Peruzzi: “La prossima giornata decisiva per lo scudetto. Certo, la Roma ha un Totti in più…”

 Angelo Peruzzi, ex portiere della Nazionale Italiana e numero uno in passato di tutte e quattro le formazioni che scenderanno in campo tra domani e domenica a San Siro e allo stadio Olimpico e ora membro dello staff di Marcello Lippi, ha parlato della lotta scudetto. Peruzzi, testimonial della Campagna Globale per l’Educazione (CGE) presentata questa mattina in Campidoglio, non ha voluto fare pronostici nè per Inter-Juventus nè per Lazio-Roma: “La lotta scudetto? Credo che la prossima giornata, col derby d’Italia e quello della capitale, potrebbe essere decisiva per l’assegnazione del titolo. Non mi pare infatti che dopo ci sia un calendario particolarmente difficile per Roma e Inter. Il derby resta una partita importantissima e devo ammettere che un pò mi manca. È una gara diversa da tutte le altre e pronosticare la vincente è davvero difficile. Certo, uno come Francesco Totti se sta bene può cambiare le sorti di qualsiasi squadra, non solo quelle della Roma, quindi per i giallorossi è un vantaggio averlo ritrovato per questo finale di stagione.

Rizzitelli: “Sentivo il derby due settimane prima”

 L’ex giallorosso Ruggiero Rizzitelli, ai microfoni di Centro Suono Sport, è tornato a parlare della corsa scudetto e della delicata sfida di domenica contro la Lazio (ore 18.30): “Il derby è una partita fuori dal campionato, non si deve guardare la classifica. Ranieri li vede tutti i giorni e sa chi è più in condizione. Sono tutti giocatori importanti ma è bello avere tutte queste soluzioni. La Roma prima non aveva un punto di riferimento con le caratteristiche di Toni lì davanti, la voglia ce l’hanno tutti dopo una rimonta del genere. Tutti hanno voglia di giocare questa partita ora, anche Giorgio Rossi. Il gruppo è unito e vuole vincere”. Rizzitelli poi si sofferma sulla sfida dell’Inter di venerdì sera: “La Juve ha orgoglio e può trovare la giornata giusta e giocare ogni 3 giorni non è facile. Questa giornata può chiudere il campionato”.

Rimpianti per non aver lottato per lo scudetto?
“A Roma-Parma del 2001 avrei pagato per stare in campo”.
Il minore stress per non essere partiti da favoriti può essere un vantaggio?
“Si, all’inizio era un vantaggio. Il problema è adesso che è prima e bisogna vedere come reagiranno al primato. Prima era tutto di guadagnato, ora devono tenere la tensione fino alla fine”.

Lazio-Roma: punti per lo scudetto

 Da D-News:

Un super derby. Come se non bastasse il fascino che già, normalmente, esercita la stracittadina capitolina, ecco anche il “fattore scudetto”. Domenica, all’Olimpico, Lazio-Roma sarà più del solito, accesissimo confronto tra le due squadre regine della città ma sarà anche una vera sfida scudetto Ovviamente non è la prima volta che il derby diventa il teatro di un confronto decisivo per le sorti del tricolore. Nel corso della storia, spesso Roma e Lazio si sono presentate a questo appuntamento con sogni “da scudetto” e non sempre i risultati sono stati quelli sperati.

Rimonte magiche: Mourinho come Herrera?

 Da Il Romanista:

Ora che la Roma è prima per lei comincia un altro campionato. Così deve ragionare l’inseguitore che si trasforma in lepre, altrimenti la soddisfazione di aver raggiunto chi lo precedeva finisce con l’insinuare nella sua mente il subdolo tarlo dell’appagamento. Ne sa qualcosa la Roma di Eriksson che nel 1985-86 riprese ben 8 punti alla Juventus capolista agguantandola alla terz’ultima giornata.

