Juan: “Roma? Mai pensato di andar via, ho sempre dato il massimo”

 «Sono felicissimo della mia scelta. Caratterialmente, anche se spesso qualcuno ha detto il contrario, mi affeziono tanto alla squadra in cui gioco. E’ successo al Flamengo come al Bayer Leverkusen. E anche qui. Sono timido e non cerco pubblicità di alcun tipo». Parole di Juan, il baluardo difensivo della Roma, che ha rilasciato un’intervista a Il Messaggero:

Eppure, l’estate scorsa, era vicinissimo all’addio. Conferma?
«No. Non ho mai pensato a lasciare la Roma. Non ne vedevo il motivo, la necessità».
Forse per le troppe critiche ricevute per le tante assenze. Era stanco di quella situazione?

«Solo bugie e falsità. Io sapevo che dovevo solo guarire bene. Perché nei primi due anni due infortuni diversi mi avevano fatto saltare tante gare. Prima la caviglia, poi il muscolo della coscia. Il secondo imprevisto dipendeva da quello precedente. Ma, lo ribadisco ora, non mi sono mai tirato indietro».
Che cosa vuole dire?

«Ho dimostrato in più di una circostanza il mio amore per la Roma. Ho rinunciato alla Seleçao, addirittura alle Olimpiadi per essere disponibile per questa squadra e rimettermi in piedi. C’è chi sosteneva il contrario. Anche Dunga in questo senso mi ha aiutato, ha capito.

Juan sul futuro: “Roma e Flamengo, i club del mio cuore”

 Juan: un 2009 da archiviare in fretta, il Brasile, la Roma, il futuro al Flamengo, la tenuta fisica e questa speciale serenità ritrovata proprio grazie al fatto che il campione carioca sta tornando a giocare con costanza regolare. Non gli accadeva da tempo, come ha ricordato ai gionalisti di Globoesporte.
INFORTUNI MUSCOLARI.Grazie a Dio, sono il passato. Dall’ultimo infortunio sono successe solo cose buone. Sto aiutando la Roma a fare un campionato spettacolare, posso lavorare con la squadra brasiliana nel modo previsto e questo è gratificante. In alcune occasioni siamo soggetti a infortuni e che sono indipendenti dalla nostra volontà.

Petruzzi: “Roma superiore al Milan”

 “Da quando c’è Ranieri vedo la Roma giocare in scioltezza e con semplicità. Sembra essere superiore a tutte le altre squadre. Domenica contro il Napoli ha sofferto nel primo tempo, però poi si è ritrovata sul 2 a 0 e se avesse avuto un pizzico di fortuna in più avrebbe potuto vincere la partita. Credo che come squadra la Roma sia superiore al Milan, e questo l’Inter lo sa. Il Milan vive con più individualità. Ronaldinho sta bene e Borriello sta diventando un giocatore molto importante. Penso che sabato ci sarà da divertirsi”. Parole di Fabio Petruzzi, ex difensore giallorosso, che è intervenuto ai microfoni di Radio Incontro a Diario di Bordocampo e ha espresso la propria opinione sulla sfida di sabato e sulla Nazionale.

Sul possibile ritorno di Totti e Nesta in Nazionale “Francesco deve andare ai Mondiali in Sud Africa, è un fuoriclasse. Anche con una sola gamba fa la differenza. E’ un giocatore che ti può mandare in porta in qualsiasi modo. E poi fa reparto da solo. Dipenderà tutto da lui, cosi come per Nesta. Mi auguro con tutto il cuore che sia Francesco che Alessandro alla fine possano andare ai Mondiali”.

Juan trascina la Roma: “Siamo di nuovo forti”

 Da qualche tempo a questa parte, i voti più alti in pagella sono tutti per lui: Juan. Costante e in buone condizioni fisiche come altre poche volte si ricorda a Roma, il brasiliano, anche nella gara contro il Napoli, ha preso per mano una difesa che ha proprio lui quale riferimento indiscusso. Ed è lo stesso Juan, dopo la gara del San Paolo, a dare la carica ai suoi: “Siamo di nuovo quelli dei tempi migliori“. Da Il Corriere dello Sport:

L’immagine della Roma arrabbiata e sconsolata è l’immagine di Juan. Hamsik trasforma il rigore del definitivo due a due, si vede il difensore brasiliano allargare le braccia, alzare lo sguardo al cielo, mor­morare qualche cosa contro l’ingrato destino.

Roma-Panathinaikos, Ranieri sceglie Mexes

 Da Il Corriere dello Sport:

Torna il biondo. L’altro biondo, quello francese. L’ultimo Mexes riconosciuto, di fatto, è stato quello del derby, poi, con l’eccezione che conferma la regola della trasferta sul campo della Fiorentina, il difensore in campionato è rimasto sempre a guardare, prima un problema muscolare, poi una forte contusione rimediata proprio nella gara di Firenze, infine pure qualche scelta di Claudio Ranieri che, sin dal suo arrivo a Trigoria, all’altro biondo ha fatto capire che per lui non c’erano gerarchie da rispettare, in campo andava chi stava meglio. E, fin qui, quando ha avuto la possibilità di scegliere, il tecnico romanista ha sempre dimostrato di vedere meglio la coppia BurdissoJuan.

La mano di Ranieri sulla Roma

 Da La Gazzetta dello Sport:

Aveva la difesa colabrodo, arrancava nella parte destra della classifica, perdeva e non piaceva. Cento giorni dopo, ha la quarta difesa del torneo – in compagnia di Lazio e Napoli -, è seconda, vince, piace, si diverte e, talvolta, diverte. Anche perché, vincere è il divertimento che non passerà mai di moda, nel calcio: i 4-3-3 o i 4-2-3-1 passano, mai successi restano.
La mano di Ranieri Ed è quello che ha in testa Ranieri, il lord inglese con l’accento romano e i natali a San Saba. Bella l’immagine del «curvone», della Roma ancora ametà dell’opera «e chissà che cosa ci riserverà il rettilineo», di questo tecnico che si sta rivelando una scoperta anche sul piano della comunicazione. C’è chi mima le manette e chi, invece, preferisce le battute, accompagnate da una risata.

La metamorfosi di Juan

 Da Il Romanista:

Quando si dice metamorfosi di un giocatore. Per carità, che fosse bravo – meglio, un campione – lo sapevamo già. Se c’era però qualcosa che mancava, in Juan Silveira Dos Santos, il difensore brasiliano oggi alla sua terza stagione in giallorosso, era la continuità. Non tanto nel rendimento, quanto nelle effettive presenze in campo, vista la frequenza con la quale andava soggetto ad infortuni.
Il segreto? Più di uno. Tanto per cominciare – anche se sembra incredibile – il cambio di alimentazione. Ovvero, nel suo caso, meno carne e più pasta. Insomma, meno proteine e più carboidrati, come vuole una sana dieta mediterranea. Meglio, calabrese.

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