Roma-Cluj: Ranieri punta Totti, Vucinic e Menez

 Dal Corriere della Sera:

Altro giro, altra corsa. Dopo la vittoria contro l’Inter c’è già alle porte la sfida con il Cluj, una gara da vincere a tutti i costi per continuare la corsa in Champions League dopo la sconfitta di Monaco contro il Bayern. La Roma si è allenata anche ieri a Trigoria: defaticante per i giocatori scesi in campo contro i nerazzurri, lavoro normale per gli alrti. La sconfitta alla prima giornata obbliga De Rossi e compagni a fare bottino pieno nelle due prossime gare casalinghe: contro i romeni prima e contro il Basilea poi, da affrontare sempre allo stadio Olimpico il 19 ottobre. Proprio l’importanza della posta in palio, nell’economia di un girone reso più equilibrato dal pessimo periodo di forma dei tedeschi, esclude ogni tentazione di adottare un massiccio turn-over.

Totti: “Per me conta solo la Roma”

 Dalla Gazzetta dello Sport:

«Mister, ci sono rimasto male perché volevo giocare ancora». Ore 10.40, spogliatoi di Trigoria, facce sgualcite dal sonno, Claudio Ranieri e Francesco Totti. Allenatore e capitano della Roma sono sbarcati presto al «Fulvio Bernardini». Prima del faccia a faccia per chiarire le ragioni — prevedibili — e la portata — da quantificare — del dissenso di Francesco quando sabato, al 76’ di Roma-Inter, è stato sostituito da Vucinic, giocatore e tecnico hanno avuto colloqui preliminari con la triade romanista: Pradè, Montali e Conti. Lui e Ranieri «La notte porta consiglio». Ranieri aveva chiuso così la conferenza stampa dell’Olimpico.

Roma-Inter, Vucinic: il genio è tornato

 Dalla Gazzetta dello Sport:

Ha mollato il pigiama. Sotto lo smoking, stavolta portava il costume. Quell’erba era così invitante, bagnata di rugiada, sembrava quasi un mare. Un tuffo nel verde, di testa, a occhi chiusi, per paura dell’impatto, macon la voglia di scoprire cosa c’era sotto. Come un bambino alla prima prova di coraggio. Un altro gol, un’altra corsa, un’altra dedica. Finalmente il pancione, ormai manca meno di un mese. L’ultima volta, a maggio, si notava appena. E il sogno può ripartire, ancora insieme, lui e la Roma, mano nella mano. Segnare, sognare Come fa quella splendida canzone di Rino Gaetano? Ecco. Negli ultimi mesi, Mirko Vucinic ha fermato il tempo, vissuto di solo passato, bruciato sopra un fuoco i ricordi ormai svaniti, mischiato le stagioni, i fiumi, i giorni, le parole, e sabato sera è tornato, ancora… insieme.

Forza, rabbia, disperazione

 Da La Repubblica:

È stata più forte la rabbia e la disperazione della Roma della forza e della classifica dell´Inter. Il tuffo in area di Vucinic, quell´inzuccata sul pallone servito da De Rossi a tempo ormai scaduto e a 0-0 ormai incombente, ha riaperto una nuova fase del campionato. L´Inter lo scudetto dovrà sudarselo e la Roma -come le altre big del resto – non ne è tagliata fuori. Era successo lo stesso anche lo scorso anno, quando battendo l´Inter la Roma riuscì a nettere il naso davanti alla squadra che da anni dominava.

