Roma: Burdisso, il nodo è il nuovo allenatore dell’Inter

 Dalla Gazzetta dello Sport

L’affare-Burdisso sta diventando un romanzone. Non bastavano i rapporti non più cordiali tra Roma ed Inter: ora c’è anche la questione-allenatore a complicare la trattativa. Fino a quando l’Inter non eleggerà il successore di Mourinho, il mercato sarà in stallo e per la Roma c’è, di conseguenza, un effetto-domino. Se non si risolve la questione-Burdisso, si blocca mezzo mercato giallorosso.
L’intreccio con Mexes. A Trigoria, la situazione è molto chiara: Ranieri considera la conferma di Burdisso una priorità. L’argentino costituisce con Juan una coppia affidabile. L’acquisto a titolo definitivo di Burdisso permetterebbe alla Roma di procedere ad un’eventuale cessione di Mexes. Il francese, che con Ranieri è finito spesso e volentieri in panchina, non vuole allontanarsi da Roma («resto sicuramente», ha detto giovedì 27 maggio, dopo l’amichevole a l’Aquila), ma Mexes è uno di quei calciatori che, in caso di partenza, può garantire un buon incasso.

Ranieri: “Parlo sempre con Rosella Sensi, siamo pronti a ripartire”

 L’allenatore della Roma, Claudio Ranieri è stato intervistato dal Romanista:

Questi giorni al mare sono serviti a smaltire la delusione per la fine del campionato? Non c’è delusione. Sapevamo che stavamo lottando contro una potenza, molto ma molto più grossa della nostra, costruita per vincere tutto. E infatti hanno vinto tutto, per cui bisogna fargli i complimenti. Sembra di capire che lei è comunque soddisfatto. Sono contento perché partendo da zero questa squadra ha saputo fare delle cose belle.
Quali? Ogni volta che è caduta si è saputa rialzare. E questo è importante perché significa che la squadra ha carattere e determinazione. E poi siamo riusciti a riportare tanti tifosi a sognare fino all’ultimo secondo. Famiglie intere ci hanno seguito in casa e in trasferta, a Bari, a Parma, a Verona fino all’ultimo. Questa squadra ha ravvivato il campionato. A Fiumicino ad attendervi erano in 2.000. Chi non è romano non riesce a capire queste cose, quanto bene si vuole a questa squadra. La via è quella giusta, bisogna lottare dal primo all’ultimo secondo e il popolo romanista capisce che nello sport le cose possono andare bene o male, che può esserci qualcuno più forte. C’è l’onore delle armi, ma noi dobbiamo lottare sempre. Dal primo all’ultimo minuto.
Domani (oggi n.d.r.) i gruppi della Sud saranno a Trigoria per salutare la squadra ma anche per protestare contro la Tessera del tifoso. Con la tessera del tifoso io non so quante famiglie potranno seguire la squadra in trasferta. Magari ci sono alcuni tifosi che pensano di non seguire la squadra in trasferta ma poi vengono pervasi da quell’amore per la squadra che li ha saputi trascinare. E se non hanno la Tessera del tifoso perché non possono andare? Le società possono solo adeguarsi, è il Ministero che decide. Credo che andrebbe rivista, bisogna pensarci bene.

Mourinho vuole De Rossi, ma Capitan futuro non si muove

 Dal Romanista:

Ci sono cose che non si possono comprare. Per tutto il resto c’è Florentino Perez. Uno che, dicono in Spagna, quando vuole una cosa se la prende. Sarà pure vero, ma stavolta sta esagerando. Lui e il suo nuovo allenatore, Josè Mourinho, che del resto è abituato bene, dato che prima di Perez è passato attraverso Abramovich e Moratti. Nella lista che il tecnico portoghese ha consegnato al suo nuovo presidente da tempo, cioè più o meno contemporaneamente a quando faceva credere agli interisti che non era vero che sarebbe andato via, c’è anche ciò che non si può comprare, cioè Daniele De Rossi. E’ una lista che naturalmente attinge molto dal campionato italiano, infatti ci sono pure Kolarov, Milito e Maicon. E non sono i soli, perché Mourinho sa come si vince: comprando i campioni. Per questo va là dove glieli possono comprare, per questo sceglie i campioni come De Rossi, che tra l’altro è il giocatore che ha segnato il primo gol ufficiale subito dall’Inter del portoghese.

Mourinho al Real Madrid complica Burdisso alla Roma

 Da Leggo

L’addio di Mourinho, un Mondiale alle porte e le limitate possibilità economiche della Roma: l’affare Burdisso si complica sempre più. Il riscatto del difensore argentino è diventato il nodo del mercato della Roma che in caso di esito negativo sarebbe costretta a trattenere Mexes e a cercare una terza alternativa per il centro della difesa. Il nodo, però, diventa sempre difficile da sciogliere se si considerano tre fattori. In primis l’addio di Mourinho (principale nemico di Burdisso) che permette all’argento di tornare la prima scelta dietro Lucio e Samuel, visti gli acciacchi e l’età avanzata di Materazzi (37 anni) e Cordoba (34).

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