Lazio-Roma: dicasi derby, leggasi sold-out

 Da Il Corriere dello Sport:

Ci siamo. Questione di poche centinaia di biglietti (tutti di tribuna) e poi, probabilmente già oggi, sarà affisso il cartello del tutto esaurito per il derby di domenica prossima. Non può certo rappresentare una sorpresa, vista l’enorme attesa che in città si respira per una sfida che metterà in palio lo scudetto per la Roma e, al contrario, alla Lazio può dare la possibilità di fare lo sgambetto della vita. Ci si aspetta un Olimpico degno delle partite più importanti, entrambe le tifoserie hanno annunciato una grande coreografia (nel derby d’andata i tifosi laziali non la fecero), ovviamente da entrambe le parti c’è grande segretezza su quello che le due curve proporranno nell’imminenza del fischio d’inizio della gara.

Lazio-Roma: Perrotta o Taddei, Ranieri dubbioso

 Da Il Corriere dello Sport:

Prove di tridente senza Totti. Questo è successo ieri mattina a Trigoria dove l’entusiasmo dei tifosi presenti ha contagiato anche i giallorossi. Prove di tridente, dicevamo, prove che il tecnico ha fatto sempre nei giorni precedenti le partite, mischiando tutto e tutti, proprio per non dare punti di riferimento e indicazioni alla squadra avversaria di turno. Prove, dunque, anche perché immaginare una Roma con Totti in panchina nel derby ci sembra francamente difficile. Semmai al momento il dubbio sul tridente è relativo a Toni. Perché pure Vucinic viene dato per sicuro titolare. Toni o Menez, dunque? Toni, anche se la sorpresa di domenica scorsa con l’ex del Bayern inizialmente in panchina contro l’Atalanta, un piccolo margine di dubbio lo lascia. Come detto, però, Toni è largamente favorito per la terza maglia del tridente che ormai sembra il modulo definitivamente scelto per questo finale di campionato della Roma.

Numeri da derby: Juan, Cassetti e Brighi col bilancio migliore

 Da Il Corriere dello Sport:

Centoquattordici derby. Tante sono le stracittadine che, sommando, hanno giocato i giallorossi della rosa a disposizione di Claudio Ranieri, almeno relativamente a quelle di campionato. Vittorie, pa­reggi che sembrano successi, pareggi che assomigliano a delusioni, sconfitte. Otto i giocatori che hanno avuto il piacere di segnare alla Lazio, Totti capocannoniere ( sei reti), poi Perrotta e Taddei con due, De Rossi, Mexes Vucinic, Cassetti e Baptista con uno, gli ultimi due hanno avuto pure qui il piacere di segnare il gol da tre punti, sono state le ultime due vittorie romaniste in un derby, quelle vittorie che non si dimenticano mai e che alla fine della partita ti portano sotto la tua Curva a far festa con i tuoi tifosi perché un gol partita in una stracitta­dina non si scorda mai, un po’ come il primo amore.
TOTTI – Centoquattordici derby sono un numero importante, un numero che alla Roma può garantire almeno l’esperienza di come si preparano, si giocano, si vivono i derby.

Lazio-Roma: si va verso il tutto esaurito

 Da La Repubblica:

Derby che preoccupa per l´aspetto sicurezza, in una domenica complicata anche per i tanti appuntamenti sportivi che si accavalleranno. Si va verso il tutto esaurito: circa 35 mila i biglietti venduti, a cui vanno sommati gli oltre 27 mila abbonati della Lazio. Restano pochi tagliandi per la tribuna Monte Mario e poi sarà sold out.

Finché c’è Atalanta, c’è speranza

 Da Il Romanista:

…E la Lazio in B presto tornerà. La domanda è: quando? Perché se uno giudicasse in base alla attuale situazione di classifica, dovrebbe rispondere non nei prossimi trenta giorni. E dunque non più in questa stagione. Se uno ponderasse bene, invece, gli effetti devastanti che potrebbe produrre tra i cugini di campagna un derby perso, allora ci sarebbe di che sperare. Specie se date un’occhiata al calendario. Ragioniamo. Tra due giorni si gioca Lazio-Roma. Ma si gioca anche Atalanta-Fiorentina. La domenica perfetta di Tony D’Amato, alias Al Pacino, è una questione di centimetri.

Julio Sergio, all’andata fu decisivo

 Da La Gazzetta dello Sport:

Parali Julio, parali ancora. La partita di Julio Sergio somiglierà ad una guerra: assalti al cuore romanista, bordate assordanti, tiri al bersaglio, e il bersaglio sarà lui, soldato solitario contro un esercito di laziali à la guerre, appunto. Loro hanno dichiarato ufficialmente l’inizio delle ostilità ieri pomeriggio, radunando le truppe a Formello sotto uno striscione minaccioso: «Toglietegli il respiro». Erano in cinquemila a sostenere la squadra contro il La Sabina, schiantato 6-0. E tutti avranno voluto riconoscere il profilo di Julio Sergio nelle facce stordite dei portieri Pegza e Di Loreto (peggio Pegza, che ne ha presi quattro). Un rigore? Julio Sergio è carico al punto giusto, né di più né di meno. Non ha scordato il primo derby.

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