Verso Milan-Roma, Vucinic scalpita: “Ai rossoneri ci penso io”

Tutto il potenziale offensivo racchiuso nei piedi di un calciatore: Mirko Vucinic. Milan-Roma, per i giallorossi, significa puntare decisi sul montenegrino che dovrebbe giocare senza alcun fastidio e rappresentare, solo, l’attacco giallorosso. Con Francesco Totti fermo ai box, tocca a Vucinic scardinare la retroguardia rossonera e continuare ad essere la bestia nera del Diavolo.
Concetto, questo, chiarito ancora meglio dalla punta in un articolo apparso sulle pagine de La Gazzetta dello Sport. Lo riportiamo fedelmente:

Roma, senza Totti dicci chi sei. Okaka l’antiDiavolo?

 Due settimane di rebus hanno accompagnato Milan-Roma. Quello legato a Totti su tutti. Quattordici giorni, grazie alla Nazionale, a rincorrere il tempo, fino agli ultimi disperati tentativi sotto forma di corsetta accanto a Vito Scala. Poi la lista dei convocati di Ranieri, che ha sancito un epilogo già scritto due giorni fa: Totti a Milano non ci sarà. Proseguiranno le cure, quindi, per il numero dieci, che oggi si è sottoposto ad un nuovo controllo.
L’assenza di Francesco, da sola, vale tutti i grattacapi di Leonardo, che pure è orfano di Gattuso, Kaladze e Borriello (per citare le tre defezioni di spicco, su sette). Da giorni si parla di San Siro come crocevia. “Milano ci dirà chi siamo“, è stato un concetto condiviso da Ranieri e giocatori. Milano risponderà ad un quesito in più: che Roma è questa, senza Francesco Totti?

Giovanni Cervone ad Asromalive.com: “Roma, fai come me: aggredisci il Diavolo…”

 San Siro, 30 marzo 1993. Semifinale di Coppa Italia. La Roma difende il 2-0 ottenuto all’andata contro il Milan di Capello. Che nel ritorno schiera la miglior formazione possibile per ribaltare il risultato.  I rossoneri passano con Eranio nel primo tempo. Poi sbattono. Sbattono contro Giovanni Cervone, che in quella notte si trasforma in un extraterrestre. Para di tutto, il portierone di Latina. Di più: para un rigore a Papin. E trascina la squadra di Vujadin Boskov in finale: “Uno dei pochi ricordi belli della mia carriera“, racconta con un po’ di rammarico ad Asromalive.com. Oggi Cervone è finito nel dimenticatoio. La memoria è spietata selezionatrice, nel calcio. Il calcio con lui non è stato riconoscente: “Perchè non sono mai stato un burattino. E non mi sono mai piegato: mai nella carriera. Mai nella vita“.
La Roma a San Siro. Palcoscenico per lei, quindici anni fa, di una notte da incorniciare.
Uno dei pochi ricordi belli della mia carriera. Le mie parate furono fondamentali per arrivare in finale. Ma tutta la squadra strinse i denti e riuscì a battere un Milan stellare. Quella di Capello aveva tutto l’aspetto di un’armata imbattibile: per la Roma di quegli anni fu un’impresa“.

Ranieri: “Roma, reagisci senza Totti. Non firmo per il pari. Fare il ct? A chi non piacerebbe”

 Schietto come sempre, generoso con i giornalisti più che mai, Claudio Ranieri in conferenza stampa ha regalato titoli e sciolto diversi dubbi alla vigilia di Milan-Roma: “De Rossi e Vucinic stanno bene, solo per precauzione non si sono allenati. Doni è recuperato, giocherà lui dall’inizio. Mexes giocherà dall’inizio.  Juan sta migliorando, l’infortunio è meno grave del previsto, sta facendo passi da gigante, vediamo se potrà prendere parte alle prossime partite. L’assenza di Totti? Mi auguro che non ci siano incidenze, è inutile dire che ci mancherà. Spero che la squadra, senza un punto di riferimento, saprà reagire. Il programma di recupero? E’ stato stilato subito dopo la partita contro il Napoli, lo stiamo portando avanti a seconda di come si sente lui. Il ginocchio non gli fa piu male ed è importante, ma non si sente sicuro, è il ginocchio operato“.

