A Roma si attende l’Inter

 Dal Corriere della Sera:

Roma-Bologna per pochi intimi. I due pesanti rovesci di Cagliari e Monaco hanno notevolmente raffreddato gli entusiasmi d’inizio stagione dei tifosi. La prevendita per la sfida di domani pomeriggio allo stadio Olimpico procede a rilento: oltre i 18 mila abbonati, l’afflusso non dovrebbe superare i 10 mila spettatori paganti.

Roma-Inter: info biglietti

 Roma–Inter, sabato 25 settembre ore 20.45, stadio Olimpico. Info biglietti, da asroma.it:

Prevendita riservata ai Titolari di AS ROMA CLUB PRIVILEGE non abbonati su tutti i posti disponibili: dalle ore 15 di lunedì 20 settembre 2010, presso tutti i punti vendita abilitati.
Prevendita riservata agli Abbonati 2009/2010 esclusivamente sui posti disponibili nello stesso settore del proprio abbonamento: dalle ore 15 di martedì 21 fino alle ore 14 di mercoledì 22 settembre 2010, esclusivamente presso gli A.S. Roma Store.

Squalifica Burdisso, due giornate: l’Inter s’infuria

 Dal Messaggero:

Le cose, a voler esser teneri, sono due: o si tratta di una clamorosa caduta di stile oppure è paura. Fate voi. In ogni caso, un’uscita sbagliata. Protagonista l’Inter campione d’Italia di Massimo Moratti. I fatti. L’ex interista Nicolas Burdisso, espulso sabato a Cagliari per quell’entrata su Daniele Conti, è stato squalificato per due giornate di campionato e la decisione del Giudice sportivo non è stata contestata dalla Roma, ma dall’Inter. Incredibile, ma vero. Il club milanese, attraverso un comunicato sul proprio sito internet, ieri pomeriggio si è lamentato perchè la pena comminata all’argentino è stata troppo lieve. «Non sono stati ravvisati gli estremi della “condotta violenta” in relazione al fallo di Nicolas Burdisso nei confronti di Daniele Conti.

Rientro Riise: Napoli o Genoa

 Dal Romanista:

Lo hanno dimesso ieri dall’ospedale di Oslo. Era ovvio. Perché per spezzare Riise, per piegare la forza di volontà di uno dei giocatori più coraggiosi che abbiano avuto la fortuna di vestire la maglia della Roma, ci vuole ben altro. La botta in allenamento, lo scontro con il compagno Espen, la capocciata per dirlo alla romana, è stata di quelle memorabili. Commozione cerebrale pesante. Questa è stata la diagnosi. La Tac ha escluso danni ulteriori. Perché Thunderbolt possa tornare a Roma passerà ancora del tempo. John Arne dovrebbe essere abile e arruolato tra quattro settimane. Riise salterà sicuramente sia l’appuntamento di Champions con il Bayern Monaco, il 15 settembre, sia la madre di tutte le sfide.

Tifo violento, la tessera del tifoso è solo un pretesto

 La Stampa:

La tessera del tifoso, ultima ed estrema trovata contro la violenza negli stadi, continua a essere il pretesto per nuove violenze, che vanno dalle botte ai saccheggi ai buuu razzisti. Il tifoso è diventato un mestiere, una professione, quasi un «azionista» di minoranza con potere di riscatto (dalle proprie frustrazioni) e di ricatto (nei confronti della propria «azienda»). Le risse e gli agguati, sia chiaro, non sono esclusiva italiana, mada noi affiancano addirittura il calendario estivo dei club: le squadre si menano in campo, i neo-barbari fuori. Morale: calano gli abbonamenti e le tessere, che da sabato dovranno scandire e regolare le migrazioni, sono ferme a quota 200 mila (fonte «la Repubblica»).

La Roma regala il titolo all’Inter

 Il Romanista:

Si ricomincia nello stesso modo in cui era terminata la passata stagione. Con l’Inter a festeggiare e la Roma a rammaricarsi per le occasioni perse. Perché anche ieri sera la formazione giallorossa ha da recriminare per una partita che nel primo tempo stava conducendo con merito e che ha riaperto da sola, con una sciocchezza madornale di Mirko Vucinic che ha rimesso in area un pallone che se ne stava buono buono sulla bandierina del calcio d’angolo. Nel calcio non esiste la controprova, ma difficilmente senza quel gol la formazione giallorossa avrebbe subito quel tracollo che ha avuto nel secondo tempo.

