Handanovic: incubo Roma

 Dalla Gazzetta dello Sport:

Persecuzione. Il fuoco amico dei ricordi. Il titolo del nuovo romanzo di Alessandro Piperno – la storia tragica della famiglia romana Pontecorvo – sembra fatto apposta per Samir Handanovic. Sloveno, 26 anni, portiere dell’Udinese, prossimo avversario della Roma, con scarse possibilità di non subire reti. Una carriera nel ricco e operoso nord-est (ha giocato pure a Treviso), con una breve e dimenticata esperienza a Roma, con la Lazio (terzo portiere da gennaio a giugno 2006). Un’esistenza agiata e tranquilla, finché questo povero ragazzo non ha incontrato sulla sua strada la squadra giallorossa.

Scudetto: Ranieri non pone limiti

 Dalla Gazzetta dello Sport:

Il dolce e l’amaro. Le coccole dei tifosi e l’indifferenza di parte della società. La prospettiva immediata di un’altra cavalcata e quella di tagliare il traguardo e ricevere il benservito. Il rischio, stavolta, di vincere e il paradosso di ritrovarsi a spasso. «Ma tanto nel caso me la cavo — scrolla le spalle e sorride —, ripartirei da zero, mi è già capitato altre volte…».

Giannini: “Roma, sì alle quattro punte”

 Dal Corriere dello Sport:

Il Modulo offensivo dell’Inter di Mourinho del Real e del Bayern fa sognare i tifosi e stuzzica gli esperti.
Giuseppe Giannini: «Io dico di sì alla Roma a quattro punte. Bisogna lavorarci a fondo, in allenamento, giorno dopo giorno, ma è un’ipotesi che si può praticare con i due esterni che una volta persa palla devono andare a coprire la fascia di competenza. E’ un modulo più che per il presente, per il futuro, anche perché devo dire che la Roma che ho visto in campo a Torino contro la Juventus mi è piaciuta parecchio, personalità e qualità. Certo con quei quattro davanti potrebbe davvero fare paura a tutti sfruttando tutte le qualità dei suoi attaccanti».

Spalletti: “Totti? Avei preferito parlasse meno”

 Dal Messaggero:

C’era una volta un giocatore, il capitano della squadra, ricoverato in una clinica della città con una gamba spaccata in due per il calcione assassino di un avversario e un allenatore, il suo allenatore, che trascorreva la notte seduto accanto al letto del suo capitano…. Sembra l’inizio di una favola, invece è pura realtà. Cronaca; anzi, storia. E’ la storia di Francesco Totti e Luciano Spalletti, una volta amici (amici?) per la pelle, oggi nemici (o nemico?) a mezzo stampa.

Ranieri: “Tifo Roma, voglio vincere. Greco un patrimonio, Menez fa innamorare”

 Anticipazione dell’intervista a Claudio Ranieri che uscirà sulle pagine de Il Romanista in edicola domani.
ROMANISTA. Sono un tifoso della Roma e chi più di me vuole vincere? Lo scorso anno siamo arrivati secondi, io voglio migliorare“.
SCUDETTO.Noi abbiamo tutti gli ingredienti per fare un ottimo campionato, l’anno scorso abbiamo fatto 82 punti, forse quest’anno si vince anche con meno“.
RINNOVO. Non è una domanda che va posta a me, è una questione di strategie societarie. Comunque lascerei stare per un attimo l’allenatore, che non è un patrimonio della società, ma i giocatori sì e penso a gente come Menez, Greco, De Rossi e non solo. Io sono portato a lavorare al meglio, se avrò la possibilità sceglierò, se non potrò pazienza. Non ho mai pianto in vita mia, casomai ricomincio da capo“.

Adriano non si sgonfia: Roma si allontana?

 Da repubblica.it:

Occhi su Trigoria: c’è in campo Adriano. Già, Trigoria. Non l’Olimpico, neanche il Flaminio, dove in estate aveva promesso “tornerò grande” e dove Rosella Sensi lo aveva promosso a nuovo Imperatore della capitale: “Non è una scommessa, è una certezza“. Parole che hanno un suono amaro oggi, a distanza di sei mesi. Occorre un test con i ragazzi del settore giovanile per vedere l’attaccante, un test che Ranieri e il suo staff hanno pensato per valutare il recupero di Juan e Pizarro dai rispettivi guai fisici, ma anche (soprattutto) per mettere sulla bilancia la condizione di Adriano.
PROMESSA O SPERANZA? La bilancia, quella vera, resta impietosa con il centravanti venuto da Rio: rispetto ai 106 chili (ufficiali) di quando è sbarcato a Roma, non ne ha persi più di un paio, forse tre. Briciole rispetto a quanto sarebbe necessario per rivederlo in uno stato di forma accettabile su un campo di serie A.

Spalletti, elogi a De Rossi e frecciata a Totti: “Grazie per i complimenti ma…”

 Fresco di scudetto con lo Zenit – campionato russo – Luciano Spalletti si è concesso alle telecamere di Sky Sport per una lunga intervista nel corso della quale rivive anche gli anni romani. In merito ai complimenti esternati da Francesco Totti per la vitoria del titolo, Spalletti prima ringrazia e poi si lascia andare a una mezza frecciata. Testuale:

Hai vinto subito Coppa Nazionale e Scudetto
“Si, ma in Coppa siamo stati fortunati perchè in finale non abbiamo trovato una squadra di prima fascia. Nella gestione del campionato ho avuto a disposizione una rosa all’altezza della situazione. Ci sono stati momenti difficili, ma la qualità di alcuni miei elementi ci ha permesso di prevalere su squadre come Spartak e Rubin. C’è stato del lavoro da fare ma la società mi ha messo nelle migliori condizioni”.
Le difficoltà maggiori che hai incontrato in Russia?

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