Roma, troppi pesi sul bilancio

 Il Tempo:

Vendere per comprare. E farsi comprare. Nella Roma tutto si intreccia. Mercato in entrata, mercato in uscita, futuro societario. In mezzo c´è un bilancio da allegerire: il passivo di quasi 22 milioni registrato a giugno è destinato a lievitare nella semestrale di dicembre. Con questi numeri sta diventando sempre più difficile la cessione del club. È tutto fermo. Dall´info memorandum, arrivato e rimasto a casa Sensi da giorni, alla costituzione della Newco. Ma quello che manca sono soprattutto acquirenti all´orizzonte: si lavora su più fronti eppure non è uscito ancora fuori nulla di convincente. Un bilancio più «pulito» aiuterebbe il lavoro di Rothschild e Unicredit. Servono delle cessioni, quelle che non si è riusciti a realizzare ad agosto. Più qualche nuovo caso.

Behrami a gennaio, Simplicio non parte

 Dal Romanista:

Era tutto pronto per il suo passaggio in giallorosso, poi proprio l’ultimo giorno di mercato è saltato a “causa” della trattativa che ha portato nella capitale Marco BorrielloValon Behrami ha aspettato e sperato fino all’ultimo minuto utile, ma non è riuscito a coronare il sogno di tornare a giocare nella capitale, stavolta sulla sponda giusta del Tevere. Probabilmente il giocatore svizzero con origini kosovare ci riuscirà nel mese di gennaio, quando la società giallorossa tornerà alla carica col West Ham per regalare a Claudio Ranieri l’esterno tanto invocato e di cui ha bisogno per mettere in campo il suo modulo preferito, e cioè il 4-4-2.

“Totti capitano vero”. Parola di Prandelli

 Il Romanista:

Quando l’Italia pallonara inizia a dibattere di Totti, il luogo comune è che Francesco abbia preferito non lasciare mai Roma e la Roma per una sorta di pigrizia calcistica. Perché – questa è la teoria di qualche solone – fuori dal confini del Gra Francesco non sarebbe mai stato idolatrato come al suo interno. Ma è proprio lontano dal Grande Raccordo Anulare che il capitano della Roma ha ricevuto ieri l’assist più prezioso.Quello di Cesare Prandelli.

Quando gli riferiscono quanto chiasso mediatico è stato sollevato negli ultimi tempi su Francesco, il commissario tecnico azzurro resta basito: «Totti troppo nella bambagia a Roma? Assolutamente no», dice in un’intervista alla Rai.

“Forza Totti”

 Il Messaggero:

Er Pantera oggi è un affermato uomo d’affari (non solo) legati al pallone, oltre ad essere un sacco di altre cose. Miki Konsel, 48 anni, per due stagioni portiere della Roma targata Zdenek Zeman, vive a Vienna dove fa il telecronista per Sky Austria, dove ha una rubrica fissa sul Kronen Zeitung («Giudico le prestazioni dei portieri austriaci»), dove è ambasciatore di UniCredit per la Champions League («Lo stesso ruolo di Luis Figo»), dove gestisce una scuola-calcio per mini portieri, dove fa il pilota di auto e moto fuoristrada (oggi gareggerà a Cividale del Friuli), dove attraverso il suo sito ( konsel.com) organizza viaggi in ogni angolo d’Europa per facoltosi appassionati di calcio, «nell’ultimo anno sono stato sei volte all’Olimpico per altrettante partite della Roma: un tour di tre giorni, dieci persone al massimo, Vaticano, Fori Imperiali e stadio Olimpico», racconta.

Tutto fermo in casa Roma

 Dal Corriere della Sera:

Sempre più complicato capire chi deciderà cosa, se la sfera d’influenza di Unicredit possa sconfinare ancora nella gestione ordinaria, come avvenne per gli acquisti di Nicolas Burdisso e Borriello, mediante l’avallo per le garanzie necessarie a definire le due trattative altrimenti impossibili da chiudere. L’ultimo rinnovo in ordine cronologico ha riguardato Matteo Brighi, che un mese fa si è legato al club giallorosso per i prossimi quattro anni.
E il primo contratto in bilico – ça va sans dire – è quello che riguarda il responsabile tecnico della squadra.
Claudio Ranieri non parla con i vertici di Piazza Cordusio ma tiene spesso a precisare di aver ricevuto «rassicurazioni dall’alto» circa la sua conferma in panchina, almeno per i prossimi due anni.

In gol Vucinic e Riise. Le nazionali fanno bene

 Dal Romanista:

«Andiamo a vincere». Così aveva scritto John Arne Riise sul suo blog a poche ore dalla partita contro Cipro per le qualificazioni a Euro 2012. In quella frase c´era tutta la voglia di Thunderbolt di mettersi alle spalle la commozione cerebrale provocata dal colpo alla testa in allenamento un mese fa. Quella che gli ha fatto perdere qualche partita con la Roma e l´incontro poi vinto dalla sua Norvegia col Portogallo. Aveva voglia di spaccare il mondo, John.

