Roma-Sampadoria: venduti già 20 mila biglietti

 Da Il Romanista:

Oltre ventimila biglietti di Roma-Sampdoria venduti in un giorno. Distinti Sud terminati, Curva Nord terminata, Distinti Nord terminati. Altro? No, per ora può bastare. Ci sono ancora le Tevere e le Monte Mario. Un consiglio spassionato: se avete intenzione di andare allo stadio domenica, sbrigatevi. Ventimila in un giorno. Quarantacinquemila spettatori, contando anche gli abbonati.

Ranieri, tanto di Capello

 Da Il Romanista:

Il derby, il primo posto in classifica e un record. Quanti traguardi per la Roma di Ranieri nella partita di domenica contro i rivali di sempre. Al risultato positivo nella stracittadina si legano anche la conferma del primato solitario in classifica e la possibilità di eguagliare un record storico della Roma: quello delle 24 gare di imbattibilità in un campionato stabilito con Capello nella stagione 2001-02. Un record che, fatalità, potrebbe essere raggiunto proprio nella partita più sentita dell’anno, e per di più sul campo della Lazio.

Derby, Totti: il gol manca da cinque anni

 Da La Repubblica:

Gira che ti rigira, il derby è fatto di tante storie che tornano, statistiche impolverate da tirar fuori e consultare, perché, in fondo, è un mini-campionato nel campionato e i numeri negli anni fanno storia a sé. Per questo non fa effetto pensare che Francesco Totti è il giocatore ad aver giocato più stracittadine romane, con ben 32 presenze. Niente di strano, verrebbe da dire, mentre la stessa sensazione non si può certo avere quando si guarda all’ultima volta in cui Francesco ha segnato alla Lazio: bisogna addirittura tornare alla stagione 2005- 06, la prima con Spalletti in panchina. Era ottobre e Totti aspettava il primogenito Cristian. La moglie Ilary, in tribuna con il pancione, ha così applaudito l’ormai storica esultanza del capitano, quel parto del pallone simulato a bordo campo.

Capello: “Ranieri bravissimo, sarà lo scudetto dei rimpianti”

 Da Il Messaggero:

Partiamo della caduta delle inglesi? «No, meglio di no. Non è un argomento interessante». Svicola Fabio Capello, ct della nazionale d’Inghilterra. E’ a Londra. Non può esporsi oggi, lo farà presto. Meglio spostarci sul nostro campionato. Lo scudetto, roba per tre.
O per due, Capello?
«Tre».
Senza dubbi?
«E’ una lotta punto a punto fino alla fine. E’ il campionato dei rimpianti. L’Inter ha perso molti punti; la Roma ha il pareggio di Livorno sulle spalle; il Milan ha bruciato due set point. Per questo restano tutte e tre in corsa. Basta un piccolo passo falso e si decide tutto».
C’è una favorita?
«No. Certo, la Roma mi sembra la squadra maggiormente in salute».
Che sentimento prova in questo momento: nostalgia, invidia? Vorrebbe essere uno tra Mourinho, Ranieri o Leonardo per godersi in prima persona questo rush finale?
«Assolutamente no. Ho un mondiale a cui pensare».Si dice: l’Inter ha la fatica in più della Champions. «Lo credo bene».
Ma arrivare in fondo a una competizione così importante, non dà una maggiore spinta psicologica?
«Senza dubbio. Però ti toglie parecchio da un punto di vista nervoso, della concentrazione. Si bruciano energie.

Calciopoli – Nuove intercettazioni, Bergamo a Spalletti: “Sei blindato”

 Luciano Spalletti finisce nel vespaio delle nuove intercettazioni emerse durante il Processo per Calciopoli. Ai tempi dell’Udinese, anche l’ex tecnico della Roma si intratteneva al telefono con Paolo Bergamo. L’intercettazione è stata trascritta dai difensori di Luciano Moggi, nell’ambito del Processo che si sta svolgendo a Napoli. La telefonata in questione, risale al 12 maggio 2005, tre giorni prima di Udinese-Sampdoria (1-1):
Convenevoli varie
B.- L’importante è che tu sia bello carico.
S.– No io son bello carico, naturalmente è come hai detto te con la diciamo supervisione della trasparenza cerca di mandarci una..come hai detto prima dai, di stare attento a tutto quello dai, come hai sempre fatto.
B.– Ma guarda io ti posso anticipare che a scanso di diciamo ripensamenti all’ultimo momento gli assistenti li ho già fatti, quindi viene Pisacreta che per noi è il n.1 e Griselli che è quello di Livorno che quest’anno è stato il n.1 quindi sei bello blindato e il sorteggio vediamo ora cosa ti dà tra gli internazionali che abbiamo messo in griglia dai.

Mago Ranieri: 22 risultati utili consecutivi

 Da Il Messaggero:

Il salto in alto della Roma non è improvviso, come conferma la striscia dei ventidue risultati utili, iniziata il 1° novembre. Ma la spinta più evidente è nel nuovo anno, nei primi tre mesi del 2010, con 37 punti in 15 partite, 10 più dell’Inter capolista (addirittura 12 nel girone di ritorno), da due giornate di campionato vicinissima, solo un punto di vantaggio. Claudio Ranieri ha una motivazione semplice per il recupero della squadra giallorossa: «Da fine ottobre, ha acquistato sicurezza e consapevolezza nei propri mezzi.
Così ha ricominciato a vincere». L’evoluzione della Roma avviene in più fasi e gradualmente. La risalita comincia da lontano. Dopo la falsa partenza, 0 punti nelle prime 2 gare e dimissioni di Luciano Spalletti, Ranieri si presenta a Trigoria il 1° settembre e ricarica subito il gruppo.

Ranieri: Rosella Sensi ha vinto la sua scommessa

 Da Il Corriere della Sera:

Piaccia o non piaccia – c’è ancora una buona fetta di curva Sud che la contesta e molti sono convinti che, con qualche investimento in estate, la Roma sarebbe primissima- è indubbio che la grande rincorsa dei giallorossi in campionato sia anche una vittoria personale di Rosella Sensi. C’era lei in mezzo alla bufera dopo due giornate, quando Luciano Spalletti diede le dimissioni.
Era la fine burrascosa di un rapporto perfetto per tre stagioni, deteriorato alla quarta, disastroso in quel pezzetto di quinta. Fu un errore, sicuramente, non prendere la decisione di dividere la strada a giugno, quando c’erano già tutti i segnali della tempesta all’orizzonte. Da quell’errore, però, paradossalmente, è nata la nuova Roma.

Roma, una città in attesa di un sogno

Da Il Corriere dello Sport:

Questa è una città lucidamente pazza. Paralizzata dal sogno. Matura per lo scudetto. Basta osservarla. Via Prenestina, via della Serenissima, via Tiburtina. Ban­diere? Zero. Sciarpe appese alle ringhiere? Zero. Molte parabole, però. Le uniche due cose giallorosse che si notano percorrendo questo trilatero romano sono un’insegna del macdonal e un telo da mare col disegno di un delfino.
Per il resto, lungo le due file di palazzoni di nove piani che si affacciano sul traffico del mattino si contano due tri­colori sfilacciati, una bandiera della pace annerita di smog e una dei pirati, con il classico teschio e le ossa incrociate.

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