Chiunque, sbarcando sul pianeta Roma, può prendere atto di due cose: 1) la squadra è gravemente malata: crisi di risultati e di gioco; 2) nessuno, proprio nessuno, fa qualcosa per guarirla. Senza guida è normale che sbandi e che anzi sia già uscita di strada, non avendo più obiettivi veri dopo 8 gare di campionato e 3 di Champions, dopo aver perso la Supercoppa italiana, lasciata due mesi fa a Milano contro l’Inter. La Roma, dunque, senza guida. Non è un’accusa, ma un dato di fatto.
Supercoppa Italiana
Adriano e quel gol all’Allianz Arena
Qui ha già fatto gol. Dove qui sta per l’Allianz Arena, basta vederla dall’esterno per capire perché il nostro calcio sta perdendo colpi, uno stadio proiettato nel futuro , una specie di enorme omino Michelin senza testa, organizzato che basta dire che siamo in Germania per capire, per dire, nella conferenza stampa di ieri di Claudio Ranieri, per i giornalisti tedeschi muniti di cuffia c’era un traduttore simultaneo per accorciare i tempi e consentire un maggiore botta e risposta, sessantaseimila posti a sedere che altro che televisione, tecnologie che mancava solo un robottino che ci portasse il caffè, bar, ristoranti, palchi, store, non abbiamo visto le majorette ma siamo sicuri che stasera le troveremo. Qui, dicevamo, ha già fatto gol.
Ranieri: bisogna vincere
Dalla Gazzetta dello Sport: «Io ho fatto la gavetta» ha
Montali: “Stanchi di veder vincere l’Inter”
Quando c’è qualche «titulo» in ballo tra Roma e Inter finisce sempre così. Il pensiero di Gian Paolo Montali rappresenta al meglio la sindrome da frustrazione da eterni secondi: «Siamo stanchi di vedere vincere l’Inter, ma noi non abbiamo nulla da rimproverarci». Qualcosina, però, da rimproverarsi la Roma ce l’ha. David Pizarro, ad esempio, indica quel maledetto gol preso nel finale del primo tempo che ha riscritto il copione della Supercoppa: «Se non avessimo commesso quell’errore, sicuramente non sarebbe finita così. Fino al pareggio di Pandev, c’è stata in campo solo la Roma. I nostri tifosi devono stare tranquilli, perché comunque abbiamo fatto la nostra prestazione».
La Roma onora l’impegno
Fa la sua figura per un’ora buona una bella Roma, trame pulite e occasioni anche limpide, prima di arrendersi alla condizione imperfetta di qualche protagonista, come Pizarro e De Rossi. Una volta sotto, Ranieri gioca perfino la carta Adriano, a destra per sottrarlo a Maicon, comparsata patetica. L’immagine peggiore è quella dei teppisti travestiti da tifosi, fumogeni e sospensioni del gioco, una vergogna che non conosce fine, la migliore una squadra che può uscire a testa alta dal confronto con i campioni di tutto. Per essere un primo approccio stagionale, difficile attendersi qualcosa di meglio, e più spettacolare, di un primo tempo ricco di spunti, di occasioni, di colpi spesso geniali, quelli che hanno in repertorio Totti, Sneijder, ma anche Eto’o, Maicon, a sprazzi Menez.
La Roma è salita a San Siro a giocarsela da protagonista, questa Supercoppa, fa ridere qualche commento televisivo, come quello di Beppe Dossena che sottolineava le difficoltà dell’Inter contro le squadre molto chiuse, definizione discutibile per chi si presenta in campo con Totti, Vucinic e Menez, per non parlare delle incursioni di Cassetti e Riise.
La Roma regala il titolo all’Inter
Si ricomincia nello stesso modo in cui era terminata la passata stagione. Con l’Inter a festeggiare e la Roma a rammaricarsi per le occasioni perse. Perché anche ieri sera la formazione giallorossa ha da recriminare per una partita che nel primo tempo stava conducendo con merito e che ha riaperto da sola, con una sciocchezza madornale di Mirko Vucinic che ha rimesso in area un pallone che se ne stava buono buono sulla bandierina del calcio d’angolo. Nel calcio non esiste la controprova, ma difficilmente senza quel gol la formazione giallorossa avrebbe subito quel tracollo che ha avuto nel secondo tempo.