Borriello: “Il gol? Arriva a Marassi”

 Dalla Gazzeta dello Sport:

Nessuna croce addosso Ma l’assoluzione finale per l’attacco azzurro arriva da due avvocati che di mestiere fanno i difensori: «Siamo stati corti come ci ha chiesto Prandelli — dice Cassani e i presupposti per fare gol li abbiamo creati». «Non vorrei — aggiunge Chielliniche si buttasse troppo la croce addosso agli attaccanti: ci abbiamo provato in tutti i modi, a volte basta un pizzico di fortuna in più per segnare il gol decisivo».

IL RISCHIO BEFFA Se non altro, dopo una striscia inquietante (sette gare di fila senza riuscire a chiudere la porta), l’Italia non prende gol da due partite. Se contro le Far Oer era doveroso, diciamo che ieri sera non era così scontato. E infatti il rischio non è mancato, «in quell’occasione — ha ammesso Chiellini siamo stati anche fortunati», ma Healy ci ha messo del suo per non far pentire troppo Bonucci e Viviano ci ha messo i riflessi giusti più tardi, quando Davis ha cercato il blitz della beffa: «Non è stata una parata troppo complicata, forse avevamo rischiato di più su Healy: non eravamo saliti bene su una rimessa laterale, restando troppo schiacciati. In ogni caso sarebbe stato un peccato, visto che qualcosina di troppo avevamo già sprecato davanti».

Vucinic, gol e spogliarello

 Dal Messaggero:

L’Argentina cade al cospetto del Giappone di Zaccheroni. La nazionale nipponica batte la Selección per 1-0 in un´amichevole disputatasi a Saitama: la partita viene decisa da un gol di Okazaki. Zaccheroni conquista dunque la prima vittoria sulla panchina della selezione giapponese: nelle due gare precedenti, infatti, si era dovuto accomodare in tribuna per via di alcune questioni burocratiche. Si tratta, inoltre, del primo successo nipponico nei confronti dell´Argentina, che aveva sempre vinto nei sei precedenti. «Sono felice, ma dobbiamo crescere. Sapevo che avremmo potuto vincere», racconterà il ct italiano dopo il fischio finale.

Borriello sfiora il primo gol in nazionale

 Dalla Gazzetta dello Sport:

Più di Cassano ci ha fatto felici la Serbia, che si è suicidata in casa con l’Estonia e ci lascia soli in testa, con la possibilità di far sprofondare martedì l’avversario più temuto del girone a-6. A Belfast la Nazionale della qualità e del sorriso non è andata oltre un mogio 0-0 contro avversari poco più che volonterosi. E’ mancata l’allegria del gol, perché chi doveva crearli (Cassano) e chi doveva segnarli (Borriello, Pazzini) ieri aveva giù la catena.

Non è stato tutto da buttare, anzi. La creatura di Prandelli è cresciuta come spirito di squadra ed equilibrio. Ha rischiato poco e ha trovato in Mauri la nota più bella della serata. L’intesa del laziale con Pirlo, spesso in verticale, promette molto. Quando tornerà Balotelli, sarà più facile stappare partite così, che abbiamo in mano, ma non sappiamo schiudere.

De Rossi, grinta da nazionale

 Dal Romanista:

Al momento dell´inno è tra quelli che lo cantano con più convinzione. Certo, non fa notizia,  perché Daniele è così. E quando c´è di mezzo l´azzurro – anche se è cosa diversa dai colori giallorossi – la voglia è  sempre la stessa. Quella di chi l´orgoglio di indossare quelle due maglie lo sente forse più di chiunque altro. E non  è un caso se proprio lui è il giocatore che, tra quelli della Roma, conta più presenze in nazionale. Una  prestazione, la sua, ieri sera, che contro un´Irlanda che poteva anche essere battuta da un´Italia ancora in  costruzione, l´ha visto comunque tra quelli che non hanno demeritato. È lui a mettere ordine a metà campo ma  anche a recuperare palle importanti, soprattutto nella ripresa. Quando prende palla e si guarda intorno, alla ricerca  el passaggio per il compagno più vicino o dell´apertura di gioco per quello più lontano, lo fa, come  sempre, a testa alta. Sarà per quel 5 che porta sulle spalle, e che ricorda tanto quello di un certo Paulo Roberto, le  sue movenze non erano poi così dissimili, sia quando partiva dalla propria area che quando occupava la  posizione in mezzo al campo.

Roma, Proietti: “Magica e misteriosa”

 Una Roma in difficoltà merita il sostegno di un sostenitore speciale: Gigi Proietti. L’attore capitolino è intervenuto ai microfoni di Radio Ies per esternare i propri pensieri:
CRISI ROMA.Come vivo l’avvio di stagione della Roma? Come un cospiratore, parlando sottovoce (ride…, ndr) Non mi spiego ciò che sta accadendo. Non sono se ci sono spiragli. Il tifoso medio secondo me non se lo spiega. Che dire, speramo che due a due arrivamo dispari! Non amo dare giudizi, sento che l allenatore dice che sono tutti in forma ma poi non sembra essere così. Sinceramente non so il motivo. Della società mi interessa poco, a me interessa il campo. Oltre che magica la Roma ora è pure misteriosa!”.

Panoramica privacy

This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.