Le pagelle di Inter-Roma: Totti c’è, la squadra no

 Le pagelle di Inter-Roma:

Lobont 3: Come le reti sul groppone. Indisturbato, fino al pasticcio che consente a Pandev di farlo secco. Nell’occasione gli manca il guizzo, ma non può certo essere ritenuto il principale responsabile. Qualche colpa in più sul 2-1, quando si fa bruciare nell’area piccola. Imbarazzante sul 3-1.
Cassetti 6: Soffre Sneijder in fase difensiva, si allunga bene quando c’è da ripartire. Para in spaccata un tiro a botta sicura di Eto’o. Il camerunense si rifa nella ripresa, con scatto e zampata vincenti.
Mexes 6: Tampona quando gli interisti sfondano dall’esterno. Tiene a bada l’avversario di turno, anche quando l’Inter prende il sopravvento. Rifila un calcetto a Chivu. E un calcione a Lucio…

Toni: “Segno all’Inter, corro sotto la Sud. Non lo dimenticherò mai”

 Da Il Romanista:

Esattamente cinque mesi fa Luca Toni debuttava con la maglia della Roma. Durante l’amichevole con la Lodigiani, allo stadio Flaminio davanti a 12mila tifosi, il bomber arrivato dal Bayern Monaco indossò per la prima volta i colori giallorossi e la settimana dopo, il 9 gennaio, giocò per la prima volta all’Olimpico contro il Chievo, dando un contributo sostanziale per la vittoria romanista. Sembrava l’inizio di un rapporto destinato a durare nel tempo, almeno un paio d’anni. Fatto di giocate e gol decisivi, come quello del 27 marzo contro l’Inter. Così non è stato. Per questo ieri Toni ha ufficializzato il suo addio ai colori giallorossi.

Caso Gugliotta: il Daspo è valido anche per “certa parte” delle forze dell’ordine?

 Stefano Gugliotta passa nei pressi dell’Olimpico di Roma appena dopo la gara tra giallorossi e Inter, valevole per la finale di Coppa Italia 2010. E’ il 5 maggio e lui, la partita, manco l’ha vista: per gli uomini di polizia in pattugliamento nei pressi dello stadio, invece, oltre ad aver assistito alla gara, avrebbe anche fatto di più. E’ l’espediente: da lì, botte e violenze sull’uomo che viene fermato e detenuto per qualche giorno. E’ una storia che mette in risalto pezzi di Italia folle: la fortuna di Gugliotta è stata che le immagini del pestaggio immotivato siano state riprese da privati cittadini. Puntuali nel tirarle fuori. L’indignazione degli abitanti di viale Pinturicchio, della gente che si è presentata a testimoniare: assolutamente estranea alla famiglia del ragazzo e senza la quale per Stefano Gugliotta si sarebbe messa certo male. Abuso di potere, il reato effettivo. Non quello del ragazzo – beninteso – ma quello delle stesse forze dell’ordine che hanno sfigurato il volto dell’inerme Stefano. Lividi dappertutto, faccia tumefatta e denti rotti: dimenticare non gli sarà semplice. Il racconto delle ore precedenti e prossime al pestaggio viene per bocca dello stesso Gugliotta al momento del rilascio:

Tifoso Juventus denuncia Mourinho per istigazione alla violenza

 Da Ansa.it:

È tifoso juventino ma – assicura – il suo credo calcistico non c’entra nulla con la decisione di denunciare Josè Mourinho per istigazione alla violenza. L’esposto contro l’allenatore dell’Inter parte da Saronno e porta la firma di Paolo Bocedi, presidente dell’associazione ‘Sos Italia Liberà-Associazione nazionale antiracket e antiusura, «sconcertato» dalle frasi pronunciate dallo Special One dopo la finale di Coppa Italia vinta contro la Roma. «Sono juventino – ha spiegato Bocedi al quotidiano la ‘Provincia di Comò – ma la fede calcistica non c’entra. Ho deciso di presentare un esposto contro Josè Mourinho perchè credo che le sue dichiarazioni mettano a rischio la sicurezza e l’ordine pubblico».

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