Dal Tempo:
Chi dice che la Roma cala alla distanza? Si è concessa tutti i minuti di recupero per difendere il secondo vantaggio, sbancare Lecce e trovare tre punti confortanti in vista dei due impegni terribili che l’attendono, prima il tentativo di rimonta in Champions, poi il derby che conta parecchio per la rincorsa al quarto posto. Chiuso in avanti un primo tempo illuminato, e firmato, da un sontuoso Mirko Vucinic, la Roma ha conosciuto l’ormai consueto affanno, perfino con qualche minuto di anticipo rispetto alle recenti pessime abitudini, l’ha salvata Doni, l’ha castigata Giacomazzi burlandosi dei due centrali di difesa.
La Roma aveva perduto Cassetti per infortunio, consolazione nella disgrazia l’indisponibilità di Rosi, squalificato, Burdisso a destra, Juan al centro. La caparbietà di Borriello ha prodotto infine il rigore decisivo: Damato, che aveva ignorato due netti falli al limite, non ha potuto esimersi. Pizarro prezioso anche dal dischetto, esecuzione fredda e autoritaria, stavolta il finale premia una squadra che però è ancora lontana dal trovare livelli di espressione pari alle sue ambizioni.