Roma-ldinho show nel primo tempo, poi Ronaldinho si adegua

E’ arrivata in malo modo la prima sconfitta in campionato della gestione Ranieri. Portandosi dietro, cioè, una coda di polemiche che terrà banco una settimana intera. Indice puntato contro Rosetti che ha inciso sul match più di quanto ad un direttore di gara sia consentito: poca uniformità di giudizio nelle decisioni del direttore di gioco, più di una decisione dubbia. Due squadre molto simili, Milan e Roma: una rosa imbottita di nomi la cui sola lettura pare garanzia di affidabilità. Campioni del calibro di Clarence Seedorf e Andrea Pirlo, Daniele De Rossi e David Pizarro.
E poi Alessandro Nesta, Philippe Mexes, Ambrosini, Vucinic. Rose di talenti di prim’ordine che, amalgamati nelle rispettive squadre continuano a dare una sensazione di incompiutezza. Manca sempre qualcosa, a Milan e Roma. Che se ne stanno in seconda fascia, a capire in che sperare. A cosa ambire. Dopo la vittoria di ieri, la classifica vede i rossoneri un punto sopra ai giallorossi: 12 a 11, settimi col Palermo i rossoneri e ottavi con Bari, Chievo e Udinese i giallorossi. Si assomigliano,le squadre di Ranieri e Leonardo anche nella capacità di portare a casa l’impresa contro chiunque, oltre che nell’incapacità di dare continuità ai risultati.
La Roma di ieri, per tutti i primi 45′ ha legittimato nel migliore dei modi le parole che il suo allenatore aveva speso in settimana:

Milan-Roma, Menez contro il Diavolo si esalta

Jeremy Menez prova a diventare grande. Crecita individuale e maturazione professionale, nella fattispecie, coincidono alla perfezione.
Il francesino pare sempre sul punto di sbocciare in maniera definitiva per poi compiere il cammino a ritroso.
Fino ad oggi è stato così: con Luciano Spalletti, con Claudio Ranieri.
Nella saga delle continue ripartenze e pause di Menez, oggi siamo in pieno nella fase della parabola ascendente.
Perchè la mezzapunta, a Milano, si è ben comportata, al di là del gol che aveva illuso i giallorossi.
A raccontare la gara del francese a Milano ci pensa Il Romanista:

Milan-Roma: rassegna stampa

Che il direttore di gara di Milan-Roma abbia conquistato le prime pagine dei giornali, pare francamente inevitabile. Rosetti, infatti, ha contribuito in maniera decisiva – e non sempre puntuale – alla rimonta rossonera, lasciando più di un motivo di recriminazione alla compagine di Ranieri.
Le pagine dei maggiori quotidiani riprendono la tematica approfondendo i vari episodi accaduti ieri sera a Sn Siro. In discussione, innanzitutto, il rigore dato agli uomini di Leonardo: il fallo su Nesta da parte di Burdisso non sembrava così netto. Il Corriere dello Sport è in tal proposito deciso:
“Rosetti ha avvelenato il posticipo tra Milan e Roma, incidendo pesantemente sul risultato. Si discuterà anche oggi, anche domani, all’infinito: era rigore su Nesta? Guardiamola dalla parte di Rosetti e proviamo a dire di sì. Ma allora come si fa, con un metro simile, a non dare un rigore per un fallo ancora più netto e più solare su Menez nel primo tempo? Sarebbe stato il rigore del possibile due a zero”.
Per Epolis, è una Roma alla Diavola:

Ranieri: “Avevamo in mano la partita. Vergogna”

 Nel dopogara di Milan-Roma, Claudio Ranieri è tornato a parlare dell’episodio che ha cambiato la partita: il calcio di rigore concesso alla squadra rossonera: “Vergogna tutto, stavamo giocando bene, dovevamo chiuderla. Nel secondo tempo non siamo partiti per mettere in difficoltà il Milan, abbiamo aspettato tropo. Mi auguro ci sia il rigore per il Milan, nel primo tempo ce ne erano un paio per Menez. Sembra che Burdisso abbia preso la palla. Il difensore non doveva entrare, strano sia stato tratto in inganno l’arbitro qui e non quando il pallone nel primo tempo ce lo aveva Menez. Lì non so dove era posizionato l’arbitro, Thiago ha fatto un fallo astuto, se era impallato non poteva vederlo”.

