Perrotta: “I nostri non solo tifosi, ma sono innamorati della Roma”

 Dal Messaggero:

Deluso, ma orgoglioso. Lui non perde mai, come il tifoso della Roma. E’ il bello di Simone. Perrotta. Cominciamo dalle delusioni. Preferisce partire dalla mancata convocazione per il Mondiale o dallo scudetto sfumato?
«Per me la delusione è una».
Bene. Non voleva andare in Sudafrica? «Ci mancherebbe. Sono onesto: l’esclusione non è sorprendente».
E Lippi come ha motivato la sua esclusione? «Non lo ha fatto, non l’ho proprio sentito. Perché doveva telefonarmi? Senza polemica, senza rancori, va bene così. Credo abbia scelto un buon gruppo».
Mancano Balotelli e Cassano? «Esclusioni caratteriali, mi pare di aver capito».
Passiamo allora alla sua unica delusione, lo scudetto che finisce all’Inter. «Dura, è stata dura da digerire. Dopo Roma-Samp sono stato male per due giorni. E’ stata una delusione fisica. Poi a Parma è ritornata la carica, ci abbiamo ricreduto, pensavamo che qualcosa potesse ancora succedere. Ma erano davvero poche le speranze che l’Inter lasciasse punti a Siena. Infatti…».
Il Siena ha pure provato a opporre resistenza. E certe cose non si fanno… «Mi vuole far parlare del ministro La Russa?».
Qualcosa ha già detto, ci sembra. «Quando l’ho visto saltellare in tribuna con la Coppa Italia in mano non mi ha fatto una bella impressione. Poi, le sua dichiarazioni post Siena-Inter le ho trovate fuori luogo.

Perrotta: “La mia Nazionale è la Roma, a Lippi dico ‘va bene così'”

 Simone Perrotta, campione del Mondo in carica e clamoroso assente nella lista dei convocati di Marcello Lippi in vista dei Mondiali del 2010, non serba rancore nei confronti del Ct per la mancata chiamata e dichiara in maniera convinta che, a questo punto, lui avrà modo di pensare in maniera esclusiva alla Roma. Da Il Romanista:

La ciliegina sulla torta sarebbe stata la convocazione in Nazionale. Stavolta, gioco forza, Perrotta guarderà i prossimi Mondiali  dalla televisione. Nonostante una stagione vissuta sempre ai primi posti delle classifiche di rendimento, Lippi ha preferito lasciarlo a casa, togliendogli la possibilità di difendere il titolo conquistato quattro anni fa a Berlino.

Roma, Sensi: “Ranieri il futuro; Totti, Toni e Perrotta meritavano il Mondiale”

 Continuare nel nome di Claudio Ranieri. La Roma del prossimo futuro ha il volto del testaccino: questo il senso delle dichiarazioni di Rosella Sensi a margine dell’evento “Insieme alla Roma per donare la vita”. Ancora: per il Presidente giallorosso anche Luca Toni, Francesco Totti e Simone Perrotta avrebbero meritato di giocare il Mondiale 2010 ma, nonostante questo, in vista della Coppa del Mondo in Sud Africa bisogna tifare Italia. Da Il Messaggero:

«De Rossi piace al Real? Mi offende che mi facciate ancora domande su Daniele: lui è della Roma, punto. E vorrei non rispondere più a quesiti del genere». Firmato Rosella Sensi. Decisa, determinata con uno sguardo teso a fulminare il malcapitato giornalista che con il dovuto garbo le aveva posto una semplice domanda sul futuro del centrocampista. Le parole del presidente non ammettono repliche, rappresentando così un segnale forte sia per le sirene madridiste (e inglesi) che per la piazza, infastidita dalle continue voci sul conto di De Rossi. Anche ieri allo stadio Olimpico, in occasione dell’iniziativa “Insieme alla Roma per donare la vita” (585 i donatori di sangue) la maggior parte dei cori del migliaio di tifosi presenti sono stati tutti per Daniele, benché questo non fosse presente.

Roma-Montali: divorzio?

 Da Leggo:

Ranieri resta, Montali rischia. Nella Roma della prossima stagione in panchina siederà ancora l’uomo dei miracoli, ma al suo fianco potrebbe non esserci più il coordinatore giallorosso arrivato a stagione in corso proprio su richiesta di Ranieri. Montali, dopo aver trascorso un inverno magico favorito dai risultati della squadra, sembrava essere riuscito a dissolvere ogni scetticismo. In primavera, però, qualcosa ha cominciato a scricchiolare. Pradè e il resto dello staff giallorosso avevano storto la bocca di fronte alla serie di apparizioni in tv in cui Montali parlava di «necessità di cambiamento e di modernizzazione della società».

