Burdisso: l’Inter rifiuta Mexes

 Dal Corriere dello Sport:

Piangeva, sinceramente, mentre la Sampdoria gli sfilava lo scu­detto dal taschino. Ma forse le sue la­crime di commozione non sono finite. Philippe Mexes potrebbe lasciare la Roma. Presto. Dopo sei anni intensi. Dopo sei anni tra contenziosi, squali­fiche, feste e delusioni, il francese che parla romanesco ha perso l’etichetta di indispensabile. Colpa, si fa per di­re, di Burdisso, il numero uno nella li­sta della spesa di Ranieri, e delle dif­ficoltà finanziarie della società. L’aria è questa: Mexes è l’agnello che, come ogni anno, la Ro­ma pensa di sacrificare per poter ac­quistare. Logica da autofinanziamen­to. E’ successa la stessa cosa nel 2007 con Chivu, nel 2008 con Mancini, nel 2009 con Aquilani.

Roma: Isla è l’obiettivo per la fascia destra

 Dal Romanista:

Isla, Motta e Rosi, senza contare Valon Behrami di cui parliamo a parte e che comunque non è legato a doppio filo come lo sono tra loro i primi tre. La Roma cerca protagonisti sulla fascia destra e i nomi che circolano, che si rincorrono quasi, sono sempre gli stessi. Il direttore sportivo giallorosso Pradè in questa prima parte del campionato deve lavorare col bilancino perché la disponibilità economica in questo momento è molto vicina allo zero, e allora bisogna essere bravi con gli scambi e a monetizzare al massimo quei calciatori che non sono utili alla causa giallorossa ma che hanno estimatori fuori da Trigoria.

Roma: dalle comproprietà i soldi per Burdisso

 Dal Messaggero:

Il conto alla rovescia è iniziato. Rimangono 9 giorni (termine ultimo il 25 giugno, ore 19) per trovare un accordo sulle comproprietà. E il lavoro per il ds Pradè certamente non manca. La Roma infatti ha dieci compartecipazioni da risolvere: Motta (Udinese), Rosi e Curci (Siena), Giacomini e Barusso (Rimini), Erba (Cesena), Marsili (Cosenza), Massimo (Aversa), Polverini (Pro Patria), Bianchini e Falco (Isola Liri). Sono operazioni da non sottovalutare (alle quali presto potrebbe aggiungersi anche quella di Guberti) perché se Rosi rientrerà a Trigoria per fare il vice-Cassetti, soprattutto da Motta – in attesa che arrivino offerte serie per Doni, Baptista e eventualmente Brighi – si spera di ricavare parte di quel cash che poi servirà per il riscatto di Burdisso.

Roma: c’è da scogliere il nodo delle comproprietà

 Dal Corriere della Sera:

Il mercato creativo e obbligato della Roma, dopo aver messo a segno i colpi Adriano e Simplicio, passa per la definizione delle comproprietà. Sono trattative minori ma non trascurabili perché, da un paio di cessioni e senza aspettare i tempi più lunghi di cui necessitano quelle dei brasiliani (Doni, Baptista e Cicinho) potrebbero arrivare gran parte dei soldi necessari per il riscatto di Burdisso. A tal proposito, la società giallorossa «resta fiduciosa» sul conto dell’argentino, anche se l’incontro tra il manager Hidalgo e l’Inter è slittato di qualche giorno. In mancanza di liquidità, insomma, si proverà a capitalizzare privandosi degli uomini non più indispensabili. Da Brighi in giù. Il 25 giugno saranno aperte le buste per conoscere il destino dei giocatori contesi e, soprattutto in questi ultimi giorni, si infittiscono i contatti tra procuratori e dirigenti per trovare una via d’intesa. Marco Motta lascerà sicuramente la Capitale, è destinato alla Juventus via Udinese, ma la Roma faticherà ad ottenere i 3 milioni che cerca, con Pozzo che mira al ribasso.

Ag. Pereyra: “La Roma lo sta seguendo”

 Dal Romanista:

«Sì, la Roma lo sta seguendo. Ma per ora sono scaramucce». Antonio Caliendo, il decano dei procuratori sportivi, una ventina d’anni fa scommise su Roberto Baggio. Adesso punta su Mauricio Pereyra. Su un altro cavallo di razza. Su un centrocampista che a soli 20 anni ha già conquistato il cuore dei tifosi del Nacional Montevideo. Caliendo ha la voce stanca. Non ha tanta voglia di affrontare la questione-Pereyra. «Lo conosco bene, certo… È pronto per l’Italia. Ma è inutile parlarne ora. È troppo presto». È lui che ne rappresenta gli interessi nel nostro Paese assieme a una vecchia conoscenza del nostro calcio: Paolo Montero. Non è la prima volta che il nome di Pereyra viene accostato alla Roma.

Panoramica privacy

This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.