Radio romane: tregua per l’amore della Roma

di Redazione Commenta


 Da Il Romanista:

«Conta soltanto la Roma». E in nome di questo, ieri, c’è stato il giorno che ha cambiato – forse per sempre – la storia delle radio romane. A raccontare come si sia arrivati a un giorno tanto importante (si vocifera che molti automobilisti nel traffico si siano addirittura fermati per godersi un momento simile) è Riccardo Angelini, per tutti i tifosi romanisti Galopeira, che la mattina è in onda con Mario Corsi e Jonathan Calò sulle frequenze di Centrosuonosport. «Quello che è successo – racconta – nasce dall’ennesima intuizione geniale di Mario. Lunedì ha avuto quest’idea che poi è diventata realtà, grazie all’adesione di molti. Ha pensato di mettere da parte, lui per primo, tutte le divisioni personali per cercare di ricompattare l’ambiente e, ripeto, mi è sembrata una grande decisione». Venerdì l’unione di tutti i tifosi romanisti si mostrerà, ancora una volta, a via Allegri sotto la sede della Federcalcio con una manifestazione «che sarà pacifica», ma che ha l’obbligo di mostrare «l’amor proprio» di chi la maglia giallorossa ce l’ha scolpita nell’anima. David Rossi, speaker e direttore artistico di Retesport, ha accolto l’idea di Mario Corsi e sintetizza: «In questo momento conta soltanto la Roma, il resto non è importante». Come lui la pensano anche i conduttori di Teleradiostereo, Power Station e Nuovaspazio Radio, che hanno dato il loro ok a promuovere la manifestazione, in nome di quel grande amore che è la Roma. Tutti pensano che l’iniziativa sia lodevole e che, per una volta, sia stato sacrosanto mettere da parte le questioni personali per far sentire la voce del mondo romanista. «L’unione fa la forza», hanno detto. E mai come in questo momento potrebbe essere vero. C’è, però, anche chi non è favorevole. Pur amando nello stesso modo la Roma. Sandro Nini, di Radio Erredue, spiega: «Mauro ed io non aderiamo ma non perché abbiamo qualcosa in contrario contro chi l’ha promossa o contro chi ci va. Ci mancherebbe. Noi, semplicemente, pensiamo che ci sia un luogo deputato ad ospitare tutto quello che riguarda i tifosi ed è lo stadio. Per questo preferiamo invitare i nostri ascoltatori ad andare a Parma, per stare accanto alla squadra in un momento così importante».


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