Toni: Chievo-Roma dalla panchina

 Da Leggo

A Verona ci sarà anche Mirko Vucinic. La bella notizia per Ranieri è arrivata ieri dal campo di allenamento. Il montenegrino si è allenato regolarmente dimostrando di aver smaltito definitivamente il trauma distorsivo alla caviglia destra rimediato mercoledì scorso in uno scontro con Materazzi, che lo aveva costretto al forfait contro il Cagliari. Vucinic si riprenderà quindi la maglia da titolare dietro a Totti (che lo ha superato domenica scorsa nella classifica marcatori) e al fianco di Perrotta e Menez nell’ultima e decisiva giornata del campionato.

Totti, il nostro Mondiale sei tu

 Da Il Romanista:

Accompagnare Cristian e Chanel all’asilo, godersi un po’ di tranquillità, staccare la spina dopo una settimana terribile. Il lunedì di Francesco Totti è stato all’insegna della famiglia e della serenità. Per un giorno, il Capitano ha voluto solo pensare a se stesso e alle persone che gli vogliono bene. Il mondo, però, è andato avanti e ci sono stati ancora strascichi dell’espulsione in finale di Coppa Italia. Il primo, atteso, è il responso del guidice sportivo, che ha inflitto a Francesco 4 giornate di squalifica, da scontare nella competizione del prossimo anno e non in Supercoppa. L’unico momento in cui Totti ha ripreso i contatti con l’esterno è stato quando, tramite il suo sito ufficiale, ha fatto i complimenti a “Re Carlo” Ancelotti per la conquista del suo primo titolo in Premier: «È stato un grande e merita davvero quello che ha ottenuto vista la forza delle squadre rivali che è riuscito a tenere dietro. È un allenatore di livello, un professionista corretto e preparato e soprattutto un vero uomo di calcio.

Nè Totti nè Perrotta, la Roma in Sud Africa solo con De Rossi

 L’esclusione di Francesco Totti era da mettere in preventivo. Marcello Lippi aveva paventato la convocazione del Capitano giallorosso in vista dei Mondiali 2010 in Sud Africa ma pare chiaro – ormai – che sulla presenza del 10 capitolino non vi sia più alcuna speranza. Che abbia influito l’episodio di Coppa Italia, che abbia influito il lungo infortunio subito dal Pupone? Difficile dirlo, pare invece evidente che il viareggino abbia le idee chiarissime. Sa quale sarà il gruppo, confermato rispetto alle indiscrezioni, e opterà con ogni probabilità nell’innesto di uno, due calciatori che hanno ben figurato nella stagione agli sgoccioli. Questi – azzardiamo ma il compito non pare difficile – i 30 convocati allo stage pre-convocazioni:

Lazio-Inter: ecco come l’hanno “vista” Totti, Perrotta, De Rossi e Ranieri

 Da La Gazzetta dello Sport:

Totti ad una certa ora si è messo sul divano con i pupi in braccio e le pantofole ai piedi, e ha sintonizzato sulla partita con lo stesso distacco con cui avrebbe infilato nel lettore dvd un film cecoslovacco. Perrotta è andato direttamente al cinema, come aveva promesso. Pare lo abbia ispirato il nuovo film di Favino, Cosa voglio di più. Salvo pensare, all’uscita, dopo aver riacceso il cellulare, che sarebbe stato meglio intitolarlo Cosa voleva di più. Ma tanto lo sapeva. Vucinic è rimasto a casa a massaggiarsi i muscoli e accarezzare il pancione di Stefania. Ranieri l’ha vista, ma col consueto aplomb inglese, reso ancora più composto dalla qualità della cucina di Rosanna, la moglie.

Parma-Roma e non solo: indispensabile Perrotta

 Da Il Romanista:

Il tridente, le due punte, il 4-2-3-1, il rombo, le crisi, le rimonte, le vittorie. Passano gli anni, cambia la Roma, si rivoluzionano i moduli ma Simone Perrotta è sempre lì al suo posto. Anche domani. Titolare sempre, o quasi, chiunque sia l’allenatore. Succede da quasi sei anni. Era l’estate del 2004 quando arrivò dal Chievo dopo essere passato anche per RegginaJuventus e Bari. E capitò nell’anno peggiore, quello dei 5 cambi in panchina e della B evitata per un pelo. Ma già in quella stagione, in cui tutto andò storto e anche lui non riuscì a rendere al meglio, si capì che Simone da Ashton (anche se solo di nascita) era uno che aveva carattere.

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