Lazio, tempi moderni: storia dell’Aquila che s’è scoperta un pollo

 Bastano pochi numeri per rendere di per sè significativa ed emblematica la storia di una stagione – quella del 2009/10 – da dimenticare. L’annata della  S.S. Lazio è ben lontana dall’espressione di quel che lo stesso simbolo del club sta a significare. Un’Aquila e due colori: il bianco e l’azzurro. L’effige del rapace richiama il simbolo glorioso del Grande Impero Romano, le tinte sociali vennero scelte in onore della Grecia, patria dello sport e dei Giochi olimpici (1896, anno della prima Olimpiade dei tempi moderni). Invece, oltre all’esclusione repentina dall’Europa League che è durata il tempo di un passaggio dall’autunno all’inverno, il campionato in corso ha sfornato solo amarezze. Quintultima in classifica con 37 punti, la retrocessione sta sotto di 6. 8 vittorie a fronte di 12 sconfitte e 13 pareggi.

Derby Lazio-Roma, Rocchi e Zarate alimentano entusiasmo

 Tommaso Rocchi e Mauro Zarate, nel corso dell’allenamento odierno, hanno dichiarato in maniera evidente il fatto che i biancazzurri sono pronti. A giocarsela fino in fondo. Indiscrezioni rispetto alla seduta odierna arrivano invece dal sito ufficiale della Lazio:

Seduta pomeridiana per la Lazio. Dopo dieci minuti di messa in azione con mobilità articolare in allunghi, i biancocelesti si sono concentrati sul possesso palla. Giocatori divisi in tre squadre di sette elementi ciascuna. Successivamente, cinque minuti di ‘blocco’ (lavoro intermittente con cinquanta metri in allungo e altrettanti lenti). Possesso palla dieci contro dieci a metà campo, nuovo ‘blocco’ e partita di dieci minuti a metà campo.

Mutti: “Roma, mille manfrine contro l’Atalanta”

 Bortolo Mutti non ha ancora digerito la sconfitta degli orobici sul terreno dell’Olimpico e, nonostante da Roma-Atalanta siano passati due giorni, il tecnico neroblu è tornato sull’argomento per esprimere tutta la propria amarezza rispetto a situazioni di gioco che hanno penalizzato – a suo dire – proprio i bergamaschi: “C’è ancora grande rammarico, visto che per impedire la nostra rimonta nel secondo tempo la Roma ha perso tempo con mille manfrine. Difficile accettare tre soli minuti di recupero, visto che ci sono state sei sostituzioni e il gioco era continuamente interrotto.

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