Ranieri: Roma, non pensare alle occasioni perse

 Da Il Messaggero:

Campionato riaperto, dopo il crollo dell’Inter a Catania. Solo il Milan ne approfitta subito. Per ora. Perché, con 10 partite e 30 punti a disposizione, anche la Roma può ancora dire la sua, puntando su un calendario meno proibitivo di quello dei rivali e sullo scontro diretto all’Olimpico,a fine mese, con l’attuale capolista.
Fa bene Ranieri, parlando ieri pomeriggio con i giocatori giallorossi, a insistere sulle reali chances del suo gruppo. Ricordando ai calciatori che non è il momento di piangersi addosso per le occasioni perse ultimamente. Sono però questi 3 pareggi di fila a frenare la rincorsa giallorossa.

Scudetto Roma, a Trigoria ci credono

 Da Il Messaggero:

E’ ormai quasi un mese che la Roma non vince più. Dal 21 febbraio, gara all’Olimpico con il Catania. Il digiuno, nonostante la serie utile di diciotto risultati, evidenzia la frenata in campionato, con tre pareggi di fila, alla quale bisogna aggiungere anche l’eliminazione dall’Europa League. Nel pomeriggio del successo sulla squadra di Mihajlovic, i giallorossi erano secondi con 2 punti di vantaggio sul Milan (che aveva una gara in meno, quella poi vinta a Firenze).

Livorno, la Roma perde l’ultima chiamata per lo scudetto

 Da Il Tempo:

Un’altra rimonta subita, il terzo pareggio consecutivo e il sogno scudetto che si spegne. La Roma ci è riuscita ancora: ha buttato via una vittoria che aveva tra le mani contro il modestissimo Livorno, vanificando il regalo inatteso del Catania venerdì scorso con l’Inter.
Il tris di Lucarelli è una condanna: i punti dalla vetta si riducono a sei ma il Milan, con il gran gol di Seedorf al Chievo, si porta a -1 dalla capolista. Se doveva essere un esame da grandi, la Roma lo ha fallito nonostante il diciottesimo risultato utile di fila in campionato. Al «Picchi» novanta minuti che spiegano alla perfezione cosa manca alla Roma per contendere lo scudetto alle due milanesi.

Ghini: “Plauso a Montali, obiettivo Champions”

 L’attore Massimo Ghini è stato intervistato da Il Romanista. Ecco le parole del tifoso vip giallorosso:

Che effetto ti ha fatto vedere settantamila persone all’Olimpico? «Qualcosa che non vedevo da anni. Con quell’atmosfera che ti riconcilia con l’andare allo stadio in tutta tranquillità. Penso a me, che ci vado con i miei figli: Lorenzo, che ha 16 anni, e ormai va da solo, in curva Sud, con gli amici. E Leonardo, che ne ha 13 e viene invece con me in tribuna. Anche se non so ancora per quanto. Sabato mi ha colpito anche il senso di sportività. Senza nessun isterismo. In uno stadio dedicato esclusivamente al divertimento. Un fatto importante, rispetto alla violenza che arriva dall’esterno, dove tutto è spesso motivo di delusione o grande tensione.

Roma, ritmo scudetto: 17 risultati utili consecutivi

 Da Il Corriere dello Sport:

Inutile girarci intorno: c’è un po’ di delusione, si respira nell’aria da parte di una tifoseria che da qualche settimana era tor­nata volentieri a sognare. Prima il pareggio di Napoli subito quando si era ormai pronti a festeggiare un’altra vittoria, adesso quest’al­tro pari con il Milan che ha anneb­biato un sogno e fatto avvicinare quarta e quinta in classifica, con tutti i conseguenti pensieri del ca­so.
La delusione, peraltro, può es­sere anche figlia legittima di una realtà, contro il Milan, che ha in­dicato come la Ro­ma non abbia avuta neppure la sfaccia­taggine di provarci, un solo cambio (co­me a Napoli, per­ché?) è lì a testimo­niarlo, nonostante più di un giocatore non abbia fatto mi­stero di come la squadra, nei suoi ti­tolari, in questo mo­mento avverta un po’ la stanchezza, inevitabile dopo quattro mesi con­dotti a ritmo scudet­to.

