Alemanno apre ad Angelini, incontro alle porte

Gianni Alemanno è in fase di studio per cercare di contribuire in maniera attiva affinchè si sbrogli la matassa che ruota intorno alla Roma calcio. Al punto che, dopo l’incontro congiunto con Rosella Sensi e i referenti di Unicredit, il sindaco capitolino ha in mente di rivedere ciascuna delle parti coinvolte in appuntamenti individuali al fine di capire in maniera definitiva chi ha ragione e chi no in questa situazione intricatissima. Ma stavolta, le porte sono spalancate anche per Francesco Angelini, con cui Alemanno intende parlare chiaro. Lo riferisce l’edizione odierna de La Gazzetta dello sport:

Il Mondo: Sensi, toglietemi tutto ma non la mia Roma

 L’articolo integrale de Il Mondo:

Mediatori in più non ne servono. Sono sufficienti i legali Agostino Gambino per i Sensi e Francesco Carbonetti per Unicredit. A testarlo con mano è stato il Sindaco di Roma, Gianni Alemanno, che ha invitato in Campidoglio il presidente di Italpetroli Rosella Sensi e il deputy ceo di Unicredit, Paolo Fiorentino, nel tentativo di avviare una mediazione. “Il clima è gelido”, ha dovuto ammettere Alemanno constatando la complessità della partita che si gioca intorno al destino del gruppo petrolifero che controlla la As Roma. Tutto nasce dall’accelerazione impressa alla vicenda da Unicredit, che nel corso dei mesi scorsi ha perso la pazienza e ritenuto di recedere dall’accordo siglato nel luglio 2008 con il gruppo della famiglia Sensi.

Pelonzi (Pd): “Nuovo stadio Roma, c’è anche Angelini”

 Il responsabile Sport del Pd Giulio Pelonzi ha rivelato che nel progetto dello Stadio della Roma alla Romanina “c’è anche Angelini“. Il parlamentare ha parlato del progetto Stadio e della possibilità di una sinergia economica tra il proprietario dell’omonima industria farmacologica, il presidente Rosella Sensi e il proprietario dei terreni, Scarpellini: “Io sono dell’idea che prima di fare conferenze stampa che addirittura localizzino le aree per la costruzione dello stadio, bisogna prima aspettare l’approvazione della legge sugli stadi al Parlamento – dice Pelonzi a Romagiallorossa.com – e secondo se verrà approvata o meno la legge, parlare di stadi. Al momento parlare dello stadio della Roma mi sembra poco opportuno. È innegabile che la migliore localizzazione è la Romanina, una zona dove la città si sviluppi in opere primarie e secondarie e dove ci sia una fitta rete di trasporti. Il tutto, però, non deve comportare spese al Comune, visto che è un’iniziativa di una società privata. La Roma ha pensato a questa zona che sicuramente è migliore di quella della Massimina – prosegue Pelonzi – Scarpellini è il proprietario di quei terreni e hanno delle caratteristiche senza dubbio importanti.

“Sui rapporti con la stampa intervenga l’ordine”

 L’articolo del Romanista, che riporta la lettera indirizzata dal direttore di Sporteconomy.it, Marcel Vulpis, al presidente dell’Ordine dei giornalisti del Lazio, Bruno Tucci:

L’ordine dei giornalisti è stato chiamato a pronunciarsi sulla scelta di Rosella Sensi di convocare una conferenza stampa ad inviti mercoledì scorso. Solo pochi e selezionati giornalisti, infatti, furono ammessi nella stanza di Via Cave Aurelia dove il presidente della Roma annunciò la sua controffensiva verso Unicredit. Una scelta la cui giustificazione adottata, «la stanza è troppo piccola» non poteva convincere né chi è rimasto fuori né chi è entrato.

Milano Finanza: Il destino della famiglia Sensi è nelle mani di Mediobanca

 L’articolo di Milanofinanza.it:

Il destino della famiglia Sensi è tutto nelle mani di Mediobanca. Gli azionisti di riferimento di Compagnia Italpetroli, secondo quanto appreso da MF-Milano Finanza da fonti vicine al dossier, hanno affidato alla merchant bank presieduta da Cesare Geronzi il mandato per la cessione di tutti gli asset in loro possesso.
Piazzetta Cuccia deve quindi gestire ora non solo la valorizzazione della Roma, ma anche la cessione delle attività immobiliari e di quelle di stoccaggio. Una scelta maturata recentemente, dopo che il precedente tentativo (il mandato a Lazard) era terminato a luglio con un nulla di fatto.

Rosella Sensi, anche Alemanno volta le spalle?

 Le risate di qualche tempo fa tra Rosella Sensi e Gianni Alemanno sembrano un ricordo lontano. La realtà attuale racconta ben altro. Tratto da Il Corriere della Sera in edicola stamane. Testuale:
“Volendo dare un senso a questa storia, la realtà è che – dopo la fumata nera del vertice in Campidoglio – Rosella Sensi è più sola: abbandonata politicamente dal sindaco Alemanno, messa sotto pressione da Unicredit e di nuovo dalla Consob, che ha in programma una serie di audizioni sugli ultimi sviluppi della vicenda Italpetroli. Ma la novità principale è quella che riguarda il sindaco. Fino all’altro ieri, infatti, Alemanno aveva offerto una sponda alla presidente romanista: un po’ per amicizia personale, un po’ per interesse politico (la promessa fatta in campagna elettorale di fare gli stadi per Roma e Lazio), un po’ per lamediazione di alcuni uomini legati sia alla Sensi che all’amministrazione di centrodestra”.

