Mazzone: “Montella? Gli auguro di diventare come Guardiola”

 Il Romanista ha intervistato Carlo Mazzone. Ecco le parole dell’ex tecnico della Roma sul delicato momento che sta vivendo la squadra giallorossa:

Mazzone come legge questo momento della Roma? “E’ un momento difficile, sia tecnico che ambientale. Triste perché una persona seria come Ranieri, uno dei nostri, un romano vero, ha dovuto dare le dimissioni per sua dignità personale. Lui ha capito che aveva fatto il suo tempo.”
Anche lei ha vissuto una situazione simile alla Roma. “Io una volta ho tentato di dare le dimissioni ma il Presidente Sensi non le accettò.

Inter-Roma: Borriello lotta come un leone

 Dal Romanista:

Si è battuto come un leone, nonostante un problema muscolare all’adduttore sinistro. L’immagine della sua partita è al minuto 35 del secondo tempo, quando, subito dopo il gol di Loria, si tocca la coscia, gli viene chiesto dalla panchina: «Tutto ok?» e lui annuisce con la testa. Girandosi poi verso i compagni gridando: «Forza, forza, forza. Manca un quarto d’ora». E pensare che, a quella coscia, Borriello ha sentito fastidio fin dal riscaldamento, eppure è rimasto in campo fino al 90’, battendosi senza sosta, facendo a “sportellate” coi difensori nerazzurri (Ranocchia in particolare) e incitando i compagni quando tutto sembrava perduto.

La Roma è tornata

 Dal Tempo:

Difficile dire al momento se sarà l’uomo delle rimonte, anche se i precenti vanno tutti in questo senso. Di certo Ranieri a Roma è l’uomo del derby, partita che finora non ha mai sbagliato. Terzo successo in altrettante stracittadine che lo cementano, qualora ce ne fosse stato bisogno, sulla panchina giallorossa. È il paradosso di Roma, una città nella quale solo un paio di settimane fa era partito il toto-allenatore, erano spuntati (nemmeno troppo a caso) i nomi di Lippi prima e Leonardo poi: ballotaggi su misura portati a spingere lontano l’allenatore in carica e aprire l’ennesima crisi irreversibile (scena purtroppo già vista).

Roma, non fidarti di Leonardo

 Il consiglio, sottinteso ma evidente, lo offre Il Giornale ai dirigenti della Roma: sicuri dell’opzione Leonardo? Testuale:

Il nome di Leonardo è stato accostato, da qualche ora, alla panchina della Roma. Costituirebbe, nel caso la gestione Ranieri dovesse naufragare sotto i colpi di altri risultati deludenti, l’alternativa a disposizione del club nel frattempo commissariato da Unicredit e in attesa di cessione. Facilmente spiegabile il motivo: Leonardo costa pochissimo (prendeva 1 milione netto l’anno scorso al Milan) e può mettersi subito al lavoro essendo libero da impegni. La candidatura, a leggere alcuni siti e a sentire le trasmissioni radiofoniche romane, ha ricevuto molti consensi.

Ranieri, Leonardo è alla finestra

Insistenti le voci che vorrebbero l’ex rossonero Leonardo in attesa di capire se Claudio Ranieri riuscirà o meno a risollevare le sorti della Roma. In caso negativo, il brasiliano sarebbe pronto a subentrare. Da Repubblica:

Ranieri non è più intoccabile, Leonardo è alla finestra, la squadra evita il ritiro, ma si becca i rimbrotti di Rosella Sensi prima e del tecnico poi. Non sono mancati gli scossoni dopo l´incredibile sconfitta che la Roma ha subìto in casa con il Basilea. Ma la sensazione è che presto potrebbero essercene altri. Di diversa caratura. Si comincia già martedì sera: «Se ce l´avete con me e mi volete far cacciare, ditemelo subito» si sfoga Claudio Ranieri con la squadra nello spogliatoio. Lo scopo è capire quali intenzioni abbiano i suoi giocatori e cosa stia accadendo. E trovare i motivi di una crisi che la vittoria con il Genoa aveva troppo precocemente allontanato.

Roma: c’è chi pensa a Leonardo

 Dal Corriere dello Sport:

Ranieri resta. Bisogna partire da qui. Prima di tutto perché è la verità, almeno quella di oggi, domani si vedrà e non so lo perché sarà un altro giorno. A Trigoria, del resto, non c’è nessuno che metta in dubbio la fiducia nei confronti del tecnico. Avanti con Ranieri, questa è la scelta ufficiale che trapela da una Roma senza parole, capace anche di lasciare senza parole un po’ tutti, a cominciare dai suoi tifosi che sognavano ben altro avvio di stagione. Ranieri, dunque, resta. Anche se… LEONARDO – E’ lui, il brasiliano andato via dal Milan per incompatibilità con Silvio Berlusconi, l’allenatore che potrebbe essere l’erede di Ranieri. Ripetiamo, a Trigoria nessuno si augura di dover arrivare a un nuovo cambio di panchina e al momento non c’è questa intenzione, ma se disgraziatamente si dovesse arrivare a una scelta di questo tipo, Leonardo è ritenuto il tecnico con l’identikit ideale.

Chi dice Lippi, chi dice Leonardo

 Oltre a quello dell’ex Commissario tecnico della Nazionale italiana – Marcello Lippi – spunta anche il nome di Leonardo, ex Milan e attualmente in cerca di occupazione: il giochino del post Claudio Ranieri si intensifica. Da lastampa.it:

Nell’uscita a dir poco deflagrante di Francesco Totti da Monaco di Baviera si scomoda la parola «catenaccio» per raccontare la notte capovolta della Roma. «Catenaccio vecchia maniera perché non abbiamo mai tirato in porta: così le partite non si vincono…», è stata l’immediata (e sincera) analisi del capitano giallorosso prima di sgommare lontano dallo stadio che si illumina.

Mercato Allenatori – Ranieri, Leonardo, Mourinho: chi resta, chi va, chi bho…

 Comincia la girandola. Claudio Ranieri, Leonardo e Josè Mourinho. Roma, Milan e Inter. Mica tutto così scontato. Gli allenatori di serie A, anche loro, sono strettamente coinvolti dal calciomercato estivo e le panchine – già traballanti nel corso della lunga stagione calcistica – cominciano a farsi roventi con il sole a palla. Delle prime tre squadre in classifica – tanto per dirne una – pare che l’unico certo della permanenza nell’attuale squadra di appartenenza sia proprio Claudio Ranieri che – dopo averci messo 35 anni di peregrinazione in giro per il mondo – dalla sua Capitale, dalla sua Roma non ha certo voglia di andare via. Il testaccino, forte di una passione viscerale per i colori giallorossi e capace di mettere sul piatto della bilancia un’annata da incorniciare, sembra a tutti gli effetti inchiodato alla panca capitolina. Da dove non si alzerà nemmeno per andare a bere un caffè. Rosella Sensi riparte da Ranieri che, per il primo anno, avrà la possibilità di costruire l’organico a propria immagine e somiglianza fin da subito. Per una sicura conferma, uno scontato – a questo punto – addio.

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