Roma-Palermo, le formazioni ufficiali: Loria al centro e Menez in attacco

 Roma-Palermo: le formazioni ufficiali. L’anticipo della 33esima giornata vede di fronte i giallorossi e i sicialiani che si incontreranno allo stadio Olimpico alle ore 18,00 di oggi. Nella Roma, con le assenze certe di Juan (squalificato) e Mexes (infortunato), al centro della difesa Simone Loria affianca Nicolas Burdisso, mentre alle spalle di Totti agisce un tridente di trequartisti inedito formato, da destra a sinistra, da Rosi, Menez e Taddei.
LE FORMAZIONI
UFFICIALI:
Roma (4-2-3-1):
32 Doni, 77 Cassetti, 29 N. Burdisso, 15 Loria, 17 Riise, 7 Pizarro, 16 De Rossi, 87 Rosi, 94 Menez, 11 Taddei, 10 Totti
A disposizione: 1 Lobont, 3 Castellini, 33 Brighi, 30 Simplicio, 20 Perrotta, 9 Vucinic, 22 Borriello
Allenatore: Montella
Squalificati: Juan
Diffidati: De Rossi, Menez, Pizarro
Indisponibili: Julio Sergio, Mexes

Mercato Roma, Bovo si avvicina

 Da Il Romanista:

Cesare Bovo preferisce non rilasciare interviste. La situazione, a Palermo, è piuttosto delicata e quindi meglio lavorare in silenzio. Soprattutto perché la sfida di sabato contro la Roma rischia di essere, per il centrale rosanero, una partita diversa dalle altre. Lo era già in passato, quando si trovava ad affrontare la squadra in cui è cresciuto. E lo sarà ancora di più adesso, che rischia seriamente di tornare a Trigoria al termine di questa stagione. Contatti ci sono già stati: Sabatini, la scorsa settimana, ha incontrato il suo procuratore, Franco Zavaglia, e pure se la versione ufficiale dice «che non abbiamo parlato di Bovo» la verità è diversa. Si tratta sulla base di un triennale, che il giocatore accetterebbe di corsa, considerando che tornare a Roma, dopo essere andato via definitivamente nel 2006, rappresenterebbe per lui una rivincita enorme. Il suo contratto scade nel 2012, per convincere Zamparini potrebbero volerci dai 5 agli 8 milioni, con la volontà del giocatore a fare da perno decisivo per la partenza. Magari per conquistare, stavolta da protagonista, quello scudetto che a Roma manca ormai da 10 anni. C’era infatti anche lui, nella rosa della squadra campione d’Italia: Galbiati, che lo aveva seguito negli Allievi, lo fece inserire nella lista dei convocati per il ritiro precampionato, Capello lo portò un paio di volte in panchina.

Roma, la vittoria non restituisce la parola

 Da Il Messaggero:

La vittoria non restituisce la parola. Tocca quindi a Montali spiegare i motivi di una scelta alquanto opinabile: «E´ una decisione che va rispettata. Certamente non fa piacere neanche a noi fare una cosa di questo tipo. Ma dato il momento delicato in cui ci siamo trovati, trovare rigore attraverso i comportamenti e attraverso una comunità d´intenti credo sia una cosa i mportante. Continuiamo su questa strada. Siamo soltanto all´inizio di questo recupero». (…) «A cosa serve? Vogliamo concentrarci sulla cose più importanti che ci sono nel calcio: la partita e l´allenamento. Abbiamo lavorato moltissimo in questa settimana: allenamenti mirati sui nostri punti deboli, sui difetti palesati in questa stagione. Quindi anche il fatto di non disperdere energie verso l´esterno pensiamo possa portare qualche vantaggio». Dopo aver vestito i panni di Rosella Sensi,(…) «Siamo moderatamente soddisfatti. Soprattutto perché veniamo da un momento non straordinario. Il risultato credo sia giusto come giusto è stato l´atteggiamento della squadra che aveva le idee chiare su cosa doveva fare in campo. Siamo stati giustamente premiati e questo è un buon inizio.

