Julio Sergio 6 – Neutralizza tutti i tiri che i compagni di reparto lasciano sfilare. Pochi i suoi interventi, ma è concentrato per tutti i novanta minuti. Incolpevole sulle due reti sarde nel recupero.
Cassetti 5 – Il terzino match winner del derby è un lontano ricordo, dovrebbe sfornare assist e conquistare calci piazzati, correre sulla fascia e spostare il baricentro giallorosso oltre la metà campo rossoblu. Così non è andata, costretto sempre a difendere gli attacchi di Cossu .
Burdisso 5,5 – Sottotono. Qualche disattenzione difensiva rischia di costare cara alla Roma.
Juan: 6,5 – Per la maggior parte della gara è chiamato all’ordinaria amministrazione che gestisce con classe sopraffina. Poi si smarrisce nei 5 minuti finali e la Roma subisce le due reti del pareggio.
Riise 6 – Difende senza affanni e si propone in avanti con i tempi giusti, difetta in qualche appoggio semplice.
Simone Perrotta
Perrotta: “Siamo abituati alle sviste di Rocchi…”
Simone Perrotta, nel dopo gara di Cagliari-Roma, a Roma Channel
Cagliari-Roma 2-2: Pizarro e Perrotta illudono Ranieri, Lopez e Conti lo puniscono
Risultato finale Cagliari-Roma: 2-2 Marcatore: 7′ st Pizarro (rig.), 21′
Roma anti-Cagliari: Provati Motta e Menez
Da Il Romanista: Claudio Ranieri prosegue le prove per Cagliari.
Perrotta: “Sono tornato ai miei livelli”
Simone Perrotta è stato intervistato da Il Corriere dello Sport:
Spesso si fa riferimento allo spogliatoio, al clima che c’è nel gruppo. Può essere questo il vero valore aggiunto della Roma?
“Di sicuro in questi anni è stato così, soprattutto nei momenti difficili. Abbiamo dimostrato sempre di avere voglia di restare uniti, nonostante le critiche. Questa compattezza ci ha dato la forza di reagire. All’inizio della stagione ci davano tutti per finiti, ora invece siamo quarti, in corsa per entrare nei posti che contano. Chiunque arrivi a Trigoria si rende conto di avere a che fare con un buon gruppo. Non ci sono prime donne, sono tutti ragazzi semplici”.
Cisco Roma-Roma: i convocati di Ranieri. Out Totti e Perrotta
Ventidue i giallorossi convocati da Claudio Ranieri per l’amichevole pomeridiana
Il 2009 giallorosso. Ecco le pagelle del Bomber Pruzzo ad AsRomaLive.com
Il 2009 è andato via tra alti e bassi: il primo posto nel girone di Europa League, la vittoria nell’ultimo derby, una classifica che piano piano si sta riaggiustando, sono le (poche) note liete dell’anno che è volto al termine. Il mancato raggiungimento del quarto posto nella scorsa stagione, la vendita di Aquilani, i troppi gol subiti ed un mercato acquisti povero di rinforzi fanno pendere l’ago della bilancia verso un’annata deludente. E’ tempo di voti e di considerazione e Roberto Pruzzo – che in maglia giallorossa vinse 3 titoli come capocannoniere nel 1981 (con 18 gol), nel 1982 (con 15 gol) e nel 1986 (con 19 gol), conquistò 4 Coppe Italia (1980, 1981, 1984 e 1986) e vinse uno Scudetto (nel 1983) – ha stilato per AsRomaLive.com le pagelle dei giallorossi nell’anno solare appena concluso. Per il Bomber tra le note positive c’è certamente Julio Sergio: “Gli do un buonissimo voto, ha giocato poco ma ha dimostrato di essere un portiere, anzi un ottimo portiere. E fino a poco tempo fa neanche si sapeva e non si conoscevano le sue qualità. Gli metto 7 a lui e a chi lo ha fatto giocare”.
Zenit, Spalletti vuole Vucinic
Da La Gazzetta dello Sport: Spalletti sta cercando di rinforzare
Totti chiama Toni: “Ahò che famo?”
Il papà di Toni ha parlato a Il Corriere dello
Vucinic, 3 reti alla 17esima: se segna, va in gol anche Perrotta

