6 milioni di euro, «El Flaco» ha stregato Palermo nella scorsa stagione e ha convinto Maradona a portarlo in Sudafrica. «Un maleducato del calcio» lo ha definito il Pibe de Oro. Ma in senso buono: «Tocca il pallone come se avesse giocato 5 Mondiali». La storia di Pastore in rosanero sembra già avviata verso i titoli di coda, nonostante quest’anno sia partito alla grande: dieci gol, prestazioni da fenomeno e attestati di stima da parte dei migliori club del mondo, Barcellona compreso. Poi, all’improvviso, si è fermato. Non segna da quasi due mesi e il rapporto con la piazza siciliana si è rotto. Immalinconito, spiazzato dall’esonero di Delio Rossi, il «Flaco» ha toccato il punto più basso domenica scorsa nel derby di Catania. È partito in panchina e quando è entrato ha sbagliato tutto. I tifosi rosanero glielo hanno fatto notare ieri pomeriggio, aspettando a lungo la sua uscita dal centro sportivo nel giorno in cui Delio Rossi si è ripreso la panchina del Palermo. Una nuova scossa per Pastore, ma il suo futuro sarà altrove. Sabatini gli ha parlato del progetto americano e lo ha convinto ad aspettare una proposta che presto arriverà.

Udinese-Roma, Carnevale: “Roma è stato il mio sogno realizzato . Totti era timido ma straordinario e Montella non è uno sprovveduto”

 Dal Corriere dello Sport:

“Roma è stato il mio sogno realizzato “. Come si fa a definire “ avversario” Andrea Carnevale? Lui stesso, probabilmente, fatica a vestire quei panni quando dall’altra parte ci sono i colori giallorossi. Ora dirige il settore giovanile dell’Udinese e sabato ritroverà i vec­chi amici di quegli anni ruggenti. Inusuale la definizione di sogno da parte di uno che poco prima aveva vinto lo scudetto col Napoli. « Ma io sono nato vicino Latina: giocavo a pallone e pensavo che un giorno avrei giocato nella Roma. L’ho realizzato il sogno. Anche se in effetti non è che abbia combinato tantissimo».
Forse è arrivato nel periodo sbagliato.
«Sì, forse sì. Mi volle Bianchi, nel ‘90. Morì Viola, arrivò Ciarrapico e dopo Sensi e Mezzaroma. Un gran via vai di presidenti. La situazione era un po’ incasinata».
Qualche somiglianza con quella attuale?
« Sì. Mi auguro che DiBenedetto sia il presidente giusto però mi sembra strano che si sia preso altri venti giorni per chiudere l’affare. E’ evidente che a livello psicologico sono situazioni che finiscono per pesare sui calciatori».
La sconfitta con la Juve è figlia di questi condizionamenti?
«Non ho elementi per entrare nel dettaglio. Ma da ex calciatore so che le incertezze societarie pesano, le avverti».
Perché?
«I motivi mi sembrano evidenti. I giocatori a volte sembrano superficiali, indifferenti. Ma non è così: la mancanza di certezze ti debilita, da un punto di vista psicologico. A Roma da due, tre anni si parla di cambio della guardia in società. Passano le settimane, passano i mesi, passano gli anni e nulla di definitivo è stato scritto. Psicologicamente, tutto questo pesa».

Come nasce l’Udinese dei “miracoli”

 Da Il Messaggero:

L’Udinese dei miracoli, la squadra che gioca il più bel calcio della serie A utilizzando professionisti di mille nazionalità, ingaggiati giovanissimi e pressoché sconosciuti, è frutto anche del lavoro (e della competenza) di Andrea Carnevale, 50 anni compiuti a gennaio, un passato di centravanti di Roma e Napoli, per dirne due, e della Nazionale. Carnevale, da quindici anni in Friuli, è il supervisore del settore giovanile bianconero e, soprattutto, il capo degli osservatori del club, «con referenti in ogni angolo d’Italia e del mondo», spiega. «Non c’è competizione giovanile in Europa, Africa o Sud America che non veda la presenza in tribuna di un nostro osservatore. Andiamo lì, verifichiamo, controlliamo, studiamo e se il giocatore ha tutti i requisiti giusti lo proponiamo a chi in società ha il compito di fare mercato».

Cessione As Roma, la chiusura dopo le garanzie sul cash della ricapitalizzazione

 Dal Corriere dello Sport:

Non resta che attendere. Mister Tom ieri mattina, è tornato negli States, con i soliti, inevitabili depistaggi. Chi ieri sera lo attendeva a New York, è rimasto deluso. Perché ieri mattina, poco dopo le nove, l’imprenditore americano si è imbarcato su un volo diretto a Miami dove, a poche decine di chilometri di distanza, possiede una villa che a vederla in foto non è che ci si debba stare stretti anche se si è un bel gruppo di persone. Dal caldo di Roma a quello della Florida, ma con gli impegni di lavoro sempre in testa. A cominciare, ovviamente, dalla società giallorossa che entro quindici giorni passerà di mano, sessanta per cento al gruppo di soci a stelle e strisce, quaranta in mano sempre a Unicredit che ne cederà una parte a un imprenditore italiano, al momento ancora da individuare con ragionevole certezza. L’accordo tra le parti è stato trovato, ci sono però da riscrivere contratti, patti parasociali e allegati, visto che la fumata bianca c’è stata ristrutturando completamente l’affare che ora prevede la costituzione ( dopo le firme) di una società italiana. A quanto ci risulta, i nuovi contratti sono stati già definiti da Unicredit che, sabato scorso, li ha trasmessi alle parti. Mancano soltanto gli allegati. In questo lasso di tempo che ci separa dalle firme, si dice che dovranno arrivare anche le prime garanzie del cash, non tanto sulla cifra per l’acquisto della Roma ( quelle già c’erano, sarà sufficiente spostarle), quanto sulle ricapitalizzazioni previste dal business plan del progetto Colosseo.

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