Scudetto, la Roma mette paura all’Inter

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 Da Il Messaggero:

C’è chi fa finta di niente, come se nulla fosse successo nelle ultime giornate del torneo. E c’è anche chi comincia a preoccuparsi della piega che sta prendendo il campionato. Perché la classifica non dà più niente per scontato, con 14 partire ancora da disputare. Claudio Ranieri garantisce di aver aperto il fascicolo Panathinaikos già sabato sera, dopo la gara vinta con il Palermo, e quindi di pensare solo al più vicino degli appuntamenti della Roma che giovedì sera giocherà ad Atene l’andata dei sedicesimi di Europa League. Ma a Milano non si fidano.
Lo fa capire Massimo Moratti con una dichiarazione abbastanza mirata sul momento della sua squadra e sul vantaggio di 7 punti sui rivali giallorossi: «E’ il margine giusto dopo tante partite consecutive. Non è che sia rassicurante: non è mai rassicurante una partita, finché non si tratta di una vittoria definitiva». Basta e avanza per capire che l’Inter non può occuparsi solo delle due sfide contro il Chelsea, la prima in programma la prossima settimana (mercoledì 24 febbraio a San Siro), valide per gli ottavi di Champions. C’è anche la Roma che insegue ad altissima velocità da più di tre mesi e che tra sette giornate, il 28 marzo, ospiterà i nerazzurri all’Olimpico. Ma, rivisitando il film di questa stagione, bisogna ammettere che Josè Mourinho, spesso troppo cattivo con il collega Ranieri, la sua previsione l’aveva fatta in tempi non sospetti. Proprio alla vigilia della partita d’andata contro la Roma: «La classifica non è veritiera, si affrontano due squadre che lotteranno per lo scudetto, fidatevi di me. I quattordici punti di distacco tra noi e loro non dicono la verità sul reale valore della Roma di Ranieri. A me sinceramente piacciono molto i giocatori che ha Claudio, un uomo che rispetto come persona e come allenatore. E che conosce a memoria il quattro-quattro-due».
Per la cronaca a Milano, l’8 novembre, il risultato premiò i giallorossi: 1 a 1. Non solo perché il distacco tra le due formazioni era di 14 punti (rimanendo tale con quel pareggio), ma la Roma occupava la quattordicesima posizione in classifica. Era il dodicesimo turno d’andata. Ora alla quinta giornata di ritorno il margine, quello che per Moratti non è affatto rassicurante, è di 7 punti. Dimezzato. In quattordici turni. Che poi sono quelli che mancano alla conclusione del torneo. E tra sette giornate, il 28 marzo all’Olimpico, il secondo scontro diretto. Ma il vero dato della rincorsa giallorossa è un altro. E’ relativo all’ultimo mese. Grazie alla striscia dei successi consecutivi in campionato, la Roma del girone di ritorno va nettamente più forte dell’Inter: 6 punti recuperati in 5 partite. Non sono, insomma, i 7 in 14 gare, dallo scontro diretto di San Siro al pari del San Paolo, quanto i 6 dal 17 gennaio a domenica sera. Sono 5 le vittorie di Ranieri contro le 2 (e 3 pareggi) di Mourinho. «Se sognamo, perdemo!» è lo slogan del tecnico di San Saba. «A che serve sognà?».


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