Roma, Riise è rinato

 Da Il Messaggero:

E pensare che se le cose fossero andate in una certa maniera, adesso Giovannone avrebbe indossato un’altra maglia. Perchè nell’estate passata, il Freccia Roscia della Roma è stato davvero sul punto di essere ceduto, etichettato come “bocciato” dalla vecchia gestione tecnica. Tutto era pronto, con una squadra tedesca e un’altra italiana pronte a mettere nero su bianco. Alla fine, invece, ha prevalso la linea societaria e non se n’è fatto più niente. Così, John Arne Riise è rimasto alla Roma, felicissimo di restarci, meritandosi via via con i fatti l’amore che la gente romanista gli manifesta ogni volta che scende in campo. Quattro reti in campionato e due in Europa League: mica male per uno che di professione fa il difensore e che doveva esser messo alla porta di Trigoria perchè inadatto per il calcio italiano. Si diceva, anzi gli si rimproverava: non sa difendere, corre tanto ma non ha i tempi di inserimento, tecnicamente è macchinoso.

Scudetto, la Roma spera

 Da Il Tempo:

Alzi la mano chi ha creduto a Ranieri quando ha detto che non avrebbe visto Napoli-Inter? Nessuno! «Non guarderò la partita, andrò a cena fuori con amici. Non dobbiamo pensare all’Inter, vi assicuro che ho già aperto il fascicolo Panathinaikos e la mia testa è solo a quella partita». Sarà, ma probabilmente il ristorante frequentato dal tecnico giallorosso avrà avuto un plasma grosso così appiccicato al muro e contro il quale il testaccino avrà più volte inveito: soprattutto in occasione dei clamorosi errori commessi dal Napoli al San Paolo.

Roma-Palermo 4-1 rassegna stampa

 I rosanero lasciano l’Olimpico con volto scuro e delusione evidente. Gli toccheranno – Delio Rossi compreso – le parole dure di un Maurizio Zamparini ancora una volta prodigo di bordate nei confronti dei propri elementi in rosa. Ma la Roma va. Non si ferma più e la vittoria consente di mettere pressione all’Inter, impegnata in una sfida difficile (al San Paolo contro il Napoli). I giornali in edicola sono tutti evidentemente chiari nel ribadire quanto la vittoria giallorossa sia stata, oltre che un merito, un segnale di forza da non sottovalutare affatto. Claudio Ranieri alla vigilia aveva parlato di gara più importante: ebbene, la si è vinta. Anche questa. Il Messaggero: “Solo nel finale la Roma rallenta, il Palermo, con Budan per Cavani, si risveglia. Palo di Balzaretti. Al trentacinquesimo Miccoli trasforma il rigore concesso per fallo di Taddei su Pastore proprio sulla linea (almeno così vede Tagliavento) dell’area giallorossa. Tre minuti più tardi, percussione di Pizarro a destra e rasoterra a sinistra per la botta in corsa di Riise e per il 4 a 1 che fa sognare i tifosi giallorossi. Aspettando l’Inter, ora a più sei. Oggi e anche il 28 marzo all’Olimpico dove la Roma vince da tredici partite”. Il Romanista: “La Roma asfalta letteralmente il Palermo, fa venti risultati utili consecutivi (17 vittorie e 3 pareggi), si riprende il secondo posto ai danni del Milan (che però deve recuperare ancora la gara con la Fiorentina) e si porta a meno 6 dall’Inter che stasera affronterà il Napoli al San Paolo. Tanta roba per una partita sola. Un 4-1 che consente alla formazione giallorossa di mettersi in poltrona oggi pomeriggio e di gustarsi quello che succederà in giro per l’Italia, con la consapevolezza che comunque vada sarà un successo. Perché il Napoli è a 9 punti, il Palermo è ormai a 10, la Juve e il Genoa a 12, la Fiorentina a 16, delle altre si sono perse le tracce”.

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