Alemanno: ma che freddo fa! Doni e Cicinho, colloquio con Montali. De Rossi si allena, ma Bergamo è lontana

 I rapporti tra Unicredit e Italpetroli sono piombati nel più rigido degli inverni. La fotografia è stata scattata dal sindaco Alemanno, che ha parlato di un “clima gelido” tra le parti, durante l’incontro andato in scena ieri nel suo ufficio. Che il tentativo di mediazione del primo cittadino di Roma non si fosse concluso con un brindisi, lo si era intuito. Le ultime dichiarazioni di Alemanno, però, lasciano chiaramente intendere che Rosella Sensi e il suo creditore non si sono riavvicinati neanche di un centimetro: “Abbiamo programmato di sentirci tra qualche giorno quando la situazione sarà più chiara, quando ci sarà un riavvicinamento delle posizioni tra Unicredit e la società. Serve un’intesa di fondo tra tutti. Richiederò un altro incontro“.
La Sensi è sempre più decisa a querelare e chiedere i danni ad Unicredit, soprattutto dopo il ‘congelamento’ dei decreti ingiuntivi presentati dall’istituto bancario. Quest’ultimo non ha intenzione di mollare la presa. Il duello è destinato a proseguire. Per il momento, sotto un clima da Circolo polare Artico.
DONI E CICINHO – Nessun caso, fanno sapere da Trigoria. Doni e Cicinho hanno avuto un colloquio con Montali, nel quartier generale giallorosso. All’Olimpico, prima di Roma-Bari, il portiere non aveva preso parte al riscaldamento, sapendo che il titolare sarebbe stato Julio Sergio. Il terzino, invece, aveva lasciato direttamente lo Stadio, dopo l’esclusione dalla lista dei diciotto. La società ha preferito non usare la linea dura nei confronti dei giocatori. L’ipotesi della multa è stata scartata. La chiacchierata con Montali sarebbe stata utile a ridimensionare gli ‘incidenti’ di domenica.

Walter Campanile: “Sensi o Angelini, l’Azionariato popolare pronto ad aiutare la Roma”

 L’intevista rilasciata da Walter Campanile, fondatore dell’Azionariato Popolare AS Roma, al Romanista:
A che punto siete del progetto?
«Ho timore ad accelerare i tempi. Il popolo giallorosso non è ancora consapevole di cosa sia in realtà l’azionariato popolare ».
Prego?
«C’è chi lo scambia per una specie di abbonamento. Se fosse così, chi abita in Arabia Saudita o in Argentina non avrebbe interesse a partecipare. Quando mai si vedrebbe la Roma all’Olimpico? Invece, attraversoil nostro progetto chiunque potrà contribuire a rendere economicamente più forte la nostra società. E da  qualunque parte del mondo».

Sensi – Unicredit, rassegna stampa dell’incontro in Campidoglio

Fumata nera. Il punto di partenza è sempre lo stesso: Rosella Sensi e Unicredit non hanno – stando al resoconto dei quotidiani – fatto neppure il minimo passo avanti in occasione dell’incontro tra le parti sponsorizzato dal Sindaco Gianni Alemanno, a cui è toccato il compito di gestire una faccenda delicata. A raccontare l’andamento della riunione, ecco i maggiori quotidiani nazionali.
Il Messaggero: “Restano distanti le posizioni di Italpetroli e Unicredit, nonostante il tentativo di mediazione del sindaco di Roma Gianni Alemanno che ha sollecitato le parti a trovare un’intesa. Ma andranno avanti l’arbitrato promosso da Italpetroli per dimostrare che l’accordo sul debito disdettato da piazza Cordusio sarebbe ancora valido e l’atto di citazione in tribunale del bilancio 2008 di Italpetroli da parte di Unicredit perchè sarebbe venuta meno la continuità aziendale. Ieri il vertice promosso in Campidoglio in tarda mattinata dal primo cittadino con Rosella Sensi, presidentessa del gruppo e della Roma calcio accompagnata da Pippo Marra, consigliere del club giallorosso, Paolo Fiorentino, deputy ceo, cioè vice amministratore delegato di Unicredit affiancato da un collega, alla presenza di Maurizio Cereda, vicedirettore generale di Mediobanca, advisor della famiglia Sensi, avrebbe ratificato lo status quo: l’inconciliabilità delle richieste di Unicredit di riavere i propri crediti e anche quelli (80 milioni) di Mps e la posizione dei Sensi di muoversi ancora nell’ambito del piano di riscadenzamento del debito siglato a luglio 2008 e disdettato dall’istituto di credito il 4 giugno scorso”.
Il Corriere della Sera:

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