Menez si riprende la Francia

 Dal Romanista:

Provaci ancora, Jeremy. Cinque mesi dopo l’ultima apparizione con la maglia della nazionale francese, Menez potrebbe tornare fra i convocati di Laurent Blanc per l’amichevole di lusso in programma mercoledì 9 febbraio allo Stade de France contro il Brasile. Quando le due squadre si giocarono la finale che consegnò ai Blues il loro primo titolo mondiale, Jeremy aveva undici anni e arrivare a vestire la maglia di Zidane era poco più di un sogno.

Blanc attacca, Ranieri replica: “Su Poulsen dirò tutto”

 Jean Claude Blanc, ad della Juventus, qualche giorno fa ha chiamato in causa Claudio Ranieri imputandogli di avere a suo tempo scelto tra Poulsen e Xabi Alonso e preferito il danese. Oggi, a margine della conferenza stampa della vigilia di Roma-Lecce, il testaccino è tornato sull’argomento e la replica è stata tutt’altro che mielosa. Da repubblica.it:

Prima di chiudere la conferenza stampa, un amarcord juventino – non certo al miele  – per Ranieri. Appena due giorni fa l’amministratore delegati della Juventus Jean Claude Blanc aveva chiamato in causa Ranieri nel corso dell’assemblea dei soci: “Avevamo chiuso con Poulsen e Xabi Alonso – ha spiegato il bianconero agli azionisti – è stato Ranieri a scegliere il centrocampista danese”.

Calciopoli – Nuove intercettazioni: parlano Blanc e De Laurentiis

 Ancora freschissime le vicende relative alle nuove intercettazioni telefoniche sollecitate dai legali di Luciano Moggi. Inter, Milan, Roma, Massimo Moratti, Giacinto Facchetti, Luciano Pradè. Passando attraverso Rino Foschi e Luciano Spalletti. Insomma, un coinvolgimento capillare che ha quale primo effetto mediatico quello di comparare il sistema Moggi a quello di ciascuna delle big di A. Quanto vi sia di oggettivamente rilevante nelle nuove telefonate è ancora tutto da dimostrare ma a commentare gli sviluppi di quanto emerso negli ultimi due giorni ci stanno pensando un po’ tutti. Oggi è la volta di Aurelio De Laurentiis e Jean Claude Blanc. Se il bianconero lo ha fatto in maniera abbottonata, il patron del Napoli è stato assi più duro nei modi e nei significati.

L’avversaria: Juventus post Calciopoli, nè scudetto nè Champions. Obiettivi di stagione: Coppa Italia, Europa League (!)

L’enigma Juventus imperversa in questo 2010 appena abbozzato. Lontano anni luce dalle favole a lieto fine che ne hanno costruito la storia sportiva – a suon di vittorie e trofei alzati al cielo, cuciti sul petto – il presente del club più glorioso d’Italia è più nero che bianco, quasi a prolungare il purgatorio di una società a cui mancano come il pane successi e traguardi raggiunti. Il dopo Calciopoli della squadra di proprietà della famiglia Agnelli, che ha avuto nel compianto Gianni il massimo esponente dirigenziale, ha offerto ai tifosi della Vecchia Signora una sola gioia – simbolicamente importante ma da cui trarre scarso giovamento – legata all’immediata promozione in serie A (ottenuta sul campo nel 2006/07) dopo la retrocessione in B decretata a tavolino (a seguito di sentenza della Commissione di Appello Federale in merito ai fatti oggetto dello scandalo del calcio italiano del 2006 che declassò la Juventus dal 1º al 20º posto del campionato 2005-06 mandandola in serie B per la prima volta nella storia del club).

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