Tre punti, tanto per ricominciare. Ma anche per cancellare gli errori e ritrovare se stessa. La Roma, incassato il successo con il Genoa, guarda avanti. Senza dimenticare quanto è successo prima. Per non fermarsi e per confermarsi. Perché la stagione, osservando la classifica (per la prima volta, dall’inizio del torneo, giallorossi fuori dalla zona retrocessione), non è ancora compromessa. C’è la Champions e domani sera già si (ri)gioca, contro il Basilea per un mezzo match ball. E il campionato è lunghissimo. Della vittoria di sabato sera, bisogna prendere il meglio e lavorare sul peggio. Perché sarebbe sbagliato sottolineare che cosa va, trascurando quello che non funziona.
Jeremy Menez
Roma-Genoa: domani ultimo provino per Menez e Pizarro. Il francese: “Non so se giocherò, ma sto meglio”
Roma-Genoa: secondo Sky Sport domani Menez e Pizarro effettueranno un
Roma-Genoa: si blocca Menez, ritorna Taddei, si spera in Pizarro
Roma-Genoa, ritorna Taddei, si spera nel recupro di Pizarro e Menez. Dal Messaggero:
Nemmeno ieri è riuscito a capire quanti giocatori avrà a disposizione domani contro il Genoa. Il conteggio, dopo i forfait di Vucinic e De Rossi, Ranieri (che ha tenuto a rapporto la squadra e che oggi non effettuerà la consueta conferenza stampa per il silenzio imposto dalla società) lo farà in mattinata. Da valutare, infatti, sia Menez (confermato l’affaticamento al flessore destro) che Pizarro (soffre della solite condrite alla quale si è aggiunto nelle ultime ore un fastidio muscolare sopra al ginocchio). Per entrambi trapela ottimismo ma l’ultima parola spetterà all’allenamento odierno.
Infortuni Roma: Ranieri non ha il centrocampo
Nemmeno il tempo di rallegrarsi per qualche segnale di risveglio arrivato dai calciatori impegnati con le proprie nazionali che Ranieri è obbligato a confrontarsi con l’altra faccia della medaglia: gli infortuni. La sosta per le qualificazioni a Euro 2012 doveva esser l’occasione per avere nuovamente l’intera rosa a disposizione. A conti fatti, invece, a due giorni dalla gara fondamentale contro il Genoa, il tecnico ancora non sa con certezza su quali giocatori potrà contare sabato. Il reparto che preoccupa maggiormente è il centrocampo. De Rossi è tornato da Coverciano con un edema al polpaccio: gli esami strutturali previsti per ieri sono slittati ad oggi.
Vucinic e De Rossi out per Roma-Genoa
Sulla testa del povero Ranieri cade un’altra tegola, come non bastasse l’avvio di stagione devastante della sua Roma. Dopo lo stop in nazionale di De Rossi che lo priverà del centrocampista azzurro sicuramente per la gara con il Genoa in programma sabato all’Olimpico (e forse anche per quella col Basilea in Champions tre giorni dopo), dall’Inghilterra è tornato anche un Vucinic infortunato. L’attaccante montenegrino non ha potuto giocare la partita nella quale la sua nazionale ha bloccato sul pari l’Inghilterra di Capello & Co.
Roma-Genoa: Menez, sei pronto?
Jeremy Menez dovrà dimostrare di avere spalle larghe perchè una delle chiavi di volta dell’infelice esordio di stagione della Roma potrebbe arrivare proprio dal francesino. Che contro il Genoa (sabato 16 ottobre ore 20.45) potrebbe essere titolare. Da Il Corriere dello Sport:
Con Vucinic che oggi rientrerà a Trigoria, probabilmente non a disposizione per il Genoa visto che ieri sera è stato costretto a non giocare a Wembley, non dovrebbero esserci dubbi sull’accoppiata offensiva che sarà composta dal tandem Totti e Borriello.
Menez: la chiave di Roma-Genoa
Daniele De Rossi sta meglio, ma rimane difficile che sabato prossimo possa giocare contro il Genoa. Fino a domani gli è stato prescritto riposo. Oggi, peraltro, il biondo centrocampista sarà sottoposto a nuovi controlli che dovranno dare una risposta ancora più precisa dell’evolversi dell’edema che lo ha costretto a salutare la Nazionale e a ritornare anzitempo a Trigoria. A questo punto ipotizzare un suo recupero per la sfida di sabato prossimo all’Olimpico, è perlomeno ottimistico, considerando anche che la gara contro il Genoa sarà la prima di un tour de force che porterà i giallorossi a giocare quindici partite fino a sabato al 19 dicembre quando è in programma la trasferta a San Siro contro il Milan.
