La mano di Ranieri sulla Roma

 Da La Gazzetta dello Sport:

Aveva la difesa colabrodo, arrancava nella parte destra della classifica, perdeva e non piaceva. Cento giorni dopo, ha la quarta difesa del torneo – in compagnia di Lazio e Napoli -, è seconda, vince, piace, si diverte e, talvolta, diverte. Anche perché, vincere è il divertimento che non passerà mai di moda, nel calcio: i 4-3-3 o i 4-2-3-1 passano, mai successi restano.
La mano di Ranieri Ed è quello che ha in testa Ranieri, il lord inglese con l’accento romano e i natali a San Saba. Bella l’immagine del «curvone», della Roma ancora ametà dell’opera «e chissà che cosa ci riserverà il rettilineo», di questo tecnico che si sta rivelando una scoperta anche sul piano della comunicazione. C’è chi mima le manette e chi, invece, preferisce le battute, accompagnate da una risata.

Riise: “Atene? Voglio cancellare l’incubo”

 Da La Gazzetta dello Sport:

Se pure li ha dentro, i cattivi ricordi adesso paiono diventati materia friabile come quella dei sogni. Eppure per John Arne Riise le linee eleganti dell’Oaca – lo stadio che gli incombe addosso – evocano uno spettro ingombrante: la sconfitta nella finale di Champions contro il Milan. Era il 23 maggio 2007 e il norvegese lasciava Atene col morale a terra: Liverpool battuto e l’appuntamento per provare a dimenticare ancora tutto da definire.
Troppo bella la Grecia per tenerla agganciata alla memoria con una storia del genere e allora stasera, proprio all’Oaca, Riise intende voltare pagina contro il Panathinaikos. «Non voglio più pensare a quella sconfitta – dice il difensore esterno norvegese –  e stavolta c’è l’occasione per voltare pagina. Sappiamo che ci aspetta una partita difficile, ma la Roma è pronta: siamo in un ottimo momento».

Ranieri a Menez: “Jeremy stamo a aspettà te”

 Da Il Romanista:

Venti risultati utili consecutivi, il secondo posto solitario in campionato e ora l’opportunità di provare a proseguire il cammino in Europa League. Mister Ranieri è carico come mai e, grazie all’abile lavoro sull’aspetto psicologico iniziato sin dal suo primo giorno in giallorosso, è riuscito a trasmettere al gruppo la sua voglia di vincere. Durante ogni allenamento, Claudio Martello incita i suoi ragazzi a suon di urla, tenendone sempre alta la concentrazione.
Nel corso della seduta di ieri mattina, l’ultima prima della partenza per Atene (in programma questa mattina poco prima delle 10), il cinquantottenne tecnico di San Saba è stato protagonista di un vero e proprio show. Una serie di frasi, perfettamente udibili al di fuori delle mura del “Fulvio Bernardini” che resteranno scolpite nella mente della squadra. Il gruppo sembra allentare un attimo la tensione e l’allenatore non perde tempo a dire la sua.

Roma, Riise comanda in Europa

 Da Il Corriere dello Sport:

Comanda Riise. Il norvegese è il giocatore della Roma con il maggior numero di presenze internazionali. Sono 106 in Europa, con le maglie di Monaco, Liverpool e Roma, con 6 gol. Ranieri si affida alla sua esperienza, è il giocatore utilizzato di più, uno di quelli che non fa quasi mail il turn over. Non lo farà neppure ad Atene, dove la Roma vuole preparare il terreno per la qualificazioni agli ottavi di finale di Europa League. L’esperienza di Riise non si ferma solo alle squadre di club: vanta anche 85 presenze con la nazionale norvegese, con 12 gol.
E’ il momento più felice della sua carriera. Forse non si è mai sentito così amato, a Roma è il beniamino dei tifosi,  pur non essendo uno dei campioni più affermati. La curva invoca il suo sinistro, alla gente piace il suo modo di non risparmiarsi quasi mai. Quest’anno è riuscito a mettersi in mostra anche come realizzatore, con sei gol all’attivo. In venti giorni è andato a segno tre volte: il 23 gennaio contro la Juve, il 31 contro il Siena ed il 13 febbraio contro il Palermo. In campionato, la prima rete regalò la vittoria a Ranieri all’esordio. Nel girone di ritorno ha una media da goleador.

Roma, Riise è rinato

 Da Il Messaggero:

E pensare che se le cose fossero andate in una certa maniera, adesso Giovannone avrebbe indossato un’altra maglia. Perchè nell’estate passata, il Freccia Roscia della Roma è stato davvero sul punto di essere ceduto, etichettato come “bocciato” dalla vecchia gestione tecnica. Tutto era pronto, con una squadra tedesca e un’altra italiana pronte a mettere nero su bianco. Alla fine, invece, ha prevalso la linea societaria e non se n’è fatto più niente. Così, John Arne Riise è rimasto alla Roma, felicissimo di restarci, meritandosi via via con i fatti l’amore che la gente romanista gli manifesta ogni volta che scende in campo. Quattro reti in campionato e due in Europa League: mica male per uno che di professione fa il difensore e che doveva esser messo alla porta di Trigoria perchè inadatto per il calcio italiano. Si diceva, anzi gli si rimproverava: non sa difendere, corre tanto ma non ha i tempi di inserimento, tecnicamente è macchinoso.

Riise-fenomeno, Brighi-scatenato: mamma che Roma!

