Roma-Udinese: la carica degli ex

 Roma-Udinese: la carica degli ex. Marco Motta sarà l’unico ad avere un passato bianconero nelle file giallorosse a scendere sul terreno di gioco nella gara dell’Olimpico (ore 20,45), anche se potrebbe sedersi in panchina. Il futuro dell’esterno di Merate è ancora in bilico tra le due società: alla fine della scorsa stagione la Roma rilevò dalla società friulana la metà del cartellino del giocatore per un corrispettivo di 3,5 milioni di euro, da pagare in tre annualità. Questa sera raggiungerà, qualora Ranieri decidesse di puntare su di lui, la ventottesima presenza con la maglia giallorossa contro la squadra in cui ha giocato 36 incontri (con una rete al suo attivo). Un altro giocatore nella rosa capitolina ha militato nell’Udinese: David Pizarro. Il centrocampista cileno ha vestito i colori bianconeri per sei campionati dalla stagione 1999/00 con 14 reti segnate in 121 partite (10570 minuti giocati). Nelle file dell’Udinese, invece, sono 3 gli ex romanisti: Ferronetti, cresciuto nelle giovanili di Trigoria ha giocato una sola partita in prima squadra con la maglia giallorossa, il 24 novembre 2002 nella sfortunata trasferta di Parma persa per 3-0.

I consigli di Scommettichevinco: oh Luca Toni go, Luca Toni go

 Per questo sabato calcistico Scommettichevinco consiglia una giocata che moltiplica 12,50 volte la posta. Fiducia all’Arsenal contro il West Ham, apparsa in grande forma in questo segmento di stagione. Sempre in Premier League è buona la doppia chance X2 del Tottenham in casa dello Stoke City. Nella Liga Scommettichevinco sceglie l'”1″ del Deportivo La Coruna contro il Valladolid. Nella Ligue 1 la scelta cade sulla vittoria dell’Auxerre, in piena lotta per salire sul tetto di Francia. In Bundesliga il goal di Eintracht Francoforte-Bayern è dato a 1,7, quotazione interessante vista la trazione anteriore delle due squadre.

Roma-Udinese: o la va o la spacca

 Da La Gazzetta dello Sport:

Da Udine all’Udinese non è cambiato il mondo, ma è cambiata la Roma. A Udine, il 28 ottobre 2009, 143 giorni fa, la squadra di Ranieri perse per la quinta volta in campionato. L’ultima: da allora, un girone fa, la Roma ha ottenuto 42 punti, figli di 12 vittorie e 6 pareggi. La Roma aveva 11 punti ed era quattordicesima, oggi è terza ed è a quota 53. Era un’altra Roma. C’era Doni in porta. In difesa, nella ripresa, si rivide Cicinho, a gennaio tornato in Brasile. C’era anche Guberti, da due mesi alla Sampdoria. C’era, e ci sarà anche oggi, Brighi. Non c’erano, e non ci saranno neppure stasera, Totti e Pizarro. Il capitano era stato operato due giorni prima, il 24 ottobre. Ora, sta recuperando dopo la tendinite al solito ginocchio. C’era Gian Paolo Montali, quella sera, al debutto da dirigente. C’è ancora, come prima e più di prima: è una delle chiavi della risalita della Roma. La classifica, invece, era diversa. A parte la solita Inter in testa, al secondo posto c’era la Juve al terzo la Samp. Quarto era il Parma. e l’Udinese? Galleggiava a metà classifica: ore è ai margini della zona sofferenza. Occhio ai numeri. La sconfitta dell’andata è rimasta nella pella, a Ranieri. Ieri mattina, la prima parte dell’allanamento è stata dedicata alla visione di quella partita. La Roma andò sotto dopo 21 minuti.

Roma-Udinese: Toni, Vucinic e Menez. Ranieri quasi convinto

Reinventare la formazione, cambiare modulo: i dubbi di Claudio Ranieri a poche ora dalla gara contro l’Udinese diventano sempre più deboli e lasciano spazio alla convinzione del testaccino di affidarsi in contemporanea a Luca Toni, Mirko Vucinic e Jeremy Menez. Da Il Romanista:

«La formazione? Un’idea già ce l’ho». Ha risposto così, ieri mattina, Claudio Ranieri a chi gli chiedeva quanti dubbi avesse sulla squadra da mandare in campo questa sera contro l’Udinese. Un anticipo “sospetto”, visto che il tecnico giallorosso ha sempre detto di decidere gli undici la mattina della gara. Possibile, però, che questa volta i quattro squalificati e l’assenza di Totti lo abbiano “costretto” a decidere con qualche ora di anticipo rispetto al solito. Certo non si può dire che in questa settimana di allenamento a Trigoria non abbia provato tutte le soluzioni possibili e immaginabili con gli uomini che ha a disposizione. In conferenza, però, ha giocato in difesa. «Tonetto? Potrebbe partire titolare. Cerci? A Livorno non ha avuto colpe specifiche. Menez? Il mio compito è farlo diventare un campione. Faty? E’ convocato, quindi è pronto per giocare». Difficile capirci qualcosa, e allora bisogna affidarsi alla logica. E la logica dice che senza tre centrocampisti titolari (De Rossi, Pizarro, Taddei) difficilmente Ranieri sceglierà di riproporre il 4- 2-3-1: troppo spregiudicato, soprattutto vista l’assenza del brasiliano che è il vero e proprio punto di equilibrio di quel sistema di gioco. Difficile, ma non impossibile, che Ranieri si affidi al rombo: le prove fatte in settimana, soprattutto Faty, non lo hanno convinto fino in fondo.

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