Totti: “Roma, torniamo subito in alto”

 Francesco Totti, dalle pagine del Corriere dello Sport, racconta la stagione fallimentare della Roma e la sua voglia di ripartire per far tornare la formazione giallorossa fra le grandi del calcio. L’articolo del capitano romanista:

Siamo arrivati al termine della stagione, vissuta senza particolari acuti rispetto a quello precedente, che aveva visto trion­fare l’Inter, sia in Italia che in Europa. E’ stato un campionato da una parte livellato e dall’altra combattuto nelle varie posizio­ni di classifica; in vetta pro­babilmente la differenza l’­ ha fatta la campagna acqui­sti di gennaio, quando il Mi­lan con gli acquisti di Van Bommel, Cassano, Legrotta­glie, Emanuelsson ha avuto la possibilità di preparare lo sprint nel girone di ritorno. L’Inter con Leonardo ha cercato di recuperare il tempo perso, ma nelle due partite decisive, in Champions e nel derby, è uscita sconfitta e lì non è sta­to più possibile dare una svolta alla stagio­ne. L’Udinese è stata la vera sorpresa: do­po un inizio in sordina ha saputo inanella­re una serie di vittorie che l’hanno portata a centrare il quarto posto valido per la zo­na Champions.

La dieta di Totti

 Dal Corriere dello Sport:

Oggi è considerato ancora il più importante giocatore italiano, tre mesi fa per due volte gli fu preferito Adriano, a Verona contro il Chievo (4 dicembre) e a San Siro contro il Milan (18 dicembre). Francesco Totti in quelle due partite rimase in panchina. Oggi c’è la corsa per celebrare i suoi 201 gol. Ma proprio da quel periodo cominciò il rilancio del capitano. Prima di Natale Il campione giallorosso ha cominciato una dieta che lo ha portato a perdere cinque chili. Una dieta ferrea, preparata appositamente per lui dal professor Miggiano, specialista della scienza dell’alimentazione. Totti ha ridotto carboidrati e zuccheri, ha introdotto un allenamento supplementare di mezz’ora sulla resistenza e sulla corsa tutti i giorni, da aggiungere al solito lavoro di potenziamento muscolare. Inoltre da un mese è tornato a giocare nel ruolo che predilige, da centravanti. Se avesse continuato a giocare così avrebbe già raggiunto Roberto Baggio.

E Totti cantò: “Montella olè”

 Dal Romanista:

«E Vincenzo Montella, e Vincenzo Montella, e Vincenzo Montella olè». Il celebre coro lo intonavano i romanisti sugli spalti del Dall’Ara, ma non solo. Il motivetto frullava per la testa anche della maggior parte dei romanisti davanti alla tv. Ma, cosa ancora più importante, c’era qualcuno che lo canticchiava seduto in panchina mentre il neo allenatore giallorosso veniva sommerso dai flash dei fotografi prima del
fischio d’inizio della partita col Bologna.  Quel qualcuno era Francesco Totti, il capitano che Montella aveva deciso di tenere, in avvio, accanto a sé nel giorno del debutto. Il motivo almeno? «Francesco sarà molto importante per noi – ha detto il tecnico a fine partita -, ma oggi la partita l’ho letta in un certo modo e la squadra a oggi non può supportare tre attaccanti in campo. E’ stata una scelta tecnica e l’ha presa molto bene».

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