Brescia-Roma: le formazioni ufficiali. La Roma torna al 4-2-3-1

 Brescia-Roma: le formazioni ufficiali. La squadra giallorossa è in emergenza per la trasferta di questa sera allo stadio Rigamonti. Claudio Ranieri dovrà fare a meno anche di Daniele De Rossi e Francesco Totti.

Marco Cassetti ha superato il provino nel prepartita e scenderà regolamente in campo.  Per il ruolo di terzino destro confermato Rosi, Brighi sostituirà De Rossi e giocherà sulla linea di centrocampo con Pizarro e Perrotta. Davanti la coppia Borriello-Vucinic con probabile inserimento nella ripresa di Adriano. Da notare che Simone Perrotta avra’ la fascia di capitano al braccio avendo più presenze di tutti gli altri romanisti in campo stasera. Tutto esaurito allo stadio “Mario Rigamonti” con 16.000 presenze, sono 300 i tifosi al seguito della squadra giallorossa.

Brescia-Roma: i numeri del match

 Brescia-Roma: la sfida in numeri. L’Ansa e Football Data hanno analizzato le statistiche della gara di questa sera allo stadio Rigamonti:

Primo confronto ufficiale assoluto tra Iachini e Ranieri. L’attuale tecnico del Brescia è stato tra l’altro allenato da Ranieri: è accaduto alla Fiorentina nella stagione 1993/94, quando i viola vinsero il campionato di serie B ottenendo la promozione in massima serie: in quel torneo Iachini collezionò 34 presenze senza reti. Andrea Caracciolo ha realizzato in totale finora, con maglie di club professionistici italiani, 98 reti ufficiali, di cui 44 in serie A, 46 in serie B, 4 in coppa Italia, 2 nelle coppe europee e 2 in altri tornei. L’attaccante del Brescia – che ha vestito le maglie di Como, Pro Vercelli, Brescia, Perugia, Palermo e Sampdoria – è dunque a soli 2 passi dal segnare la rete numero 100 della propria carriera. Il primo centro ufficiale di Caracciolo risale al 3 marzo 2002, doppietta in Brescia-Piacenza 2-2 di serie A.

Brescia-Roma, l’avversaria: Diamanti – Eder – Caracciolo. Rondinelle senza timore

 Il trade union – qualora volessimo trovarne uno – è senza dubbio Carletto Mazzone, anima capitolina prestata – dal 2000 al 2003 – alla società bresciana. Più di Gigi Di Biagio, più di Fabio Petruzzi. Non tanto per l’incapacità di questi ultimi di farsi ricordare in maniera positiva da dirigenza e tifoseria lombarda quanto per la virtù – tutta tipica del Magara – di giungere, incidere, lasciare un ricordo indelebile. Tuttavia, nella circostanza, lo spazio riservato ai ricordi lascia il tempo che trova: perchè la Roma ha necessità di tornare la macchina da punti di qualche mese fa ma anche per il fatto che il Brescia – dopo la sconfitta dell’esordio, la vittoria casalinga alla 2a di campionato e quella esterna di domenica – intende dare seguito all’incitamento di patron Luigi Corioni, secondo cui: “Dopo aver allestito una rosa simile, ci tocca qualcosa in più che la salvezza. Diamanti? Forte come Baggio, se non di più”. Tra le Rondinelle e i giallorossi è la 45a sfida: nelle 44 occasioni precedenti, la Roma ha maturato 22 successi (6 fuori casa) a fronte di 9 vittorie bresciane (di cui otto al Rigamonti) e 13 pareggi (8 a Brescia, 5 a Roma). Lo score casalingo di Caracciolo e compagni, dunque, ribalta le statistiche complessive che – solo quelle – danno in evidente vantaggio la Roma: alle premesse suggerite dai numeri, inoltre, occorre contestualizzare il match. Non solo analizzando la crisi che ha avviluppato lo spogliatoio capitolino (a secco di vittorie in campionato), non solo richiamando le pesanti assenze cui deve raportarsi Claudio Ranieri (mancheranno, tra gli altri, Francesco Totti e daniele De Rossi) ma anche per il felice momento degli uomini di Giuseppe Iachini. Per la Roma si prevede una trasferta complicata, soprattutto alla luce dell’ottimo rendimento espresso nelle ultime giornate dalla Leonessa, reduce dal successo esterno in casa di un Chievo che sembrava lanciatissimo dopo le prime due uscite. A decidere l’incontro, nella circostanza, è stato Alessandro Diamanti, nuovo idolo dei sostenitori biancoblu. Dicono di lui. Iachini: “Diamanti è un fenomeno, attualmente non va oltre il trenta per cento“. Corioni: “Figuriamoci che Diamanti vedremo quando i test ci garantiranno che è al cento per cento della condizione“. L’entusiasmo in città è alle stelle, nonostante il numero degli abbonati (poche migliaia) non rispecchi fedelmente la passione che aleggia intorno alla squadra: ha contribuito, in tal senso, la Tessera del Tifoso (freno a mano conseguenziale tirato dalle tifoserie di tutta Italia) che non ha lasciato insensibile una tifoseria da sempre sensibile alle vicende correlate al mondo ultras.

