Una carrellata di immagini della presentazione di Vincenzo Montella a Trigoria. Presente, al fianco del neo tecnico giallorosso, anche Rosella Sensi.
Rosella Sensi
DiBenedetto vuole Ancelotti
Dal Romanista:
«Today, coach Claudio Ranieri is reported to have resigned following his 4-3 loss to Genoa». Se qualcuno (per assurdo) teme che la voce sulle dimissioni di Ranieri, e il conseguente trambusto societario, non sia giunta a DiBenedetto, basta che si vada a leggere cosa sta scrivendo in queste ore la stampa nordamericana. Scherziamo, ovviamente. DiBenedetto non ha avuto alcun bisogno di leggere la versione on line del bostoniano Examiner per sapere cosa sta accadendo alla “sua” società. Ci ha pensato Unicredit a informarlo. Su tutto. Comprese le soluzioni che venivano prese. Non c’è nulla di cui stupirsi, la banca fa da intermediario già da qualche tempo tra la cordata guidata dall’italoamericano Tom DiBenedetto e i massimi dirigenti di Trigoria.
Montella non fa sconti
Dal Messaggero:
«Sì, mi sento pronto e molto motivato». Al telefono da casa, a metà mattinata e rispondendo alla chiamata di Rosella Sensi da Trigoria, Vincenzo Montella conferma la sua disponibilità a diventare il nuovo allenatore della Roma. Traghettatore, per ora, perché nell’accordo non c’è alcuna opzione per l’anno che verrà. Anche se, come gli ha ricordato la presidentessa, non si sa mai. Il suo contratto con il club giallorosso scade il 30 giugno del 2012 e quindi non a fine stagione. «Sono orgoglioso e fiero di questo incarico. E molto determinato. Per me l’annata non è finita né compromessa». Concetti che esprime ai dirigenti e anche ai suoi ex compagni di squadra che ora dovrà guidare alla riscossa.
Il paradosso di Ranieri
Dal Tempo:
Dalle speranze di rinnovo alle dimissioni. Cose incredibili che possono accadere soltanto nel folle mondo giallorosso. Claudio Ranieri non è più l’allenatore della Roma, salvo clamorosi ripensamenti. Lo ha deciso lui dopo la quarta sconfitta di seguito arrivata ieri a Genova. Quella che fa più male, dopo essere stato in vantaggio per 3-0. È entrato negli spogliatoi, ha ringraziato la squadra e ha annunciato il suo addio. Prima ai giocatori, poi a Montali. Non alla Sensi che lo ha appreso dall’Ansa: «Lascio per dare un segnale» ha scritto il tecnico in un comunicato dettato al suo addetto stampa. Una decisione inevitabile e invocata da gran parte dello spogliatoio. Ma a Trigoria sono rimasti tutti spiazzati, a partire dalla presidentessa.
Montella: in pole per diventare il nuovo allenatore della Roma
Dal Corriere dello Sport:
Claudio Ranieri non è più l’allenatore della Roma. Oggi si sceglierà il nuovo allenatore, il favorito è Vincenzo Montella. Il tecnico di San Saba si è dimesso e la decisione è stata presa a caldo, l’ha comunicata lui stesso alla squadra al termine della partita di Marassi e l’ha resa pubblica in serata con una nota diffusa dal suo ufficio stampa. «Al fischio finale dopo una partita vibrante sono andato negli spogliatoi per ringraziare la squadra per la prestazione e ho deciso di rassegnare le dimissioni. Fino ad oggi ho sempre pensato al bene della Roma, della società e della squadra. A Genova siamo entrati in campo con la voglia di lottare e vincere per tutti quelli che amano la maglia e la città.
Lega: Beretta verso l’addio, è in arrivo Rosella Sensi
Dal Corriere dello Sport:
Mentre Unicredit martedì ufficializzerà la nomina di Beretta come direttore della comunicazione e della corporate identity – l’eventuale nuovo scenario prevederebbe ancora la reggenza temporanea della Lega da parte di Simonelli, l’attuale revisore dei conti, in attesa che, con la cessione della Roma, Rosella Sensi possa assumere la presidenza di via Rosellini –, la serie A ha dato una settimana di tempo perché la Made di Filippo Chiusano e Telecom Italia Media diano una risposta sul piano di salvataggio studiato per Dahlia. La Lega si accontenterebbe di incassare un euro e mezzo per abbonato (circa 270 mila) per ogni giornata di qui alla fine del campionato – per un incasso di circa 5 milioni, contro i circa 23 previsti oltre agli 8 iniziali – e, in cambio, garantirebbe la produzione delle gare. Il giorno decisivo dovrebbe essere martedì, quando è in programma il cda di Telecom Italia Media.
