“Tenetevi il milione, ridatemi la Sampdoria”

di Redazione Commenta


 E’ l’ultimo tentativo di Antonio Cassano per tornare a indossare la maglia della Sampdoria: una auto-riduzione dell’ingaggio (o maxi multa, che dir si voglia) per il comportamento offensivo nei confronti del presidente blucerchiato, Riccardo Garrone. Il quale, per ora, sembra inamovibile. Da repubblica.it:

Solo chi non ha seguito la vicenda più assurda dell’ultima settimana pallonara passo per passo poteva credere che Antonio Cassano questa mattina di lunedì si sarebbe allenato a Bogliasco. Il giorno dopo aver pubblicamente chiesto scusa a Garrone per le gravissime offese rivolte da Fantantonio al suo presidente, il talento di Bari Vecchia è rimasto chiuso in casa, mentre i suoi compagni facevano il solito lavoro di scarico post partita in palestra.

Non sono quindi bastate, le parole di riconciliazione pronunciate ieri da un numero 99 commosso e preoccupato per la gravidanza della moglie Carolina. E, soprattutto, non è bastata neppure la disponibilità del giocatore a ridursi l’ingaggio annuale fino a un milione di euro (attualmente ne percepisce 2,7). Un ultimo tentativo disperato per far tornare sui suoi passi il numero uno della Samp. Una super autotassazione, una multa per chiudere una volta per tutte la vicenda. Ma neanche questo per ora sta smuovendo Garrone, che nella sua residenza in basso Piemonte rimane in rigoroso silenzio stampa, come tutti i suoi tesserati. La situazione resta di stallo, un muro contro muro da cui sembra impossibile uscire. Qualcosina possono fare carte e burocrazia: per tornare ad allenarsi infatti Cassano deve andare oltre le scuse. Deve spedire una lettera alla Lega Calcio, e in copia conoscenza alla Sampdoria, in cui chiede alla società blucerchiata di mettergli a disposizione un preparatore atletico e di aprirgli le porte di Bogliasco per lavorare a parte, fino a quando il Collegio arbitrale non si esprimerà sulla richiesta di rescissione avanzata dalla dirigenza doriana. Il telegramma o la raccomandata in questione, però, partirà solo domani, martedì, da Genova.
A quel punto spetterà al Collegio sentenziare: in attesa di giudizio, previsto fra circa due settimane, potrà confermare la sospensione o obbligare la Samp a mettere il giocatore nelle condizioni di allenarsi, clausola prevista dal contratto dei calciatori. Nel frattempo, Cassano a Bogliasco non può proprio mettere piede.
ZAMPARINI: “SE VUOLE, LO PRENDO IO” – “Io lo prenderei volentieri. Una volta mi disse che voleva venire, se vuole lo prendo subito”. Il presidente del Palermo Maurizio Zamparini sarebbe dunque pronto ad aprire una trattativa per portare in Sicilia Antonio Cassano. “È un giocatore particolare – ha detto Zamparini a Radio Radio Tv – Certo, non può permettersi quello che ha fatto, una cosa che già fece a Roma con Sensi: gli farei un certo discorso e cercherei di raddrizzarlo. È una persona troppo sensibile, ha tanti lati positivi nel carattere e altri negativi, forse per l’infanzia difficile vissuta. Va compreso come ragazzo e uomo, va aiutato. Io ho la presunzione di saperlo gestire”.
LE TAPPE DELLA VICENDA – L’alterco tra Cassano e il presidente Garrone è esploso martedì. Il patron doriano aveva tentato di convincere il fantasista a prendere parte a una cerimonia presso un club blucerchiato in città. Il rifiuto era stato condito di parolacce e insulti pesanti, lancio di scarpini nello spogliatoio e dito puntato sul volto del 72enne petroliere. La Samp aveva immediatamente proceduto all’emarginazione di Cassano dalla rosa e annunciato il deferimento presso il Collegio arbitrale della Lega. Né la lettera di scuse inviata ieri da Fantantonio (“voglio restare a vita a Genova, è un momento difficile, voglio bene al presidente“) ha smosso di un centimetro Garrone. Il Collegio dovrebbe riunirsi entro tre settimane per valutare il caso. Cassano, assieme alla Samp, perderebbe anche la Nazionale.


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