Antonioli: “Roma sa amarti e distruggerti in un attimo”

 Francesco Antonioli, estremo difensore 41enne  del sorprendente Cesena ed ex portiere della Roma con 102 presenze in campionato, e’ stato intervistato dal sito della Fifa. Non sono un esperto di pubbliche relazioni e indubbiamente questo ha influenzato la mia immagine pubblica – ha spiegato – Va bene comunque, perché in fondo non mi sono mai costretto a fare cose in cui non mi sentivo a mio agio.

Delvecchio: “I veri valori della Roma si vedranno più avanti”

 Marco Delvecchio, intervenuto a Rete Sport, ha parlato del momento che sta attraversando la Roma:

“Non penso che a livello psicologico si possa parlare di essere affranti per quanto successo l’anno scorso. Ora è iniziato un altro campionato e bisogna pensare solo a quello. Anche l’anno scorso la Roma ha iniziato male e poi si è ripresa. Penso che sia per la Roma sia per le altre squadre è tutto relativo adesso, non c’è niente di definitivo. I veri valori della squadra si vedranno più avanti. Per la Roma anche se stasera non dovesse andar bene, ci sarebbe ancora tempo e spazio”.
La classifica dei momenti più belli con la maglia della Roma?
“Mi ricordo dop aver vinto lo scudetto siamo andati in giro con Batistuta e le nostre mogli per la città, volevamo stare in mezzo alla gente e gioire con loro. Bati ora dopo tanti problemi alle caviglie, ha provato a giocare a golf e anche lì non ce la faceva, ora gioca a polo!”.

Futuro Roma: Unicredit accelera al ribasso

 Futuro societario, l’articolo di Milano Finanza:

Nella notte si è concluso il rapporto ultradecennale tra Alessandro Profumo e il gruppo Unicredit. Questa mattina non mancano i numerosi commenti dei fedeli amici banchieri dell’Ad. “Mi dispiace solo per Profumo che è un amico”, ha detto Pier Francesco Saviotti, Ad del Banco Popolare. E se per Roberto Nicastro, deputy Ceo di Unicredit, Profumo è un banchiere straordinario “un maestro. Ha creato un gruppo destinato a durare con successo nel tempo”, Corrado Passera, consigliere delegato di Intesa Sanpaolo, si è detto dispiaciuto “molto umanamente” per Profumo e “per il nostro settore che perde un grande professionista“.

Rientro Riise: Cluj o Inter

 Dal Corriere dello Sport:

Le prime risposte sono state po sitive. Quelle relative alle condizioni di John Arne Riise, tornato a Roma dome­nica scorsa, dopo quasi tre settimane trascorse in Norvegia a causa di una commozione celebrale riportata in un al­lenamento con la nazionale a causa di un durissimo scontro con il compagno Ruud. VISITA – Ieri mattina il roscio norvegese ha sostenuto un’approfondita visita al Gemelli, sottoponendosi an che a una risonanza magnetica. Le risposte sono state incoraggianti. Ma gli esami non sono finiti qui. Ne sono previsti altri nella giornata di domani (e forse pure venerdì), tra cui probabilmen e anche una risonanza magnetica spettroscopica che, come si legge sul sito del­l’Università Cattolica, è l’esame ritenuto indispensabile in caso di commozione cerebrale.

Mexes: spunta il Siviglia

 Dal Corriere dello Sport:

Si ricomincia. Giusto il tempo di tirare il fiato, prima di ripartire con le voci di mercato. Sarà un crescendo da qui alla ria­pertura della finesta di gennaio. Con la Roma che, inevitabilmen­te, sarà coinvolta. Perché Ranie­ri non ha esterni (Behrami). Per­ché la questione del portiere nel­la sua totalità non è stata risolta (Doni in uscita, Given in entrata). Perché ci sarà la necessità, anche per una questione di monte in­gaggi, di provare a trovare una si­stemazione ad alcuni brasiliani con uno stipendio da top player (Ci­cinho, Julio Bapti­sta). Il tutto in una situazione in cui i contratti da rinno­vare sono stati con­gelati, complice un inizio di stagione ai confini della realtà. MEXES – Lasciando da parte quello di Claudio Ranieri, del resto tutti han­no garantito che è sufficiente una stretta di mano, il contratto più ur­genteda affrontare è quello di Philippe Mexes, in scadenza il prossimo trenta giugno, quindi, tra poco più di tre mesi, il gioca­tore potrebbe essere nella possi­bilità di trattare e firmare con qualsiasi altro club al mondo.Sul futuro del biondo francese, redu­ce da una prestazione perlomeno deludente contro il Bologna, c’è una novità. Si chiama Siviglia.

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