Italia, Bearzot: “Lippi come me nel 1982? Assurdo”

 Enzo Bearzot cerca di seguire il percorso che porta a eventuali analogie tra i Mondiali dell’Italia 1982 e i 23 del Sud Africa alle dipendenze di Marcello Lippi. In realtà, in più di una occasione si è cercato di riproporre (per lo più in maniera scaramantica) il parallelismo tra quegli e questi Azzurri; tra quei e questi pareggi. Ma Bearzot, intervenuto a La Gazzetta dello Sport, non vede molti elementi di comunanza nè ritiene si possa in realtà proporre alcuna analogia. Testuale:

Ghana, Muntari (Inter): insulti a tutti, graziato

 Altro caso di offese: il Mondiale del Sud Africa trova in Sulley Muntari – centrocampista dell’Inter nato in Ghana – l’ennesimo protagonista di ingiurie e insulti rivolti ai suoi stessi compagni di squadra (ivi incluso il tecnico degli africani). Lo riferisce l’Ansa, che conferma tuttavia l’archiviazione dell’episodio in seguito alle scuse di Muntari. Testuale:

Dopo il caso di Nicolas Anelka, tocca a Sulley Muntari far parlare di se’: il calciatore ha perso la testa subito dopo la partita contro l’Australia e si e’scagliato contro il tecnico del Ghana Milovan Rajevac e i compagni, con insulti e offese.

Italia contro Lippi, Inghilterra vs. Terry & Capello, Francia sottosopra. Altrove non stanno meglio

 E’ il Mondiale delle polemiche. Si rischia di archiviare il Sud Africa come una parentesi amara in almeno tre Paesi europei: Italia, e ne conosciamo abbondantemente i motivi; Inghilterra; Francia. Altre due (oltre alla nostra), tra le Nazionali di spicco, vivono giorni di tensione. Versante britannico: tutto risolvibile con i risultati (anche se la Federazione inglese ha palesemente affermato di attendere le dimissioni di Fabio Capello in caso di mancato passaggio del turno e approdo agli ottavi) nonostante l’ultimissima polemica tra la squadra e l’ex Capitano John Terry reo, a detta di molti tra i calciatori inglesi, di aver parlato in maniera inappropriata a nome della Nazionale. E’ successo in seguito al pari contro l’Algeria: Terry, citando quali artefici delle parole che stava per pronunciare i compagni Steve Gerrard, Frank Lampard, Wayne Rooney, Aaron Lennon, David James, Peter Crouch, Jamie Carragher e Glen Johnson, ha detto:  “Qualsiasi decisione prenda Capello, posso assicurare che siamo tutti con lui. Come gruppo di giocatori di esperienza internazionale lo dobbiamo a noi stessi, alla nostra nazione e anche a lui. Ma se nel corso del prossimo incontro riterremo che qualcosa debba essere cambiato, glielo diremo. Ognuno deve esprimere la propria opinione. E se questa infastidisce lui (Capello) o altri giocatori, che c’è di male?“. Il particolare è che – stando alla versione dei calciatori citati – Terry non aveva alcun titolo per parlare a loro nome, non avendo mai detto nè pensato le parole pronunciate dal Blues.

Panoramica privacy

This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.