Un Russo lo invocavano da anni per risollevare le sorti della As Roma. Ma quel Russo, di nome Carmine arrivato da Nola, chiamato a dirigere Brescia-Roma era e resterà per molto tempo ancora il solo russo che la tifoseria giallorossa non vorrà più vedere.
Ciò che è accaduto mercoledì sera al Rigamonti di Brescia, con le “rondinelle” vittoriose 2 a 1 sulla squadra della Capitale, ha scatenato l’ira dei tifosi giallorossi. Divisi tra chi vede nella quaterna arbitrale una totale incapacità e chi invece ipotizza complotti e giochi di palazzo finalizzati, non tanto a danneggiare la squadra in classifica, ma piuttosto a deprezzare la Roma in questa delicata fase di cessione del pacchetto di controllo (67%). “Un arbitro così non è presentabile neanche per un incontro tra scapoli e ammogliati – l’opinione più diffusa tra i tifosi”. E qui scatta l’ipotesi complotto. “Un arbitro incapace, sottolinea Carlo Zampa-telecronista tifoso di Mediaste Premium
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