Mexes e il riscatto: “Io, un leader. Anche Spalletti vuole la rivincita. Menez diventerà grande con la Roma”

di Redazione 1


E’ arrivata la giornata di Philippe Mexes. Il francese si è presentato, dal ritiro di Brunico, in sala stampa per rispondere alle domande dei giornalisti che, è proprio il caso di dirlo, avevano più di una questione lasciata in sospeso dal difensore e alla quale attendevano una risposta. Mexes non ha eluso neppure un quesito dando la sensazione di essere motivato, voglioso e affascinato da questa stagione.

Quella che viene da più parti definita come quella del riscatto.

“Fare peggio dell’anno scorso sarà difficile. Stiamo bene fisicamente, ci siamo ritrovati e abbiamo tanta voglia di dimostrare che l’anno scorso è stato un campionato dove abbiamo sbagliato tante cose e vissuto situazioni sfavorevoli che hanno inciso in maniera determinante. Ora dobbiamo ritrovare il nostro livello, quello cui abbiamo abituato tutti i tifosi”.

Non parte, Mexes, è lo ha ribadito forte e chiaro, anche perchè c’è un obiettivo cui non vuole rinunciare, quello di smentire chi dava o ha dato – e chi magari continua a dare – questo gruppo per finito:

“Resto di sicuro. Mi fa sempre piacere se una squadra si interessa a me, ma io ripeto che sto bene a Roma. Ho fatto la peggiore stagione in cinque anni e andare via così non mi piace, voglio dimostare il mio valore, che non è certo quello del campionato passato”.

La voglia di ritrovare il buonumore è palese, lo si capisce ancora di più quando al francese viene chiesto un nome per l’attacco:

“Chi servirebbe alla Roma è Zlatan Ibrahimovic. Stando coi piedi per terra, però, posso dire che ci sono tanti giocatori forti, come David Trezeguet che magari ti fa 50 gol, ma anche giocatori come Borriello che per caratteristiche ti consentono alternative di gioco importanti anche a partita in corso. Prima ancora, tuttavia, sarà importante non subire tutti i gol dell’anno scorso. Pensiamo prima a riprenderci, giocando partita dopo partita e poi valuteremo la situazione. Anche mister Luciano Spalletti lo vedo bello carico, sa che si può fare bene. Io voglio essere un leader della Roma e so che per farlo devo anche smussare dei lati del mio carattere che sono ancora difettosi, primo tra tutti quello della disciplina in campo. Metto una parola anche per Jeremy Menez: non pensiate che vuole andare via, ha solo voglia di giocarsi una chiamata ai Mondiali ma vuole farlo con la Roma. Ha caratteristiche tecniche che pochi altri hanno, lui può diventare un grande del calcio mondiale”.


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