Tessera del tifoso sempre più flop

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 Dal Romanista:

Il segnale è chiaro, siamo alla frutta. La scorsa giornata di campionato ha fatto registrare il record stagionale di spettatori. Udite, udite, la media è stata – lo riporta Repubblica – di “ben” 30013 unità. Il dato è drogato dal Napoli delle meraviglie che riempie il San Paolo e dallo pseudo-pienone (50952 tra abbonati e paganti) di Roma-Juve, ma al Viminale non si butta più niente. E’ buona ogni cifra che dimostri che la tessera del tifoso è un progetto vincente. Compresa quella, pubblicata sempre da Repubblica, secondo cui i tagliandi di settore ospiti venduti lo scorso weekend sono stati complessivamente 8357 contro i 5927 di un anno fa. Suggeriamo allora al Ministero dell’Interno di fare uno squillo all’Udinese. Chiedano quanti biglietti di settore ospiti sono stati venduti finora per la partita con la Roma. La risposta sarà la stessa che è stata data ieri al Romanista: 50. La gara che può decidere la stagione giallorossa sarà vista al “Friuli” da cinquanta tifosi. Sono tesserati. Sono privilegiati solo perché possiedono l’As Roma Club Privilege, appunto. Il paradosso, spiegavano ieri a Udine, è che però i romanisti privilegiati, quelli con la tessera, non saranno soli al “Friuli”. In Curva Sud saranno ospitati i romanisti non privilegiati, ovvero quelli che la tessera non se la sono fatta, ma che nel caso specifico devono ritenersi davvero dei privilegiati perché vivono fuori dai confini della Regione Lazio. E quindi potranno acquistare i biglietti (tranne quelli del settore ospiti, riservati ai tesserati, prezzo 20 euro, nelle agenzie Banca Intesa e punti Best Union) di Udinese-Roma. Peccato che in Curva Sud ci vadano anche i tifosi dell’Udinese. E che quindi il club friulano sarà costretto a organizzare il consueto cordone di steward per separare i romanisti senza tessera dagli udinesi. Non vi stupite, accade così ovunque. La divisione tra tesserati e non tesserati è la regola negli stadi italiani. Al Viminale, però, sembrano voler far finta di niente. Grosso modo, dicono al Ministero, le presenze allo stadio non sono calate. Anzi, bisogna andare orgogliosi – sostengono laggiù – del record di presenze dell’ultima giornata. Un primato, dicono, che non sarebbe stato realizzato senza la tessera del tifoso. Qualcosa non torna. Perché forse sì, statisticamente potremmo anche viaggiare sulle cifre di un anno fa. Ma come si spiega, per esempio, l’”anomalia romana”? Stando ai dati elaborati a gennaio dal Centro Studi della Lega di Serie A, la media spettatori per la Roma dopo 19 giornate era di 31557 unità, contro i 39901 della media della passata stagione. Idem in casa Lazio. Per la Lega, la media biancoceleste è stata di 31376 presenze, contro le 36979 del campionato 2009/10. E nel caso della Lazio le cifre sono ancora più stridenti, perché forse nemmeno il laziale più ottimista avrebbe sperato in una stagione (derby a parte) così esaltante. Qualcuno informi Maroni.


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