Roma-Inter, Vucinic: “Questo gol vale tantissimo”

 Da Il Corriere della Sera:

Un urlo liberatorio appena prima del diluvio e le note di «Grazie Roma», che l´Olimpico giallorosso attendeva da tanto, troppo tempo. In pieno recupero, quando era ormai alle viste il terzo pareggio casalingo consecutivo, ecco il volo d´angelo di Mirko Vucinic che piega l´Inter e potrebbe segnare la svolta. Una prodezza esaltante e degna dei migliori bomber della Storia della Roma, da Prati a Batistuta, passando per Pierino Prati. L´Inter si arrende, e vince la prima partita ufficiale della stagione al settimo assalto. Mirko Vucinic commenta a caldo il suo vincente volo a planare: «Ho pareggiato l´assist involontario a Pandev in Supercoppa, magari così sarò perdonato. È un gol decisivo che vale tantissimo per me e la squadra, mi sono sbloccato io e si è sbloccata la squadra. Una vittoria inseguita e meritata, la dedica è per i tifosi. Siamo consapevoli di essere una grande squadra anche se non sempre siamo riusciti a dimostrarlo. Se avessimo conosciuto il nostro male oscuro, avremmo posto rimedio prima, ma il calcio è così. Però non ci siamo mai abbattuti e con il lavoro quotidiano usciremo definitivamente da questi momenti di difficoltà».

Da Toni a Vucinic: Roma batte Inter, come il 27 marzo

 Da Il Corriere della Sera:

Sei mesi dopo, è cambiato quasi tutto, ma la sintesi della partita è la stessa: come il 27 marzo, la Roma ha battuto l´Inter. Allora era stato Luca Toni a firmare il 2-1 di destro, dopo il gol di De Rossi e il pareggio di Milito; questa volta ci ha pensato Mirko Vucinic, quando mancavano 100 secondi alla fine e i nerazzurri erano già convinti di avere un punto in tasca. Non si spiega altrimenti la pessima gestione della palla nel recupero (compresi un paio di falli inutili), sebbene i giallorossi fossero soprattutto preoccupati di evitare la beffa finale, dopoché Lobont aveva salvato su Eto´o (37´). De Rossi ha avuto tutto il tempo di effettuare un cross perfetto dalla destra, senza essere contrastato da nessuno; Vucinic, che aveva rilevato Totti al 31´ della ripresa, fra il disappunto del capitano, ha potuto anticipare di testa Lucio, stremato e acciaccato, con Maicon tutt´altro che attento a raddoppiare la marcatura (l´uomo che taglia è sempre di chi lo vede).

Ibrahimovic, Vucinic: oggi il resto della 5a giornata di A

 Da Il Tempo:

Non segna moltissimi gol, Vucinic, ma quando mette la firma gli effetti hanno il peso di un macigno. Sostituisce Totti, compie un prodigio in pieno recupero, consegna alla Roma la prima vittoria, quella che potrebbe cambiare la storia del campionato. Forse un premio generoso, ma gli otto punti di distacco dalla capolista non si sono visti, l’equilibrio avrebbe potuto spezzarlo soltanto un episodio. Per una volta, è Ranieri a esultare. Menez a destra, Perrotta a sinistra sulle tracce di Maicon, la mezza sorpresa la produce la posizione di Totti, virtualmente trequartista alle spalle di Borriello. Primo tempo a ritmi blandi, nessuna occasione reale, Stankovic non ha molta stima di Lobont, tenta le conclusioni anche da casa sua, il portiere è presente. Ripresa movimentata, cominciano i falli, Morganti frena tutto con una pioggia di cartellini. Spreca la Roma, spreca anche l’Inter, sembra che le difese abbiano vinto la guerra, poi arriva Mirko. Guadagna terreno il Milan, meritati alla resa dei conti i tre punti, anche se nel primo tempo era stato il Genoa ad avere le occasioni più limpide. Sul successo la firma più illustre e più costosa.

Roma – Vucinic: un tuffo per uscire dalla crisi

 Da Il Messaggero:

Il tuffo di Vucinic dentro il cuore giallorosso: in tempo di recupero e forse recupera la Roma. Bisogna attendere l´inizio del secondo minuto in più per vedere il primo successo di questo gruppo e proprio contro l´Inter, la rivale degli ultimi anni, imbattuta in campionato sino a ieri sera. Ci pensa Mirko, fin qui ancora a digiuno, a far finalmente felice l´Olimpico: gol pesantissimo, l´unico di una sfida che di solito ne regala tanti. Ranieri, nella circostanza, fa le mosse giuste, anche se Totti mette il muso quando lascia il posto proprio al match winner e non è più allo stadio quando il compagno firma l´1 a 0. Bene l´allenatore, ma anche la Roma che sale di condizione e mostra maggiore convinzione nei propri mezzi. Ranieri, con l´organico quasi al completo, sceglie il sistema di gioco che più gli dà garanzie di equilibrio e compattezza. Come previsto, torna al 4-4-2: è l´unico assetto che, al momento, può prevedere in attacco, insieme, Totti e Borriello. Così Perrotta deve allargarsi a sinistra, a destra parte Menez e i mediani sono quelli di sempre, Pizarro e De Rossi, quest´ultimo recuperato in extremis. Il cileno ha il compito più impegnativo, avendo di fronte Stankovic, attivo e pericoloso quando si affaccia nella metà campo giallorossa.

Russo ferma la Roma

 Dal Messaggero:

Ora la Roma è terz’ultima, punti due. Ma due è anche il voto per l’arbitro Russo che, nella notte del Rigamonti, indirizza il risultato, 2 a 1 per il Brescia che vince la terza gara consecutiva, con sviste da principiante. Soprattutto nega una serie di rigori (tre, quattro: fate voi) ai giallorossi e ne assegna, complice l’assistente Ayroldi, uno inesistente alla squadra di Iachini, cacciando anche Mexes che prende il pallone e non l’avversario, Eder, addirittura fuori area. Piove, dunque, sulla crisi.

Brescia-Roma: Cicinho e Borriello le note positive

 Dal Romanista:

Secondo gol consecutivo, che purtroppo per lui e per la Roma ha portato solo un punto, per Marco Borriello che anche ieri sera a Brescia ha dimostrato di valere i dieci milioni di euro che la società giallorossa ha deciso di investire su di lui. Probabilmente non si aspettava di dover affrontare tutte queste difficoltà a Roma, ma l’ex centravanti del Milan sta facendo tutto il possibile in questo momento di difficoltà generale per dare una scossa ad una squadra che sembra sotto shock. Anche ieri sera è stato uno degli ultimi ad arrendersi e ha corso fino all’ultimo degli 8 minuti di recupero concessi dall’arbitro Russo.

Brescia-Roma: Mexes-Perrotta, ballottaggio per la fascia

 Dal Romanista:

Simone Perrotta capitano. Se invece, all’ultimo secondo, Ranieri dovesse decidere di farlo partire dalla panchina, la fascia andrebbe al braccio di Mexes. È questo quello che filtra da Trigoria prima della partita col Brescia. Vista la contemporanea assenza di Totti e De Rossi, sarà il centrocampista campione del mondo ad assumere i gradi di capitano e questa, in un certo senso, potrebbe anche essere considerata una sorpresa, visto che finora il terzo “in linea di successione” era sempre stato Mexes. Lo scorso anno, tanto per citare i casi più recenti, contro il Bologna, nella partita che segnò la svolta del campionato giallorosso, fu il francese ad essere capitano, pur con Perrotta titolare.

Brescia-Roma: staffetta Vucinic-Adriano?

 Dal Romanista:

Senza Totti, De Rossi, Burdisso, Riise, Castellini, Taddei e Okaka, Claudio Ranieri deve necessariamente ridisegnare la sua Roma per la partita di oggi contro il Brescia. Il tecnico, come da tradizione, si prende la sera precedente al match per decidere la formazione da mandare in campo. Tanto più questa volta, perché c’è da scegliere se partire cauti per non esporre ad eccessivi rischi una squadra già fragile, o se invece continuare con tre giocatori spiccatamente offensivi, come gli stessi calciatori avevano detto di gradire. Quello che appare certo è il ritorno di Vucinic, che è un altro aspetto fondamentale di questa partita. Dopo le deludenti prestazioni contro Inter e Cesena, il montenegrino si è fatto male, e la mancanza dei suoi strappi si è fatta sentire. Stasera tornerà al suo posto anche se non è al meglio.

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