I numeri di Mirko Vucinic alla 17esima di serie A sono quelli di un calciatore che pare aver smarrito il fiuto del gol: tre sole reti messe a segno a fronte delle 16 gare disputate. Tutto insufficiente, tuttavia, solo in apparenza perchè lo score personale del montenegrino classe 1983 non tiene conto di quanta poesia vi sia stata, finora, nelle prestazioni di Mirko, costretto a giocare in condizioni precarie per l’evidente assenza di un sostituto d’attacco capace di non far rimpiangere nè lui nè il Capitano, vittima di uno stop obbligato che ha costretto Vucinic agli straordinari.
Per l’ex salentino, 1206 minuti in campo sul totale dei 1530 utili, due sostituzioni fatte e sei avute, due cartellini gialli. Tre reti tutte su azione e in circostanze nelle quali Vucinic era sceso in campo da titolare, due delle quali infilate con colpo di testa e la capacità di trovare due calci di rigore. Per i giornali, Vucinic ha meritato nel complesso una media di 6.03 in pagella che sono la somma di prestazioni giudicate altamente negative (un quattro deprimente nella nona di serie A contro il Livorno, Roma sconfitta in casa dalla formazione di Serse Cosmi) e di prove pienamente convincenti (impeccabile nella quarta di campionato contro la Fiorentina, nell’undicesima di A contro il Bologna, nella tredicesima contro il Bari all’Olimpico e nella quattordicesima contro l’Atalanta a Bergamo).
Roma, quarto attacco della serie A con 27 reti

Il 2009 della Roma si è concluso nel migliore dei modi: il successo sul Parma è valso l’aggancio a quel quarto posto che soltanto due mesi fa sembrava una chimera. Invece grazie al grande lavoro compiuto da Claudio Ranieri e, soprattutto, sfruttando la nota positiva del rientro in ottima forma dei Big come Simone Perrotta, Mirko Vucinic e soprattutto Francesco Totti, la squadra ha ripreso a correre.
Il capitano guida l’attacco con 9 reti in campionato anche se la sua presenza non è sempre stata una garanzia (il solito ginocchio malconcio e la classica sequenza do falli sistematici da parte degli avversari). Discorso differente per Mirko Vucinic che, dopo l’infortunio al ginocchio, ha faticato a riprendersi ma, come ha sempre precisato Claudio Ranieri, il montenegrino aveva bisogno di tempo per tornare quello che gli ha permesso di diventare un idolo dei tifosi giallorossi (tempo che non sempre il tecnico testaccino ha potuto garantirgli, mandandolo in campo anche acciaccato).
Ranieri l’eclettico, Pizarro e Perrotta gli stakanovisti

Si è cominciato da Siena con il rombo, anche se la Roma nei primi 16 minuti della partita al Franchi aveva adottato un centrocampo robusto con 5 uomini a proteggere la difesa. Poi si è tornati al rombo, il modulo adottato per invertire la rotta di una squadra in crisi, che in realtà era stato già adottato da Spalletti la scorsa stagione.
L’idea risale al 4 novembre del 2008: dopo una serie nera di risultati, con la sfida contro il Chelsea il tecnico di Certaldo decise di mettere da parte il 4-2-3-1. Si affidò, nella circostanza, a De Rossi (vertice basso), Perrotta (interno destro), Brighi (interno sinistro) e Pizarro (vertice alto). I giallorossi surclassarono i londinesi per 3-1 e da allora Spalletti iniziò a disegnare le varianti della sua Roma sul 4-3-1-2. Ovvero sul rombo. Con il nuovo modulo i giallorossi conseguirono in campionato 11 vittorie (di cui cinque consecutive – dalla 12a alla 16a giornata) e 6 pareggi. Solo tre furono i passi falsi (contro Catania, Atalanta e Juventus), per una media di 1,95 punti a partita. Poi la nuova inversione, datata 5 aprile 2009: in casa, nella gara di ritorno contro il Bologna, l’ex allenatore della Roma tornò all’antico. Tornò al 4-2-3-1. Il tecnico di Testaccio, invece, ha cominciato la sua avventura in giallorosso sfruttando i cinque centrocampisti di ruolo in rosa (De Rossi, Pizarro, Brighi, Faty e Perrotta) ed i quattro esterni (Taddei, Guberti, Cerci e Pit) con il rombo.
Ag. Brighi: “Matteo preferisce giocare come incursore ma può coesistere con Perrotta”
Matteo Brighi, protagonista ieri della vittoria giallorossa contro il Parma è tornato protagonista nella formazione di Trigoria grazie al gol del due a zero. Vanni Puzzolo, manager che cura gli interessi del centrocampista ex Chievo, ha parlato del periodo del suo assistito:
“Ha avuto qualche infortunio, non ha trovato subito la continuità per andare in condizione e quando gioca nel ruolo di incursore lui si trova benissimo – afferma il manager a romagiallorossa.com – . In quel ruolo fa gol ma anche quando gioca nella linea dei mediani si trova bene. E’ pur vero che ora come ora ha la gamba e i tempi giusti per fare il Perrotta della situazione, ma lui sta a disposizione di Ranieri e ovviamente quando viene chiamato in causa si fa trovare pronto.
Roma, Taddei o Menez per il Parma; Brighi titolare
Roma-Parma all’insegna del dubbio: Rodrigo Taddei o Jeremy Menez? A