
Roma-Livorno, Ranieri lo ha detto e fatto intendere in mille salse differenti.
E’ ora di cominciare a vincere anche senza Francesco Totti, pur sapendo che il Capitano, da solo, ha inciso più di qualunque compagno di squadra.
E’ la sorte dei Campioni.
Il tecnico testaccino, invece, chiede alla Roma una prestazione da squadra, in grado di esaltare e spingere l’alchimia di un gruppo che pare non solo unito, ma anche duro a morire (vedi Fulham, ma anche Catania in campionato).
Questa è una Roma che ha già mostrato di non saper perdere, ora i giallorossi sono chiamati al salto di qualità: capire di saper vincere.
In un articolo apparso sulle pagine de Il Tempo viene fatta un’analisi dettagliata:
L’armata Ranieri non inseguirà soltanto i tre punti, contro il Livorno (domani, Stadio Olimpico, ore 15.00). Ammesso che il ‘gioco’ possa ancora essere messo da parte (la voce non era prevista nella cartella clinica compilata dal tecnico al suo arrivo), gli attaccanti giallorossi sono chiamati a sfatare un tabù: il gol senza Francesco Totti. L’allenatore di San Saba lo sa (“caspita se è un limite“) e ci scherza su: “Come si risolve la questione? Recuperando Totti. E’ un problema se manca? Altrimenti perchè lo paghiamo così tanto?“. A leggere i dati, viene un po’ meno da ridere: Okaka, Baptista e Vucinic sono ancora all’asciutto in campionato. Menez ha segnato una sola rete.
Novanta minuti al Craven Cottage dopo la buona prova di San Siro. Per Stefano Guberti questo è uno dei migliori momenti da quando è arrivato a Roma. L’esterno ha mostrato tutta la sua soddisfazione: “Da tempo aspettavo l’occasione per mettermi in mostra. È arrivata, ma me la sono conquistata lavorando giorno per giorno sul campo. Quella di Milano è stata la gara più importante che ho disputato con la Roma. La più bella. Voto in pagella? Non me ne do mai e a volte non li leggo neanche sui giornali. Non l‘ho fatto neanche per la gara di ieri, che comunque rimane importante. Ma quella di San Siro per me, per il mio rendimento, è stata tutta un’altra cosa. 

“Il tempo del profilo basso è finito“. Forse lo stile ‘moderato’ doveva essere finito da un pezzo. Ma tant’è. Rosella Sensi ha preso coscienza che la sua Roma è stata presa in giro. E in una
Stefano Guberti è una delle note poco liete di questa prima parte di stagione. Non per responsabilità sue, sia chiaro. L’acquisto di mercato più importante – Nicolas Burdisso escluso, ovviamente – dellla società giallorossa vive un periodo poco felice da quando Luciano Spalletti – ovvero colui che lo ha voluto fortemente – ha lasciato i giallorossi.
Claudio De Nicola, manager che cura gli interessi di Stefano Guberti, ha parlato del futuro del giocatore giallorosso: “Guberti via a gennaio dalla Roma? Per ora non se ne parla proprio. Io ho detto – spiega l’agente a romagiallorossa.com – che se Stefano non dovesse rientrare nei piani di Ranieri in maniera definitiva, a quel punto ci saremmo guardati intorno. Ma non ho detto a gennaio, anzi. Io credo che Stefano rimarrà alla Roma sino a fine stagione perché lui ha sposato il progetto Roma e la Roma ha creduto fortemente in Stefano. Ranieri lo utilizza poco? Ci sono dei moduli da rispettare e delle questioni tattiche di cui tener conto. In questo momento la squadra sembra aver trovato un proprio equilibrio che è diverso rispetto al modulo adottato da Spalletti. Sta a Stefano dimostrare quanto realmente vale e quanto può rendere. C’è anche da dire che Ranieri non l’ha visto durante il ritiro a Riscone di Brunico, però proprio qualche giorno fa leggevo che il mister elogiava le sue qualità in allenamento. 
“Il rapporto tra Stefano e la Roma si è rafforzato”. Stefano è Guberti e le dichiarazioni sono del suo procuratore Claudio De Nicola: “Via dalla Capitale a gennaio? Nessuno ci ha dato segnali in tal senso“, ha affermato l’agente, intervenendo alla trasmissione radiofonica ‘1927‘ di TeleRadioStereo. De Nicola allontana le voci dell’addio e respinge l’idea che con la partenza Spalletti il futuro di Guberti si sia fatto incerto: “Dopo l’amichevole contro la Primavera Ranieri gli ha fatto i complimenti per l’impegno davanti a tutto il resto del gruppo. In questo momento sta trovando poco spazio, però sta continuando ad allenarsi con serietà e questo aspetto è il più importante. Il giocatore ha avuto molte richieste, ad esempio pochi giorni dopo la firma con la Roma il Bari aveva offerto 2,5 milioni di euro per la comproprietà, ma la dirigenza giallorossa ha rifiutato.
Fare cassa. Con Aquilani, in estate, l’operazione-introiti è riuscita solo parzialmente. A gennaio la Roma si concentrerà di nuovo sugli ‘affari’ in uscita. Come riportato dal Corriere dello Sport, sono diversi i giocatori che potrebbero lasciare la società di Trigoria. Menez e Baptista potrebbero tornare sui loro passi: il primo in Francia, dove Lione e Marsiglia sarebbero ancora disposti a puntare sul suo talento, il secondo in Spagna, con il Siviglia che riprenderebbe volentieri la Bestia.
La Roma ha perso le ali. In questo primo mese di cura Ranieri la squadra giallorossa ha evidenziato una caratteristica: non sa più segnare con i suoi esterni. Il trend segue però la linea tracciata nell’ultima Roma di Spalletti. Il tecnico di Certaldo, nella scorsa stagione, provò a variare il corso dell’annata cambiando il modulo: dalla linea di centrocampo al rombo, facendo così a meno della spinta sulle fasce. Eppure solo pochi anni fa la Roma sembrava non poter fare a meno delle reti degli esterni, dal tris Giuly-Mancini-Taddei della stagione 2007/08 si è passati alla nuova linea Taddei-Cerci-Guberti, considerando Menez e Vucinic più attaccanti che esterni (anche loro però hanno la casella 0 nelle realizzazioni in campionato).