Le pagelle di Milan-Roma: Menez e Guberti in, Taddei e Vucinic out

 Doni – 6: Attento e concentrato nella sua gara del ritorno in campo. Qualche buon intervento per il portierone brasiliano, incolpevole sulle due reti milaniste. Ancora non appare sicuro nelle uscite.
Cassetti – 6: Ha il difficile compito di marcare Seedorf e lo svolge con ottimi risultati. Nella ripresa si fa vedere anche in fase offensiva, ma commette ancora qualche errore di troppo.
Burdisso – 6: Ha il demerito di aver generato, in maniera un po’ ingenua, il calcio di rigore dopo un fallo su Nesta. Episodio a parte, la partita dell’argentino è da gladiatore.
Mexes – 6,5: Sta tornando il francese di qualche tempo fa. Ordinato, deciso, sicuro. Salva un gol su Ambrosini.

Milan-Roma: il Diavolo (in) veste Pato-Ronaldinho; la Lupa allatta un 4-5-1?

 Il Diavolo e la Lupa. In prima assoluta, stagione 2009/10, stadio Giuseppe Meazza. Si gioca stasera, alle 20.45, il posticipo dell’ottava giornata. Il palcoscenico serale, quello dei grandi appuntamenti, è tutto per loro. Milan e Roma. Eppure, fosse una pellicola, la partita somiglierebbe molto a un dramma che parte nel peggiore dei modi: due squadre in cerca di autore, infatti, stanno vivendo lo scorcio iniziale di campionato nel tentativo di capire a quali traguardi ambire. Entrambi, rossoneri e giallorossi, in grado di garantire sulla carta più di quello che fino ad oggi ha mostrato il campo: talenti e campioni di assoluto livello non hanno ancora convinto. Mentre, tra le due, la Roma ha vinto un po’ di più. I numeri.
PRECEDENTI.
Per quanto gli scontri diretti a San Siro parlino nettamente rossonero, va registrata l’inversione di tendenza degli ultimi anni.

Totti k.o.: niente Fulham, Livorno a rischio

Lo stato di salute di Francesco Totti costringe il campione alla resa: niente Milan, anche se le speranze di giocare sono state vive fino all’ultimo secondo utile della vigilia, e con tutta probabilità ancora una settimana piena a riposo lasciando perdere gli impegni imminenti che vedono la Roma alle prese con il Fulham in Europa League e con il Livorno nel prossimo turno di campionato.
La risonanza effettuata al ginocchio ha sancito il verdetto: gonfiore evidente, inutile forzare per incappare in eventuali traumi che potrebbero – quelli sì – condizionare in maniera determinante l’andamento della stagione del Capitano giallorosso.
Il Capitano si può scordare il campo per altri sette giorni: allenamento differenziato ed esercizi mirati saranno la sua tabella di marcia.
A chiarire ulteriormente, ci pensa la Gazzetta dello Sport, in un articolo odierno:

Verso Milan-Roma, Mexes: a San Siro con furore

Avvicendamenti in difesa, causa problemi fisici.
La Roma che si presenta a San Siro è una squadra che sa di avere nella retroguardia – ancora troppo ballerina – uno dei punti di debolezza.
Mancherà Juan, che ha dovuto dare forfait, e al fianco di Nicolas Burdisso – titolare inamovibile, idolo del tifo e riferimento per i compagni – si è spalancato un portone attraverso il quale Philippe Mexes ha tutto lo spazio per andarsi a riprendere quel ruolo da titolare che tanto mancava al francese.
Ha pagato, infatti, lui per tutti, il periodacio iniziale, coinciso per i giallorossi con le sei reti subite nelle prime due di campionato.
La voglia di rivalsa di Mexes è enorme: grinta e rabbia spingeranno il francese a dare il meglio e lasciarsi alle spalle una delle fasi professionalmente più tristi e meno appaganti da che è a Roma.
Le motivazioni di Mexes e la voglia di riscattare tutto ciò che è andato storto, stanno alla base di un bell’articolo apparso stamane sul Corriere dello Sport:

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