Venditti: “Scudetto Roma? Non sogni, ma realtà”

 Da La Gazzetta dello Sport:

Antonello Venditti, riecco la Roma che fa sognare. «Alt. Non parlo della Roma. Facciamo silenzio. Della Roma non parlo: silenzio stampa». Scaramanzia? «No. Spettatore: vedo, ma non parlo».
Ma allora parliamo del sogno, una costante del tifoso della Roma. «Nel calcio non si sogna più. Faccio mio lo slogan pubblicitario di Immobil Dream: non sogni, ma solide realtà».
E allora?
«Allora solide realtà. Riparliamone ad aprile».
Qual è la solida realtà attuale? «Il curvone di Ranieri. Sentito che cosa ha detto il mister? “Siamo a metà del curvone”. Bene, la penso come lui: vediamo che c’è sul rettilineo».
Le piace Ranieri? «Moltissimo. Ranieri è un inglese a Roma e spero che rimanga sempre su questi binari. È elegante, tranquillo, esperto e, detto alla romana, paraculo nel modo giusto. La gestione di Doni è stata una capolavoro. È riuscito a trattare con rispetto una questione delicata con giocatori, tifosi e Doni».

Scudetto, Sacchi: “La Roma deve crederci”

 Da Il Messaggero:

«L’Inter resta la favorita, Champions permettendo; la vera rivale è la Roma, perché come valori è quella che più si avvicina ai campioni d’Italia; il Milan, se il ritmo di qui alla fine si abbassa, può avere la meglio attraverso la qualità dei singoli». La corsa scudetto vista dagli occhi sempre lucidamente attenti di Arrigo Sacchi che analizza il momento delle tre rivali a tredici giornate dalla conclusione del campionato. L’approfondimento dell’ex cittì azzurro, oggi consulente della preparazione olimpica del Coni, non è solo di carattere tattico, ma globale. Tanti i fattori a incidere nella volata finale: testa e gambe, ambiente e singoli.
Sacchi, partiamo dalla capolista. Perché tanto nervosismo?
«E’ l’appunto da fare a una grande. La calma, in genere, è dei forti. Invece l’Inter ha una sindrome di accerchiamento che di solito appartiene a chi si piazza secondo o terzo, ancora più strana per chi ha avuto uno scudetto a tavolino».
La Roma, nelle ultime 6 giornate, ha ridotto lo svantaggio di 8 punti. Si aspettava la rimonta dei giallorossi?
«Sì, ma li vedevo competitivi già all’inizio. la sorpresa, per me, è stata la brutta partenza. Per i valori tecnici sono i più vicini ai nerazzurri. Il problema è la città fantastica che ti trasmette amore e calore anche in modo eccessivo. E, allo stesso modo, frustrazione quando le cose non vanno. Ti distrae la gente, il clima, tutto. Solo grandi professionisti possono a vincere. Fondamentali sono le motivazioni: hanno l’effetto della benzina. Da lì è partito Ranieri».

Scudetto, la Roma mette paura all’Inter

 Da Il Messaggero:

C’è chi fa finta di niente, come se nulla fosse successo nelle ultime giornate del torneo. E c’è anche chi comincia a preoccuparsi della piega che sta prendendo il campionato. Perché la classifica non dà più niente per scontato, con 14 partire ancora da disputare. Claudio Ranieri garantisce di aver aperto il fascicolo Panathinaikos già sabato sera, dopo la gara vinta con il Palermo, e quindi di pensare solo al più vicino degli appuntamenti della Roma che giovedì sera giocherà ad Atene l’andata dei sedicesimi di Europa League. Ma a Milano non si fidano.
Lo fa capire Massimo Moratti con una dichiarazione abbastanza mirata sul momento della sua squadra e sul vantaggio di 7 punti sui rivali giallorossi: «E’ il margine giusto dopo tante partite consecutive. Non è che sia rassicurante: non è mai rassicurante una partita, finché non si tratta di una vittoria definitiva». Basta e avanza per capire che l’Inter non può occuparsi solo delle due sfide contro il Chelsea, la prima in programma la prossima settimana (mercoledì 24 febbraio a San Siro), valide per gli ottavi di Champions.

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