Supercoppa Italiana: l’albo d’oro. Inter cinque trofei conquistati, la Roma resta a due
Supercoppa Italiana: l’albo d’oro. Il Milan guida la classifica di vittorie del trofeo nazionale con 5 coppe conquistate. L’Inter, grazie alla vittoria di questa sera, raggiunge i rossoneri e stacca la Juventus (a quota quattro). La Roma, resta a quota due ad una lunghezza dai cugini laziali a quota tre. Daniele De Rossi, fermo a due reti, non raggiunge Andrij Shevchenko, a quota tre, come miglior marcatore della competizione.
Inter-Roma: San Siro si colora di giallo e rosso

In tanti. Forse tantissimi. Non è facile quantificare il nu mero esatto di tifosi che seguiranno la squadra di Ranieri e saranno presenti a San Siro. Il dato certo è quello dei biglietti venduti per i settori riservati alla tifoseria romanista: il pri mo, secondo e terzo anello blu, e primo anello aran cio. Ieri sera alle 19, quan do la vendita si è chiusa come da programma pres so le ricevitorie LIS Lotto matica abilitate erano sta ti staccati13.500 tagliandi.
Supercoppa, Inter-Roma: una gara da record

Per Ranieri che oggi disputa la sua cinquantesima partita sulla panchina giallorossa, un successo all’esordio con la sua «prima» Roma (lo scorso anno la ebbe in eredità da Spalletti a campionato avviato) vorrebbe dire essere il primo tecnico romano a vincere qualcosa. Numeri e record ai quali Tottiinvece è affezionato e che cercherà di ritoccare ancora: anche nelle competizioni di coppa a San Siro non è mai riuscito a segnare all’Inter. Altro tabù da sfatare e se il capitano dovesse riuscire a conquistare la Supercoppa sarebbe il romanista che ha vinto più trofei nella storia di questo club (6 esclusi quelli «personali») e forse anche per questo tiene particolarmente a questa competizione come lui stesso ha tenuto a precisare.
Inter-Roma, Pizarro: “Se Ranieri vuole io sono pronto”
Inter-Roma: Pizarro è pronto. Il centrocampista cileno, alla Gazzetta dello Sport, spiega il suo infortunio passato:
“Avrei sperato di guarire prima da questi maledetti problemi al ginocchio, ma ho potuto fare solo un paio di allenamenti – spiega -. Una cosa è certa: non ho i 90 minuti nelle gambe, ma se l’allenatore vuole farmi giocare subito io sono pronto».Fattori di crescita – I problemi al ginocchio hanno un nome:condrite. La Roma, in sintonia col cileno, ha scelto la strada di puntare sull’utilizzo – ovviamente autorizzato – dei fattori della crescita, che servono per «aiutare» la cartilagine del ginocchio. A curarlo, poi, ci ha pensato un professore di prim’ordine, cioèEnrico Castellacci, responsabile dello staff medico della Nazionale azzurra.
Inter-Roma: apertura cancelli ore 17,30
Inter-Roma: i cancelli apriranno alle ore 17,30. Il sito della
Inter-Roma: Ranieri contro Benitez
Inter-Roma: Ranieri contro Benitez. Come riporta il Tempo i due tecnici si sono incontrati solamente due volte:
Ranieri e Benitez hanno allenato in tre dei quattro maggiori campionati europei. La cosa curiosa, però, è che tutto questo loro girovagare li ha portati ad incontrarsi solo due volte tra campionati e coppe varie. E pensare che si sono seduti sulle panchine di alcune delle squadre più importanti d’Europa come il Liverpool (Benitez); il Chelsea, l’Atletico Madrid, la Juve (Ranieri) e il Valencia, guidato da entrambi. Anzi, da Ranieri ben due volte. E proprio alla seconda di queste due esperienze con la squadra dei «pipistrelli» del tecnico romano sono legate le uniche due sfide dirette con lo spagnolo, che ebbe la meglio nonostante guidasse una squadra nettamente inferiore al Valencia, l’Extremadura. All’andata di quella Liga del 1998-99, il 15 novembre ’98, gli uomini di Benitez vinsero 1-0 in casa con un gol di Toril al 60′ e nel match di ritorno del Mestalla dell’11 aprile ’99 strapparono l’1-1 con un gol di Dennis al 64′.
Sneijder: “Totti è una leggenda, un simbolo e un campione straordinario”
Wesley Sneijder ha parlato della Supercoppa e di Francesco Totti,
Inter-Roma: invasione giallorossa, Tutti a Milano, forse anche Rosella Sensi
Inter-Roma: una marea giallorossa. Secondo il Tempo saranno circa 20mila