Mazzone: “Totti? Sembra vogliano affossarlo”
Che siano ex compagni, allenatori o semplici “chiacchieratori”, Francesco Totti è sempre sulla bocca di tutti. Da un lato i “tottiani”, coloro che per riconoscenza o semplice competenza calcistica stanno dalla sua parte, dall’altro i “non-tottiani” che, per qualche strano motivo, blaterano. Walter Novellino, ad esempio, dai microfoni di Radio Marte, fra il serio e il divertito (soltanto lui, probabilmente) ha voluto punzecchiare Totti, svelando un particolare retroscena: «Un paio d’anni fa, quando io ero uno dei più grandi allenatori italiani, dovevo andare in giallorosso, poi hanno preso Spalletti, allora lì mi sembra che abbia deciso Totti, quindi non gli sono molto simpatico».
Ranieri-giocatori: ennesimo faccia a faccia
Due giorni e mezzo di riposo, nessun intervento punitivo per una squadra che dopo sei giornate di campionato si ritrova a vivacchiare nei bassifondi della classifica. Oggi pomeriggio ripresa degli allenamenti, con Ranieri che terrà a rapporto un gruppo dimezzato dagli impegni delle varie nazionali. La Roma nel periodo della sosta non avrà infatti otto giocatori: Lobont, Riise, Mexes, De Rossi, Borriello, Vucinic, Burdisso, Okaka. Nomi importanti all´interno dello spogliatoio, per un dibattito che non potrà quindi che essere parziale. Dovrebbe esserci anche Rosella Sensi, oggi a Trigoria, per parlare con il tecnico e, in particolare, con Totti.
Rapporto giocatori-Ranieri: la squadra è col tecnico
Dagli spogliatoi del San Paolo, adiacenti al campo, si sente lo scrosciare delle docce e il profumo del bagnoschiuma. Passando accanto a quello del Napoli c´è chi urla, chi si dà il cinque, chi già parla al telefono con la famiglia. Pochi metri più avanti c´è quello della Roma. Ed è solo silenzio. All´uscita facce tirate e volti scuri: De Rossi, l´unico con la borsa della Nazionale, si ferma a firmare autografi ai bambini, così come Lobont, Doni e i fratelli Burdisso. Nicolas è un pezzo di ghiaccio, si vede lontano un miglio che vorrebbe parlare e urlare tutta la sua rabbia – così come aveva fatto qualche minuto prima in campo – ma non lo fa.
Menez-Brighi: una sostituzione che fa discutere
Dal Romanista: La mossa napoletana prevede un colpo di anche,
Ranieri tira in ballo la paura
La sconfitta del San Paolo riapre il dibattito sulla Roma di Ranieri. Come può il Napoli correre di più nella ripresa, dopo l’impegno di Bucarest di giovedì? E la scelta di schierare la Roma con lo stesso modulo del Napoli, con un atteggiamento tattico che adotta solo una volta all’anno, era davvero necessaria? Anche i cambi questa volta fanno discutere. La Roma è penultima in classifica, bisogna fare qualcosa. Ranieri si difende così: «Nel secondo tempo ci siamo impauriti per i contropiede del Napoli, non siamo riusciti a ripartire come nel primo. A metà ripresa ho scelto Vucinic per cercare la profondità, avevo visto Borriello stanco. Dobbiamo lottare e crederci, su ogni pallone, come nel primo tempo. Ci parleremo e troveremo la soluzione».
Napoli-Roma, Borriello: “Meravigliato per la sostituzione”
«Non riusciamo a trovarci». Dopo cinque sconfitte in nove partite e con l’ultimo posto a un solo punto di distanza, anche Ranieri abbandona alibi e finto ottimismo. Ma quello che si è perso sembra proprio essere lui, quello che in Inghilterra chiamavano Tinkermann (il pasticcione). Nella sconfitta del San Paolo, infatti, si è visto tutto il repertorio di Tinkermann: prima tira fuori dal cilindro l’ennesimo modulo (il 3-4-1-2) per giocare a specchio con il Napoli (che il modulo lo conosce bene), poi lo cambia in corsa inserendo un altro centrocampista al posto di un Menez ormai rassegnato alla sostituzione fissa (sette su sette).
Roma: troppi moduli e confusione tattica
Il Corriere dello Sport analizza così la falsa partenza della Roma in questa stagione:
Sei partite di campionato, due di Champions League, una di Supercoppa, somma facile facile, fanno nove gare ufficiali già gioca te in questa stagione. Bene, anzi male, siamo a ottobre e se ci domandate con che modulo gioca la Roma, la risposta è un boh piut tosto prolungato. Perché ne sono rimasti davvero pochi da sperimentare. Claudio Ranieri li ha provati tutti o quasi. E la cosa non vuole essere un complimento.