Ranieri-giocatori: acque agitate
Dal Tempo: Quella che doveva essere la notte della verità
Montali: “Abbiamo lavorato per consegnare una società al top”
Da Leggo: Dai Sensi agli americani, dagli euro (pochi ultimamente)
Mexes: il rinnovo di contratto slitta
mDal Messaggero: Scaltro e abile, quasi si trovasse alle prese
Cessione Roma: oggi vertice con gli americani
Al termine di una giornata tesa e piena di contatti tra Italia e Stati Uniti, alla fine il «benedetto» appuntamento è stato fissato: oggi negli uffici di Unicredit a via Minghetti si deciderà se avviare la trattativa in esclusiva con gli americani per la vendita della Roma. Gli ultimi documenti per soddisfare le richieste della banca sono continuati ad arrivare fino a notte fonda, un altro è atteso per oggi.
Roma: la Champions per ritrovare serenità
La Roma prova a ricompattarsi prima dell’appuntamento cruciale della stagione: domani arriva lo Shakhtar Donetsk per l’andata degli ottavi di Champions, una partita che per mille motivi non si può sbagliare. Ieri mattina Rosella Sensi è piombata a Trigoria per provare a rimettere insieme i cocci sparsi un po’ ovunque dopo la sconfitta con il Napoli. Un ko che ha sancito in modo evidente una crisi di gioco, di risultati e, soprattutto di rapporti. La presidentessa ha riunito in una stanza i dirigenti Montali, Conti e Pradè e i «senatori» del gruppo: Totti, De Rossi, Perrotta e Mexes. Non Ranieri, uno degli «oggetti» della riunione.
Trigoria: Roma-Sensi, colloquio serrato. Vucinic, febbre a 39
Dal sito della Signora in Giallorosso:
Sulla graticola, e non solo per quanto riferisce una classifica impietosa a tal punto da suggerire di mettere in archivio qualunque ambizione scudetto. La cavalcata dello scorso anno si è trasformata in un passo da gambero che evidenzia lacune, limiti, inconsistenza e incostanza. La Roma procede all’indietro, Claudio Ranieri si fa portavoce e referente delle maggiori responsabilità ma le crepe di cui si va dicendo da tempo, all’interno dello spogliatoio giallorosso, sono diventate voragini. Il post Napoli è stata una domenica carica di tensione nel corso della quale il tifo più caldo e presente ha preteso una serie di chiarimenti culminati nella chiacchierata di una ventina di minuti con Francesco Totti. Emblema di Roma, anche stavolta. E se, per scelta tecnica, il capitano pare uno dei meno indicati per esprimere malconmtento a causa di un impiego scarso, il Pupone continua a essere – soprattutto nelle difficoltà – il collante tra la rosa e il tifo. Tra la società e la squadra. Tra il tecnico e il gruppo. Che si guardino in cagnesco o provino freddezza reciproca, Totti e Ranieri sono in ogni caso investiti del difficile compito di rinsaldare l’ambiente e far sì che la gara di mercoledì contro lo Shakthar possa ricreare le condizioni per una ripartenza felice. Tradotto, in Champions League conviene vincere e convincere: il passaggio del turno è dovere professionale e obbligo morale. Perchè i turchi sono forti e temibili, non superiori. Giocherà un ruolo determinante l’approccio mentale alla gara: l’auspicio è di trovarsi di fronte agli undici che nella ripresa di Roma-Bayern Monaco erano stati in grado di ribaltare il punteggio in 45′, la speranza è di non tornare ad assistere al non gioco di cui, in quella stessa occasione, si dono resi protagonisti i titolari dei primi 45′. O, chiudendo il cerchio, all’immobilismo – fisico, caratteriale, mentale – di cui si è preso atto sabato sera contro i partenopei. Le buone nuove sono legate alla disponibilità, nel reparto difensivo, di Nicolas Burdisso e Philippe Mexes che, oltre a evitare a Cassetti l’ennesima prestazione fuori ruolo (ma contro il Napoli è stato tra i migliori) rischiano di far accomodare Juan in panchina.
Contestazione Trigoria: si salva solo Totti
I fischi impietosi dell’Olimpico dopo la sconfitta con il Napoli, prima sconfitta interna in campionato, lasciavano presagire aria di contestazione. La Roma non andrà in ritiro anticipato, come minacciato da Rosella Sensi furiosa per il ko di sabato sera. Ma i tifosi, una trentina, ieri a Trigoria hanno manifestato il loro malumore. La scritta «Indegni» sui muri del centro sportivo giallorosso, i cori durante l’allenamento con il refrain «Andate a casa, giochiamo noi», infine il colloquio di ungruppetto rappresentante la curva Sud con capitan Totti, l’unicoritenutodegnodivestire la maglia della Roma.
Ranieri; il rinnovo è appeso a un filo
Momento difficile. Gli ultimi risultati negativi hanno complicato la scelta. Presto Unicredit, con l’ok americano, dovrà decidere. Rialzarsi dopo una caduta come quella di sabato non è facile. Ranieri ci riprova anche questa volta. La sua posizione non è a rischio, ha la fiducia della società, anche della banca, anche se gli ultimi ri sultati hanno cambiato un po’ la situazione. Ranieri non rischia neanche se dovesse andare male contro lo Shakhtar. Ma la cessione della società è in uno stato talmente avanzato che qualsiasi decisione deve essere presa da Unicredit e, pare, a questo punto sarà decisivo anche il parere di DiBenedetto, che risulta essere molto informato sulle ultime vicen de della Roma.