Tra misteri, smentite, offerte vere e presunte. Tra ricordi del passato e speranze per il futuro, domani con la prima analisi delle offerte vincolanti ricevute dall’advisor Rothschild per la As Roma, il quadro potrebbe essere leggermente più chiaro. A Villa Pacelli si metteranno attorno ad un tavolo e in collegamento via conference call, Piergiorgio Peluso di Unicredit, Alessandro Daffina di Rothschild e i tre componenti del Cda di Roma2000, Attilio Zimatore, Rosella Sensi e Antonio Muto.
Offerte Roma
La Roma e Berlusconi…
Entro fine anno la Roma potrebbe avere un nuovo padrone: la banca Unicredit non ha alcuna intenzione, ovviamente, di svendere un club così prestigioso, e conosciuto ormai in tutto il mondo. Ma adesso siamo arrivati ad uno snodo cruciale: le offerte dei compratori adesso saranno vincolanti. Dopo ci potrà essere la “due diligence”, vale a dire chi è interessato conoscerà i conti (e gli eventuali debiti) della società. Al momento pare siano rimasti in corsa solo due acquirenti: uno è italiano, l’altro Usa. L’italiano è Giampaolo Angelucci, un impero fra cliniche e giornali. L’altro è un gruppo Usa, che ha fatto la sua offerta (segreta) tramite lo studio Tonucci di Roma, uno dei più importanti studi d’affari d’Italia.
Futuro Roma: prime sei offerte giunte tra Asia, Italia e Stati Uniti
Futuro societario Roma: sei offerte sono giunte a Rothschild ma nelle prossime ore potrebbero arrivare ulteriori potenziali acquirenti. Da Italia Oggi:
I bookmaker inglesi si giocano la cordata italiana, i tifosi vogliono invece il magnate straniero, ma a decidere saranno Rothshield e Unicredit. La vendita della As Roma entra nel vivo. Sono infatti arrivate sulla scrivania di Alessandro Daffina le offerte non vincolanti per rilevare il club giallorosso. Una prima lista sarebbe già stata stilata, ma nelle prossime ore potrebbe anche essere integrata con ulteriori potenziali acquirenti. Solo nella tarda serata di ieri l’advisor e la banca hanno fatto il punto su quante sono le offerte arrivate: al momento si tratterebbe di circa una metà rispetto alla dozzina di info memo inviati.
Gli interlocutori con cui il destino della As Roma sta per incrociarsi sono prevalentemente stranieri: la nazionalità delle offerte, secondo alcune fonti, spazia dall’Asia, alla penisola Arabica, dall’Italia agli Stati Uniti. Gli italiani sarebbero almeno due. Ma per il momento bocche cucite sui nomi. Mantenere alto il livello della competizione consente a Unicredit di avere maggiore spazio di manovra nelle prossime settimane per avviare l’ulteriore scrematura.
Acquirenti Roma, siamo a quota sei candidature
Le candidature fin qui raccolte da Unicredit in merito all’acquisto della A.S. Roma sono sei. Da MF-Dow Jones:
I bookmaker inglesi si giocano la cordata italiana, i tifosi vogliono invece il magnate straniero, ma a decidere saranno Rothschild e Unicredit. La vendita della As Roma entra nel vivo. Sono infatti arrivate sulla scrivania di Alessandro Daffina le offerte non vincolanti per rilevare il club giallorosso. Una prima lista, secondo quanto si apprende, sarebbe già stata stilata, ma nelle prossime ore potrebbe anche essere integrata con ulteriori potenziali acquirenti. Soltanto in tarda serata l’advisor e la banca faranno il punto su quante sono le offerte arrivate: al momento si tratterebbe di circa una metà rispetto alla dozzina di info memo inviati.
Vendita Roma: entro il 3 novembre le offerte, la base d’asta è 150 milioni
Dentro all’info-memorandum inviato da Banca Rothschild a tutti i soggetti interessati all’acquisto della As Roma ci sono date e cifre che condizioneranno la vendita della società. Il termine ultimo per presentare offerte (non ancora vincolanti) è il 3 novembre. Non c’è tempo da perdere, perché i risultati sportivi della Roma dimostrano quanto è deleteria una situazione di totale incertezza sul futuro. Di tempo, semmai, ne è stato già perso fin troppo, soprattutto da quando Alessandro Profumo è stato fatto fuori da Unicredit.
La base minima d’asta è di 150 milioni, che, detto così, sembra un prezzo ragionevole per una società calcistica. La situazione, però, non è così lineare. Il nuovo acquirente della Roma, per completare l’operazione e allestire una squadra competitiva per il futuro, rischia di spendere quasi il doppio. I motivi sono tanti: 1) Unicredit, per ricavare di più, spera in un’asta e non in una trattativa con un solo soggetto;