Lazio-Roma, Riise: “Sarà una battaglia”

 Da Il Romanista:

Discese ardite e risalite, sinistro potente e un affetto (ricambiato) per questa città. Tanto da spingerlo, alla fine di Roma-Atalanta, a mandare un sms direttamente dagli spogliatoi a un giornale norvegese per dire: «Sono qui, seduto. E ho delle sensazioni incredibili». Le stesse, caro John, di una tifoseria intera. Che si è innamorata di te, tanto da invocarti ogni volta che c’è da battere una posizione. E che conta anche sul tuo sinistro per raggiungere un sogno che sembrava impossibile soltanto poche settimane fa. «Quello che abbiamo fatto per arrivare qui è incredibile – ha aggiunto Riise a Dagbladet – ed è stato un lavoro duro, una grande fatica.

I primi 50 anni di Rudi Voeller: “Totti super, Messi il migiore”

 Da La Gazzetta dello Sport:

Rudi de noantri compie oggi 50 anni. «Avessi potuto, sarei scomparso per due giorni. Mi sta cercando mezzo mondo. Il Bayer Leverkusen voleva organizzare una grande festa. Ho detto “grazie, facciamola per i 60 anni”. Da domani, comunque, tutto finito». La voce di Rudi Voeller, 142 partite e 45 gol con la maglia della Roma dal 1987 al 1992, è allegra. È il direttore tecnico e l’uomo immagine del Bayer Leverkusen. Oggi andrà a lavorare, come sempre. In serata, festicciola per pochi intimi, organizzata dalla moglie Sabrina: i figli Marco (“è alto due metri e gioca a basket in serie B nel Leverkusen”), Laura, Greta, Kevin e Brian, gli ex compagni di Nazionale Matthaeus e Brehme, una coppia di amici romani.
Rudi, che effetto fanno i 50 anni
? «È una tappa importante della vita. Sono uno della generazione 1960: io, Brehme, Littbarski e Diego Armando Maradona. Una bella annata».
Il bilancio dei suoi 50 anni?
«Ho avuto la fortuna di trovare a Roma la donna della mia vita. L’ho portata via ai romani. Per Sabrina non è stato facile adattarsi alla vita di Leverkusen e la capisco: Roma è la città più bella del mondo.

L’accoppiata scudetto e coppa Italia vale 1 milione

 Da Il Messaggero:

Superbonus per il double: circa 1 milione di euro lordi, per l’accoppiata vincente, campionato e coppa Italia. La scommessa di Claudio Ranieri fu subito su se stesso. E di conseguenza sulla Roma, nonostante lo zero in classifica dopo due giornate di campionato. Quando il 1° settembre si presentò da Rosella Sensi in via Aurelia per firmare il contratto biennale, non spinse per un ingaggio da favola ma per un premio in caso di successo, addirittura doppio. La sua gran voglia di rivincita, dopo il trattamento ricevuto dalla Juve (costretta a pagargli una buonuscita di 1 milione e mezzo di euro netti), la rese presto ufficiale davanti alla preseidentessa, mettendola per iscritto. Primo anno di stipendio 2 milioni e 300 mila euro lordi, ma premio del 70/80 per cento dello stesso ingaggio per il bis, all’epoca da nessuno messo in preventivo e oggi comunque possibile.

Roma: momento decisivo

 Da La Gazzetta dello Sport:

Tutto dice Roma oggi. Se persino tra molti tifosi interisti serpeggia la paura di aver perso lo scudetto, vuol dire che la squadra di Ranieri è in pole position per lo sprint finale. Su questo non si può discutere, perché la classifica parla ancora più chiaro di quanto sembri. Il vantaggio sull’Inter è di 2 punti, non 1, perché in caso di arrivo alla pari la Roma sarebbe campione d’Italia grazie agli scontri diretti: 1-1 a San Siro, 2-1 all’Olimpico.

La Roma guarda tutti dall’alto

 Da Il Messaggero:

 Non è effetto cromatico: lassù, in testa alla classifica, adesso c’è proprio la Roma. Il sorpasso sull’Inter, inseguita da mesi (potremmo dire anche da anni), nel pomeriggio di un weekend che vede cambiare il colore dominante della nostra serie A, dal nerazzurro al giallorosso. Per superare i campioni d’Italia, il risultato utile numero ventitre, successo sull’Atalanta, 2 a 1, il quinto di fila. Rispettando il pronostico della vigilia, ma ribaltando in assoluto quello di tutta Italia, con la squadra di Mourinho considerata sempre e comunque superfavorita e senza rivali anche in questa stagione.

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