Taddei è tornato, Caio ringrazia Ranieri

La rinascita di Rodrigo Taddei ha un motivo, esprimibile con nome e cognome: Claudio Ranieri. Dopo un periodo di forma scarsa e di motivazioni sotto terra, l’esterno giallorosso pare davvero sulla strada giusta per tornare ad essere quel calciatore decisivo e irrinunciabile che abbiamo conosciuto un paio di annate fa.
L’addio di Luciano Spalletti, in qualche maniera, è stato un beneficio per Caio (soprannome di Taddei) che, da quel momento in poi – infortunio a parte – ha viaggiato come una freccia. A San Siro ci sarà anche lui, forte di una carica enorme che il mister testaccino ha saputo imprimergli. A riprendere il rapporto tra i due è, stamane, La Gazzetta dello Sport in un articolo dettagliato:

Milan-Roma: oltre 3 mila tifosi giallorossi a San Siro

Stavolta, almeno, anche alla Roma il privilegio di disputare una gara alla presenza del pubblico amico. Per la circostanza, la gara contro il Milan ha fatto muovere oltre tremila giallorossi che si sono muniti di biglietto e che sono pronti ad affrontare la trasferta di Milano.
Calore e passione, finalmente, in un quadro generalmente desolante, proprio per il fatto che al tifo giallorosso sono precluse diverse trasferte. A fare il punto circa la situazione biglietti è il Corriere dello Sport, che si lascia andare ad una previsione forse troppo ottimistica: quattromila tifosi giallorossi a San Siro. Ecco l’articolo:

Milan-Roma: Totti, solo un miracolo; Vucinic non è al meglio. Ottimismo per Doni

 Se ieri si parlava di miraggio, oggi sarebbe più opportuno sperare in un miracolo. Francesco Totti a San Siro, più no che sì. Lampante quanto accaduto nell’allenamento mattutino: il Capitano, al fianco di Vito Scala, ha fatto il suo ingresso sul campo alle 11.
Venti minuti scarsi di corsetta, per saggiare la condizione e capire in che maniera avrebbe risposto la gamba. Venti minuti lunghissimi per ciascuno dei venti tifosi accorsi ad assistere: una sgroppata e una preghiera, una sgroppata e un’altra preghiera. Fino allo scoccare del tempo, quando il numero dieci giallorosso è rientrato negli spogliatoi.
Lo staff medico è tutt’altro che ottimista: vederlo nell’undici titolare che al Meazza affronterà il Milan è utopico. Non impossibile ma francamente improbabile. Alla vigilia dell’intervista rilasciata al mensile Rivista Giallorossa (a cui va un in bocca al lupo per la nuova avventura editoriale), che esordisce buttando in prima le parole di Totti, all’antivigilia della gara contro Ronaldinho e compagni, il Pupone potrebbe ammainare la Bandiera, l’unica spendibile alla Scala del calcio.Visto che Paolo Maldini non c’è più.

Arrigo Sacchi: “Milan-Roma, partita aperta; giallorossi leggermente favoriti”

 Nella lunga sequela di personaggi che hanno segnato profondamente la Storia del calcio italiano va annoverato senza ombra di dubbio Arrigo Sacchi. Il romagnolo, che ha sfiorato con la Nazionale italiana la vittoria di un Mondiale (1994, sconfitta in finale con il Brasile) è stato tra i maggiori artefici delle innovazioni introdotte in tempi recenti rispetto a moduli e tattica. Per molti colleghi, un maestro da tenere quale riferimento.
La scuola calcistica che è stata il Milan del trio olandese e di Sacchi ancora si ricorda. Romanews.eu ha raggiunto l’ex tecnico rossonero in vista della gara di domenica che vede contrapposte Milan-Roma, il quale non si è sottratto a dichiarazioni interessanti:

