Sensi-Unicredit: accordo vicino

 Dalla Gazzetta dello Sport:

«È il momento di chiudere», dice un legale al termine dell’incontro. Antonio Conte, uno degli avvocati di Rosella Sensi, si spinge oltre: «Forse domani (oggi, ndr) faremo un comunicato, ma non posso dire altro». Ha già detto abbastanza. Anche senza comunicazioni ufficiali, si è capito che ieri le parti si sono avvicinate e lunedì, sul tavolo di Cesare Ruperto, la bozza di accordo proposta da UniCredit per estinguere il debito Italpetroli sarà quella definitiva e la Sensi dovrà firmarla. Per il bene di tutti, e perché «per qualcuno – ha ripetuto in più di un’occasione lo stesso Ruperto – senza accordo il futuro sarà peggiore del presente».

Italpetroli – Unicredit: cronistoria. In giorni, più di 365; in euro, più di 325 milioni

 Gli intrecci tra Italpetroli e Unicredit risalgono a più di un anno fa: era il 28 maggio 2009 quando la famiglia Sensi in blocco (Rosella, Silvia e Maria Cristina) viene convocata per la prima volta negli uffici della società di credito per fornire garanzie rispetto al debito accumulato dalla holding petrolifera. 325 milioni da ritornare con pagamenti dilazionati in più tranches: tuttavia, mancato il versamento della prima rata, sono poi venuti a mancare anche gli altri. La ricostruzione di quanto accaduto in questi 12 mesi, in attesa di conoscere gli sviluppi dei prossimi giorni, è stata dettagliata dai giornalisti de Il Corriere dello Sport. Testuale:

28 maggio 2009
Rosella, Silvia e Maria Cristina Sensi, accompagnate dal le gale di famiglia Gianroberto Di Giovanni, vengono convocate dal dottor Paolo Fiorentino, numero due di UniCredit. La banca chiede garanzie per il rientro dal debito dopo il mancato pagamento della prima rata prevista (circa 130 milioni di euro). E’ una sorta di ultimatum.

Unicredit – Italpetroli: il futuro della Roma sta per essere svelato

 Mancano pochi giorni per giungere alla scadenza sancita da Cesare Ruperto: entro il 5 luglio Unicredit e Italpetroli hanno necessità di trovare un accordo, previo intervento del Collegio arbitrale, alle cui sentenze occorrerà poi solo sottostare. A che punto siamo? Per La Repubblica sono i momenti decisivi. Testuale:

Ore importanti per il futuro della Roma. Tra oggi e domani si incontreranno gli avvocati di Unicredit e Italpetroli (presso lo studio Carbonetti o Gambino?) per riuscire a trovare un accordo di massima da presentare sul tavolo del professor Ruperto lunedì prossimo.

Italpetroli e Unicredit a 75 milioni dall’accordo

 Il Sole24ore:

Il passaggio del gruppo Italpetroli, incluso il club calcistico As Roma, sotto il cappello di UniCredit, lasciando alla famiglia Sensi immobili per 20 milioni. Sarebbe questo, secondo indiscrezioni, lo schema della proposta di piazza Cordusio e su cui ora stanno lavorando le parti per chiudere definitivamente la partita legale sul rientro dei crediti per oltre 325 milioni vantati dalla banca nei confronti della holding. Dopo il rinvio al 5 luglio della seconda udienza arbitrale tra UniCredit e Italpetroli, di cui piazza Cordusio é socio al 49%, i legali (il professor Francesco Carbonetti per piazza Cordusio e il professor Agostino Gambino per i Sensi) sono al lavoro per arrivare prima di quella data a un accordo da presentare al presidente del collegio arbitrale Cesare Ruperto.

Sensi-Unicredit: si va verso l’accordo

 Dal Corriere dello Sport:

Cinque luglio. E’ la nuova, definiti­va, non un giorno di più, dead line. Quella che ieri, dopo tre ore di faccia a faccia, si so­no date Unicredit e Italpetroli. O si concilia, oppure il professor Cesare Ruperto andrà a sentenza sull’arbitrato, subito, senza più giri di parole, rinvii, se e ma, richieste di clemen­za, appelli alla corte. Tutto fa pensare che si concilierà, se non altro perché, in caso con­trario, le ripercussioni potrebbero essere pe­santi, Roma calcio compresa. E lo sarebbero anche per l’Istituto bancario che ha in mano, comunque, il 49% di Italpetroli. Che ci sia l’in­tenzione di conciliare da parte del gruppo presieduto dalla dottoressa Rosella Sensi, crediamo che si possa dire senza più il minimo margine di errore.

Andreolli, si muove il Bologna. Per Motta ipotesi buste

 Da Il Messaggero:

Fare calcio sapendo che il futuro dipende dal tentativo di conciliazione fra Unicredit e Italpetroli (controllante della Roma) è quantomeno difficile. In queste ore a Trigoria ci si sta comunque provando e oggi il ds Pradè incontrerà l’Udinese per definire la situazione legata a Motta. Questione che si deciderà in extremis (termine ultimo per risolvere le comproprietà è domani alle ore 19): il giocatore ha chiesto ai due club che non venga rinnovata la compartecipazione. Probabile, quindi, che l’epilogo sia alle buste.

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