Parla Rosella: La Roma è dei Sensi”

Rosella Sensi si è fatta finalmente sentire, ma non lo ha fatto con una conferenza stampa bensì con il solito comunicato che conferma quello che in parte già si sapeva. Ovvero, che la presidentessa e la sua famiglia non hanno nessuna intenzione di cedere la proprietà, ma stanno valutando se sia il caso di aprire uno spiraglio per l’entrata di un nuovo socio.

Il massimo esponente giallorosso non ha precisato nulla sul futuro dell’allenatore, ma il ds Bruno Conti ha confermato che Spalletti non andrà via e sarà il tecnico per le prossime due stagioni nonostante le frizioni avute con la società. L’ex Mundial è stato chiaro:

“Nessuno ha intenzione di interrompere il rapporto con Spalletti che va oltre la figura di tecnico, ma con la As Roma c’è una profonda stima ed amicizia, e non crediamo che voglia andar via”.

La sensazione che ci possa essere stato un dietrofront del tecnico di Certaldo dopo le roventi polemiche ante Fiorentina, e post Chievo. Il tecnico vuole prendersi la sua rivincita personale dopo una stagione comunque negativa dovuta ad una serie impressionanti di infortuni e sfortuna. Questo è il comunicato integrale emesso nella tarda serata di ieri dalla presidentessa Rosella Sensi.

Cessione A.S. Roma, dove eravamo rimasti?

La Roma si è presa un giorno di riflessione dopo la rovente domenica. La contestazione non è piaciuta ai massimi vertici della dirigenza anche se Rosella Sensi guarda avanti e vuole continuare a stare al timone della Roma. Una giornata tranquilla senza nessun comunicato sulla vicenda Flick, che tiene con il fiato sospeso i tifosi. Il loro pensiero è chiaro, se la Sensi non è più in grado di poter portare avanti il discorso (ma lei nega tutto) allora si metta da parte e lo faccia per il bene che vuole alla sua Roma, però se poi le voci della società tedesca fossero non diciamo infondate, ma comunque sia poco concrete, allora il discorso sarebbe un altro.

Spalletti, i perchè di un addio

Luciano Spalletti è ormai arrivato al capolinea della sua avventura alla Roma. Il tecnico di Certaldo paga dazio non tanto per il pessimo campionato disputato, ma per le dichiarazioni del post partita con il Chievo che non sono andate giù alla società:

“Tutti tirano in ballo i soldi… lo ha fatto anche la dottoressa Sensi con il comunicato dopo Firenze, se ci sono in ballo i soldi, li lascio, dal mio punto di vista questo problema non esiste… Lo scorso anno mi hanno anche detto di andare in conferenza stampa e dire che non c’era niente con Soros e poi fecero il comunicato in cui si sosteneva il contrario”.

Spalletti: “Se sono il problema, mi faccio da parte”

Luciano Spalletti abbandonato a se stesso, ormai certo di voler interrompere il rapporto con la società che gli ha dato la gioia di alzare due volte la Coppa Italia, ed una Supercoppa, sfiorando la scorsa stagione anche uno scudetto nel duello con l’Inter. Ormai quelli resteranno solo ricordi, come una bella fotografia da conservare negli archivi, la sua Roma non c’è più, svanita, dissolta con le sue paure, e con una lunga serie di problemi che si porta dietro dall’inizio di stagione.

Contestazione pesante, Rosella Sensi si assume ogni responsabilità

Una contestazione così non si vedeva dai 22 anni, ricordiamo ancora un Roma-Sampdoria 0-3 del 1987 con i giocatori bersagliati dalla frutta e pomodori lanciati in campo. Ebbene questa volta i tifosi hanno scelto la condotta della civiltà e indifferenza. Una bella partita di calcetto organizzata fuori dallo stadio tra i gruppi storici del tifo giallorosso, Fedayn-Boys.

La Curva Sud completamente deserta con uno striscione contro la Presidenza, “Rosella Sensi Vattene”, fischi per tutti nella lettura delle formazioni ai giocatori, (tranne Totti e De Rossi). Per completare l’opera con la rabbia finale sfociata dopo lo 0-0 contro il Chievo. “Andate a lavorare, resteremo in Serie A, mercenari, Via tutti”.

Tifosi Roma: vogliamo bene solo alla maglia

Difficile qualunque tipo di analisi che precluda dalla delusione e dall’amarezza. Sfiducia, certo, e rassegnazione a dover attendere una stagione migliore. Una stagione così era assolutamente impensabile, almeno dopo la vittoria sul Chelsea in Champions e l’eliminazione ai rigori da parte dell’Arsenal. Proprio da lì sono arrivati i problemi della Roma, la squadra ha staccato la spina, come se non avesse più la forza di lottare. Dopo una settimana tribolata, contro il Chievo, tutto ci saremmo aspettati tranne che uno squallido 0-0.

Si squallido, perché i giallorossi hanno giocato discretamente un tempo sparando a salve contro un Sorrentino in stato di grazia, ma nella ripresa è finita la benzina e hanno rischiato anche di perdere. A questo punto anche la Coppa Uefa è in forte dubbio, infatti il Palermo andrà a Siena, ma i bianconeri con i tre punti sul Napoli sono salvi, mentre la Roma andrà a far visita ad un Cagliari che è ancora in lotta per l’Europa, e vuole vendicare le cinque reti subito ieri contro Miccoli e compagni.

Spalletti chiude il ciclo, la Juventus è alla finestra

Nel dopo- Chievo Luciano Spalletti ha esplicitamente parlato di “chiusura di un ciclo”.  Il tecnico di Certaldo ha ormai perso il feeling con la tifoseria (eloquenti in questo senso sono stati gli striscioni in curva con scritto “vattene” indirizzati a lui e alla società”), e anche lo spogliatoio non è più coeso come i mesi scorsi.

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