Totti, il Milan si allontana. Doni ha deciso: vuole giocare. Anche Vucinic risponde presente

 Un miraggio. San Siro, per Francesco Totti. Il Capitano ha abituato staff sanitario e tifosi ai miracoli, è vero. E in settantadue ore proprio un miracolo dovrebbe avvenire perchè il numero dieci possa prendere parte alla sfida con il Milan. Da Trigoria, a differenza dei giorni scorsi, trapelano sensazioni tutt’altro che positive. Totti ha corso per una ventina di minuti, nel pomeriggio, assieme al preparatore Vito Scala. Non ha forzato, però. Avverte ancora un po’ di dolore, anche se da un punto di vista clinico il ginocchio non soffre di problemi particolari. Scommettere sul suo recupero, in questo momento, è più che azzardato.
REBUS DAVANTI – L’attacco giallorosso anti-Milan, con tutta probabilità, non sarà quello titolare. Ma Vucinic ci sarà. Il montenegrino già ieri aveva lanciato ottimi segnali in questo senso. Oggi l’allenamento con i propri compagni di squadra, dove Mirko ha è risultato scalpitante. Da chi sarà affiancato? Rebus. Baptista sembra recuperato, ma non ha i novanta minuti nelle gambe e domenica potrebbe rappresentare, al più, una variabile a gara in corso. Ranieri a questo punto ha due possibilità: rilanciare Menez dal primo minuto o optare per un centrocampo a cinque.

Perrotta: “Milan, ti battiamo. Il contratto? C’è tempo”

 L’intervista di Simone Perrotta a Sky Sport24
(riportata da Romanews.eu)
Ti aspettavi il contrasto “Lippi-Stadio di Parma”?

No, non me l’aspettavo perché comunque quando gioca la Nazionale ci dovrebbe essere sempre entusiasmo. Poi, tra l’altro, è una squadra che sta facendo ottime cose, si è qualificata per il Sud Africa con una giornata d’anticipo, però purtroppo è una consuetudine nel nostro calcio: non appena la squadra va in svantaggio, ci sono cori che sarebbe meglio non sentire. La squadra ha reagito bene, ha vinto la partita meritatamente e poi tutti a festeggiare questa squadra come, secondo me, si doveva fare dall’inizio“.
La vittoria del Mondiale 2006, secondo te, è stata apprezzata abbastanza in Italia? O si dimentica troppo in fretta nel calcio di oggi?

Diciamo che nel calcio di oggi si dimentica troppo in fretta. Questa è stata una squadra che ha continuato a fare bene: nell’ultimo Europeo è uscita agli ottavi di finale contro la squadra che poi ha vinto il torneo; in queste qualificazioni si è qualificata con una giornata di anticipo e, secondo me, a questa squadra dovrebbero dare tantissimi meriti“.

Trigoria: Totti non forza, Vucinic c’è

 Sessione d’allenamento pomeridiana al Fulvio Bernardini di Trigoria. Venti minuti di corsa hanno scandito il ritmo del recupero di Francesco Totti. Il capitano si è allenato con il proprio preparatore Vito Scala. La sua presenza a San Siro è ancora in forte dubbio. La decisione verrà presa nelle prossime ore.

Burdisso, grinta e modestia: “Sono già un idolo? Devo migliorare. Milano può cambiare la stagione”

 Come diventare un idolo in due mesi. Nel calcio tutto può accadere. A Roma, poi, ancor di più. Nicolas Burdisso era un acerrimo rivale con la maglia dell’Inter. Oggi è un beniamino della Curva Sud: “Ho giocato solo due mesi, devo migliorare tantissimo – ha affermato l’argentino a margine  della presentazione della Giornata Nazionale dello Sport Paralimpico -.  Sapevo che i tifosi romanisti sono diversi. Ma io sono solo un calciatore che ha giocato due mesi…“.

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