Contratto Ranieri, Rosella Sensi lo blinda

 Da Il Tempo:

Quando la Roma va sotto vince perché rimonta sempre. Se pareggia fino ai minuti finali stai sicuro che un gol arriva. E se le cose si mettono subito bene? Vince, ovviamente. La «banda» di Ranieri non fa altro da tre mesi e mezzo. In un modo o nell’altro porta a casa il risultato, senza badare al giudizio degli esteti. Una continuità di risultati pazzesca che fa ritrovare la Roma dietro all’Inter con otto punti di distacco (ma una gara in più) e davanti a tutte le altre in campionato, con un piede e mezzo in finale di coppa Italia e in corsa per l’Europa League.
Dopo la vittoria di Firenze sono diventate diciannove le partite senza sconfitta (sedici vittorie e tre pareggi), ne basta un’altra «immacolata» sabato prossimo con il Palermo per eguagliare la striscia di venti gare con Capello nel 2003. Ranieri è riuscito anche in questo: continua a vincere ma vieta qualsiasi discorso che comprenda la parola scudetto e ha convinto una piazza solitamente abituata a volare di fantasia. «L’Inter è di un altro pianeta, noi dobbiamo arrivare tra le prime tre» ha detto a Firenze il tecnico con il consueto pragmatismo che lo contraddistingue in campo e fuori.

Roma, Totti e Toni i migliori rinforzi

 Da La Gazzetta dello Sport:

Rispetto a lui, parevano di un altro pianeta. Compagni e avversari, andavano a velocità supersonica, mille valvole nei motori, palloni come raggi missili. E lui, mai visto così spaesato, incapace di trasformarsi nel solito ipergalattico. Reduce dall’ennesimo infortunio, ricaduto per lo sforzo imprevisto con la Juventus, ancora un po’ arrugginito. Oppure, non gli basta più schiacciare il pulsante magico, e oplà, un tacco, un assist, un cucchiaio è servito. Impotente, nervoso e, logica conseguenza, sostituito nell’intervallo. Non così logica, però, trattandosi di Francesco Totti. Scherza con i fanti ma lascia stare i santi. Gli allenatori della Roma più recenti si sono adeguati al proverbio senza fiatare, Spalletti in primis. Anche perché rare sono state le occasioni di trattarlo come un comune mortale. Totti era e resta il calciatore più forte della Roma.

Gilardino avverte Toni: “Voglio il Mondiale da titolare”

Alberto Gilardino, in realtà, Fiorentina-Roma non vede l’ora di giocarla. Non solo perchè l’ultimo ricordo è senza dubbio positivo (la vittoria dello scorso nno per 4-1 con tanto di doppietta per il bomber ex Milan) ma anche per mettere in chiaro con la concorrenza ogni tipo di gerarchia: perchè l’Azzurro fa gola a tutti e la Nazionale è, specie con il Mondiale alle porte, il non plus ultra degli obiettivi. Fare gol alla Roma significherebbe, in un colpo solo, lanciare un messaggio agli italiani, a Marcello Lippi, a Luca Toni (l’attaccante che proprio Gilardino ha dovuto rimpiazzare dopo la cessione di Toni al Bayern Monaco). E, ovviamente, aiutare la Fiorentina a portare avanti la rimonta verso il quarto posto. Dalle pagine de Il Messaggero:
Caro Luca, non mi spaventi. Alberto Gilardino lo dice con il sorriso ma con gli occhi del leone. Niente sfida nella sfida con Toni domani, ma una tensione lunga mesi quella che si prospetta nella marcia che porta al Mondiale.
“E’ normale che Luca punti ad un posto in azzurro e ad un ruolo da protagonista, con lui ho un ottimo rapporto e come lui ho segnato sedici reti in Nazionale. Ma non mi spaventa”. Chiaro il messaggio, dunque: Gilardino sogna e vuole un posto da titolare in Sudafrica.
“In questi mesi farò il massimo con la Fiorentina e poi è normale che ambisca ad un ruolo da protagonista al Mondiale”.
Sulla sua strada, però, anche Amauri e c’è sempre il caso Cassano, piombato con forza anche a Firenze.

Roma e i contratti di Toni, Taddei, J. Sergio e Cassetti

 Chiuso il mercato, la Roma deve pensare ai rinnovi. Ci sono da risolvere le questione relative a Toni, Taddei, Julio Sergio e Cassetti. Da Il Corriere dello Sport:

TONI – Dire che si è ambientato bene, al di là dell’infortunio subito a Torino con­tro la Juventus, è dire semplicemente la sacrosanta verità.
E se qualcuno fosse ancora scettico, allora possiamo dire che il giocatore si è già fatto vivo con la socie­tà per quello che dovrà essere il nuovo contratto con la Roma a fine stagione, quando, verosimilmente, rescinderà il contratto di un altro anno con il Bayern Monaco, per legarsi alla Roma.

Toni: “Sogno una festa al Circo Massimo”

 Luca Toni, intervistato da Il Messaggero ha parlato di Roma, della Roma e non solo:

L’infortunio al polpaccio ha rovinato i suoi piani di rivincita. Un imprevisto che è anche una novità: è vero che, nella sua carriera, non si era mai fermato per un problema muscolare?
«Mai. Solo caviglie e tendini. E normali contusioni. Gli stiramenti proprio non li conoscevo. Ormai è andata…».
Ha spiegato tra l’altro che il freddo, venendo dalla Baviera e dalla Bundesliga, non c’entra niente.
«Sì, è così. Ma in questi giorni ci ho riflettuto e forse il clima di Torino può aver inciso. In Germania i campi sono riscaldati, quello dell’Olimpico, la sera di Juve-Roma, era ghiacciato e al tempo stesso molle. Quindi, brutto».

Ranieri: “Roma credici”

 Da Il Corriere dello Sport:

Allegri ha vinto la panchina d’oro, Claudio Ranieri già da adesso sembra uno dei possibili vincitori della prossima edi­zione. Sulla panchina della Roma sta fa­cendo un lavoro straordinario, da ultima l’ha portata al secondo posto e pure gli al­libratori, oggi, pur con le dovute distanze, indicano nella squadra giallorossa l’unica alternativa a un nuovo successo di Morat­ti e i suoi stipendiati.
Ieri mattina il tecni­co giallorosso ha rilasciato un’intervista radiofonica alla trasmissione Rai «Radio anch’io lo sport» in cui ha fatto un po’ il punto della situazione, indicando nell’In­ter il modello, diciamo così, da seguire, so­prattutto per quella voglia di non mollare mai:

Coppa Italia, Roma-Udinese: Totti e Vucinic ok

 Da Il Romanista:

Due buone notizie per Ranieri in vista della semifinale d’andata di Coppa Italia, in programma giovedì sera all’Olimpico con l’Udinese. Sia Totti che Vucinic, ieri mattina alla ripresa degli allenamenti, sono tornati a lavorare in gruppo. Il Capitano, la cui infiammazione tendinea al ginocchio destro continua a migliorare di giorno in giorno, è sceso in campo intorno alle 11.30. Prima un po’ di corsa, stretching e palleggi controllato a vista da Vito Scala e Silio Musa, poi via ad allenarsi con i compagni impegnati in una seduta tecnico-tattica. Successivamente il numero 10, che nella partitella in famiglia ha vestito il fratino bianco da playmaker, lanciando com’è consuetudine il gioco dall’una e dall’altra parte, si è anche esercitato con gli altri negli uno contro uno.

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