Xabi Alonso al Real in due giorni, Aquilani verso Liverpool

 La sorte di Alberto Aquilani, mai come in questo momento, pare essere nelle mani di Xabi Alonso tanto quanto quella delle strategie di mercato della Roma è direttamente legata a quelle delle Merengues.

La notizia di queste ore è che in meno di due giorni il centrocampista spagnolo in forza ai Reds dovrebbe sciogliere ogni dubbio e accettare l’offerta dei Blancos – offerta, peraltro, già accettata da tempo dalla società inglese.

Crdiamo che la presentazione di Zlatan Ibrahimovic, avvenuta ieri in un Camp Nou pieno di tifosi blaugrana, abbia definitivamente convinto la dirigenza madrilista a compiere l’assalto decisivo e accaparrarsi le prestazioni del calciatore di mediana.

Messo a posto l’attacco, infatti, per la squadra di Pellegrini diventa ora fondamentale completare la rosa con un paio di elementi: un centrocampista e un difensore di sicura affidabilità.

Milan sulle tracce di Vucinic: 16 mln e Abate

 Rasegnamoci a perderne qualcuno, anche se a parole nessuno vorrebbe andare via. Mentre il mercato ci mette di fronte a situazioni già vissute di calciatori (leggi Zlatan Ibrahimovic) che mostrano di voler cambiare aria e di restare a malincuore, a Roma accade l’esatto contrario. Tutti vogliono restare e dichiarano che partire sarebbe un sacrificio.

Fosse davvero così, ci augureremmo che nessuno vada via e ci aspetteremmo al contempo una grande stagione dei big. In realtà, però, è difficile che la rosa resti tale e quale: tra i papabili partenti, Mirko Vucinic. Per lui il Chelsea ha presentato un’offerta di 25 mln di euro ma è delle ultime ore la notizia di un interessamento da parte del Milan.

Mexes e il riscatto: “Io, un leader. Anche Spalletti vuole la rivincita. Menez diventerà grande con la Roma”

E’ arrivata la giornata di Philippe Mexes. Il francese si è presentato, dal ritiro di Brunico, in sala stampa per rispondere alle domande dei giornalisti che, è proprio il caso di dirlo, avevano più di una questione lasciata in sospeso dal difensore e alla quale attendevano una risposta. Mexes non ha eluso neppure un quesito dando la sensazione di essere motivato, voglioso e affascinato da questa stagione.

Quella che viene da più parti definita come quella del riscatto.

“Fare peggio dell’anno scorso sarà difficile. Stiamo bene fisicamente, ci siamo ritrovati e abbiamo tanta voglia di dimostrare che l’anno scorso è stato un campionato dove abbiamo sbagliato tante cose e vissuto situazioni sfavorevoli che hanno inciso in maniera determinante. Ora dobbiamo ritrovare il nostro livello, quello cui abbiamo abituato tutti i tifosi”.

Non parte, Mexes, è lo ha ribadito forte e chiaro, anche perchè c’è un obiettivo cui non vuole rinunciare, quello di smentire chi dava o ha dato – e chi magari continua a dare – questo gruppo per finito:

Bayern Monaco e Wolfsburg si contendono Simone Perrotta

 E’ fuori discussione che a fare la parte del leone in questo mercato estivo siano i club spagnoli e inglesi. Mentre mezza Italia guarda con occhio preoccupato alla Spagna, che dopo aver accaparrato le prestazioni di Kakà tramite il Real Madrid potrebbe smantellare mezza Inter portando via Ibrahimovic (che è, appunto, mezza Inter da solo), un’altra parte della penisola deve stare vigile e attendere quel che si muove Oltremanica e in Baviera.

Pensiamo ovviamente alla Roma che, dopo aver incassato dagli inglesi del Manchester United l’offerta di 18 mln di euro per Mirko Vucinic (francamente al di sotto del potenziale che il giocatore vale, ovvero una cifra che si aggira intorno ai 30 mln di euro), è alle prese con l’ennesimo forte interessamento nei confronti di un altro pezzo grosso della storia recente dei giallorossi. Il Bayern Monaco, infatti, è uscito allo scoperto manifestando più di un apprezzamento per Simone Perrotta.

Il trentaduenne centrocampista alle dipendenze di Luciano Spalletti, in procinto di partire fino a che il mister di Certaldo non ha rinnovato la propria fiducia alla società decidendo di restare sulla panchina della Roma, era stato fonte di interesse della Fiorentina, il cui dirigente Pantaleo Corvino non ha mai nascosto di apprezzare in maniera particolare (e con lui Cesare Prandelli) il modo di giocare di Perrotta, utile agli schemi viola tanto quanto lo è stato per quelli della società capitolina.

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