Lippi: “Valuto tutti, non solo Totti. Toni sorprendente”

 A giugno farò le valutazioni per tutti… non solo per Totti. Ho visto la grande prestazione di Luca Toni. È stata sorprendente. Contro il Chievo ha fornito una grande prestazione. L’ho vista come l’avete vista tutti voi. È stata una prestazione anche sorprendente, considerato che non giocava una partita da diversi mesi”.
Marcello Lippi, commissario tecinico della Nazionale, risponde così a chi gli domandava dei 23 azzurri che, tra 6 mesi, difenderanno in Sudafrica il titolo mondiale conquistano quattro anni fa in Germania. “Seguo tutte le partite, tengo tutto sotto controllo e valuto ogni cosa. Ho chiesto informazioni sull’infortunio di Ranocchia continua Lippi nell’incontro di metà campionato tra arbitri, capitani, allenatori e dirigenti di società di Serie A e Serie B all’Hotel Hilton di Fiumicino.

Toni, una media da “Numero Uno”. Totti verso il forfait al Sant’Elia, stadio “nemico” da 16 anni

 “Luca Toni sei per me il Numero Uno” cantava Matze Knop in terra tedesca. Il curriculum dell’attaccante nato a Pavullo è di quelli top player: 161 reti divisi tra la “A” e le serie minori, più i 35 siglati in Bundesliga ed i 16 in azzurro. Un cammino iniziato a Modena, passato poi per Empoli e Fiorenzuola ma che è a tratti è stato colorato di romanità. Il bomber azzurro nella periferia di Roma già ha militato: 31 partite disputate e 15 gol realizzati al Flaminio nella categoria di serie C con la maglia della Lodigiani (ora divenuta Cisco), lo stesso stadio che lo ha visto esordire con la maglia giallorossa: quando si dice il destino. Bisognerà aspettare altri due anni per ricucire la sua tela con fili gialli e rossi. Dopo le brevi esperienze di Treviso (15 gol in 35 incontri) e Vicenza (9 realizzazioni in 31 match) la sua carriera cambia improvvisamente, a Brescia, nella squadra allenata da Carlo Mazzone. Saranno 44 le sue gare in Lombardia sotto la direzione del tecnico romano e 15 le sue esultanze, numeri che lo hanno reso appetibile per la piazza di Palermo. Durante il suo primo anno in rosanero realizzò 30 gol in 45 incontri nella serie cadetta, media gol di 0,66 a partita ossia una rete ogni 133,80 minuti al suo primo anno in Sicilia. Cifre che si sono ripetute anche l’anno successivo, in serie A quando esultò 20 volte in 3.129 minuti con il Palermo. Una crescita realizzativa continuata anche nel suo primo anno di Firenze: 38 gare disputate, 31 reti realizzate, 47 marcature in 67 incontri se si sommano i due anni in viola.

Toni alla Roma: il commento dei quotidiani tedeschi

 Il Corriere dello Sport riporta i commenti dei periodici tedeschi sull’addio di Luca Toni alla Germania e sul suo ritorno in Italia:

«Luca finalmente ha risfo­derato quel sorriso che lo aveva re­so così popolare nella tifoseria di Monaco, specialmente quella fem­minile – è stato il primo commento dell’Abendzeitung, il tabloid di casa a Monaco di Baviera – Tutt’altra co­sa rispetto al Toni scorbutico e im­bronciato relegato in tribuna all’Al­lianz Arena». «Colpo di fulmine tra Toni e la Ro­ma » annuncia il giornale che ripor­ta con forte risalto anche l’eco del­l’evento sulla stampa italiana. « Il suo ingaggio di 3,1 milioni lordi fino a giugno – fa notare l’Abendzeitung – è molto meno di quanto Toni gua­dagnava a Monaco, ma per lui la cosa più importante è di ritrovare finalmente il rango dovuto».
Il contratto tedesco di Toni, che è il più oneroso per le casse del Ba­yern, prevede un ingaggio lordo an­nuo di circa 10 milioni fino al 2011.

Totti e Cassano: solo Lippi può unirli

 Da Il Tempo:

Strade infine divise, complice anche la severità di qualche tecnico, avvilito dai disagi nella gestione di uno spogliatoio avvelenato dai capricci. Tante, in seguito, le opportunità di ritrovarlo in campo, però su opposti fronti, quel duo che aveva deliziato il popolo romanista con giocate gratificate dalle cinque stelle dell’alta qualità. Opportunità che proprio Cassano, per contingenze precise, ma forse anche per qualche personale riluttanza, aveva puntualmente eluso, e che si ripropone per il posticipo domenicale: quando la Roma, lanciata dai risultati, ma non ancora da un gioco convincente, andrà a Marassi per affrontare la Sampdoria, che il recente crollo in verticale non ha reso meno temibile.

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