Legambiente: “Rischio speculazioni da Legge Stadi”

 Il nuovo testo legislativo in materia di stadi ha suscitato dubbi e perplessità sulla sicurezza del territorio ma sopratttutto un rischio di speculazioni immobiliare. E’ quanto denuncia Legambiente, che non accetta di buon grado la nuova legge approvata dal Senato.
Secondo l’associazione la legge è passata “in modo stranamente silenzioso e riservato, aggirando così anche le potenziali modifiche delle Commissioni e dell’Aula“.

Nuovo Stadio Roma, Parlati (Legambiente): “Su Agro Romano colata di cemento”

 Le dichiarazioni del presidente di Legambiente Lazio Lorenzo Parlati, in merito al progetto per il nuovo stadio dell’A.S. Roma:

“Rispetto al progetto del nuovo stadio della Roma sono molte le questioni sulle quali i romani, i tifosi, meritano risposte e invece di darle si organizza una bella presentazione in pompa magna, in casa del privato proponente alla quale intervengono senza alcun problema due tra le massime cariche istituzionali della città. L’idea è trasformare 130 ettari di Agro Romano del tutto inedificabili in cemento grazie a un’opportuna variante urbanistica, ovviamente bipartisan. Basterebbe pensare se invece della Roma si fosse trattato di una qualsiasi altra società quotata in borsa, magari di un costruttore, per rendere evidente a tutti lo scandalo. Un contesto ben strano in cui nessuno, tantomeno le istituzioni ,si domanda se alla città, ai cittadini, ai tifosi serve un nuovo stadio o meglio due nuovi stadi, visto che anche la Lazio a questo punto avanza richieste.

Nuovo stadio, Legambiente è contraria

Se ne parla da tempo, al punto che oltre alle voci inerenti al progetto sono trapelati, in più di una circostanza, interessi vari legati a grandi costruttori nazionali.

Nulla pare ancora deciso (anzi, ad oggi è solo una delle ipotesi) ma il progetto legato all’idea di realizzare un nuovo stadio ha suscitato reazione anche nel contesto associazionistico: tra tutti, il fronte del no accorpa soprattutto i vertici dell’associazione Legambiente. Motivo principale dell’opposizione, il fatto che il nuovo stadio vada a devastare aree agricole vincolate e di forte impatto paesaggistico quali sono quelle sull’Aurelia.

Il nuovo edificio, infatti, prevederebbe un complesso di strutture che, oltre all’impianto sportivo, vedrebbe inclusi ristoranti e mega store. Il modello inglese. A prendere posizione netta e contraria, ci ha pensato la massima carica regionale dell’associazione, Lorenzo Parlati.

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