 La festa della Roma rivissuta dalle pagine de La Gazzetta dello Sport vale un giusto e meritato tributo a coloro che – leggi Matteo Brighi e Julio Baptista – vengono chiamati e rispondono presente. Oltre ai due, il solito, indiscutibile omaggio a quel gran romanista che sta diventando John Arne Riise e il riconoscimento dovuto a Julio Sergio. Detto saracinesca.  Testuale:
E’ qui la festa? Inizia un po’ sottotono, luci soffuse, musica al minimo, buffet intatto, invitati seduti e timidi. Ognuno se ne sta in disparte, in un angolo, indeciso se presentarsi o meno. Poi, basta che si alzi il primo, giusto per prendere una tartina, e pure gli altri prendono coraggio. Si beve, cocktail a volontà. La musica lenta diventa rock. C’è spazio pure per un pezzo di samba, grande punk in chiusura. E’ festa per tutti, arrivano pure gli amici degli amici. Baptista si era presentato da imbucato, poi ha fatto amicizia con il padrone di casa, sarà invitato anche alle prossime. «Finalmente anch’io ho segnato in campionato, lo aspettavo da tempo. E’ un momento in cui mi gira tutto bene, spero di dare un contributo importante fino al termine della stagione». Brighi era il più timido di tutti, poi si è scatenato. Riise metteva i dischi, offriva da bere, e alla fine ha deciso di dare una lezione di biliardo agli amici (quel gol l’ha tirato con la stecca). In volo Muscoli da marinaio, capelli da punk, lotta, corre e segna. Il norvegese è diventato un fenomeno.

Roma stile Sud America: Juan-Burdisso, vietato ballare

La formazione nella testa di Claudio Ranieri sembra fatta: Roma-Palermo vedrà i giallorossi scendere in campo con parecchie novità difensive. Marco Motta sulla fascia, Philippe Mexes in panchina e in mezzo i due titolari sono Nicolas Burdisso e Juan. Solito, inamovibile John Arne Riise. La bella notizia per Ranieri è quella di aver potuto, prima volta da quando allena la Roma, contare sull’apporto di tutti e quattro i centrali in rosa: Juan, Mexes, Burdisso e Andreolli. L’intenzione pare essere quella di concedere un turno a Mexes in vista della gara di Europa League di giovedì. Marchio sudamericano sulla difesa giallorossa, quindi, con tanto di dovere tassativo: vietato ballare. Da Il Romanista in edicola stamane.
Presenza di Capitan Totti a parte, gli altri dubbi di Ranieri quanto alla formazione da opporre al Palermo riguardano il quartetto difensivo. Nella lista dei 20 calciatori convocati per il match odierno, figurano infatti i nomi di tutti e quattro i centrali di ruolo a disposizione: Juan, Mexes, Burdisso e Andreolli. Giovedì pomeriggio il mister ha provato a lungo l’ex interista, squalificato a Firenze, al fianco di Phil. Ipotesi praticabile, sicuramente. Ma è difficile che in una partita di grande valore per la classifica come quella con i rosanero, Claudio Martello si privi dall’inizio di un elemento come il capitano della Seleçao. Anzi è probabile che proprio il brasiliano sia il punto fermo e vicino avrà uno degli altri P due.

Riise per Haiti e Save The Children, un gol da 65 mila euro

Il terremoto ad Haiti ha colpito John Arne Riise in maniera visibile. Gli oltre 200 mila morti e la devastazione totale di un Paese già povero di suo, hanno scosso il laterare della Roma che, in quattr’e quattro otto, ha deciso di fare qualcosa. Riise, a questo punto, non deve dimostrare più nulla. Dal punto di vista professionale, infatti, il campo parla per lui e lo fa – oramai – da parecchio tempo. Il giocatore della Roma meno sostituibile di tutti (anche per il fatto che manchi oggettivamente un sostituto in rosa) è apprezzato da colleghi, tifosi, allenatore, società. Ora, tanto di cappello per l’uomo, che è riuscito a fare quel che ci racconta Il Romanista:

Riise, la Roma nel cuore

 Da Il Corriere dello Sport:

Le maniche corte pure se inotrno al campo ci sono gli orsi bianchi che gridano mamma mia che freddo che fa. Le scivolate in campo senza mai tirare indietro la gamba. La corsa continua fino ad uscire dal campo con la maglia che neppure in lavanderia accettano. La sfrontatezza di non avere paura di nulla, neppure di un’eventuale brutta figura. Tutte le caratteristiche che si possono sintetizzare in un nome, il gladiatore. L’ultimo è un vichingo, il suo nome è John Arne Riise, ha un sinistro che non teme confronti, è nel cuore dei tifosi giallorossi da quando è sbarcato da queste parti, una vaga simiglianza con popeye, un pallone al posto degli spinaci per sfidare chiunque. Non sappiamo se avete presente dove è nato.

Riise: “Roma, il secondo posto è a tanto così”

John Arne Riise, il vikingo che ha frantumato le aspettative dei Viking bianconeri con una capocciata vincente nei minuti di recupero. Il norvegese, l’uomo match nellla gara di settimana scorsa contro la Juventus è anche uno degli stakanovisti dell’ultimo periodo giallorosso: senza ricambi naturali, il terzino non ha potuto rifiatare neppure un istante. Inoltre, complice uno stato di forma invidiabile, si candida ad essere uno dei protagonisti della seconda parte di stagione giallorossa. A cominciare dalla sfida contro il Siena. Obiettivo d’annata, il secondo posto: è lo stesso Riise ad annunciarne la voglia matta, come riporta l’edizion eodierna de La Gazzetta dello Sport:

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