Roma-Napoli, Curci sostituirà l’infortunato Stekelenburg

 Dopo Lamela, De Rossi e Osvaldo squalificati, per la gara di domani contro il Napoli non ci sarà neanche Stekelenburg, che ha un problema a una spalla.

Al suo posto giocherà ancora una volta Curci, considerando che Lobont è appena rientrato in gruppo. A confermare l’indisponibilità del portiere olandese ci ha pensato Luis Enrique, che nella conferenza stampa odierna ha detto:

“Ancora ha un problema alle spalle, potrebbe non giocare. Ma non succede nulla, ho fiducia in tutti ragazzi. Domani mi aspetto una gara difficile soprattutto per quella che è la nostra situazione. Potrebbe avvicinarci ancora alla qualificazione in Europa. Fino alla fine della stagione c’è ancora molto da lottare, migliorare. Dobbiamo rialzarci e portare più in alto possibile la squadra”.

Un problema in più per Luis Enrique che vive il momento più difficile della sua breve carriera da allenatore. Contro gli undici di Walter Mazzarri, il tecnico asturiano dovrà inventare la formazione, ma soprattutto avrà l’arduo compito di motivare una squadra scarica e giù fisicamente.

Tancredi punta su Curci

 L’infortunio di Stekelenburg ha dato via al ballottaggio fra Curci e Lobont per la partita contro il Siena e per le altre che dovrà saltare l’olandese.

Nella gara contro l’Inter gli è subentrato il romeno, che non è apparso molto sicuro, non riuscendo a bloccare anche i tiri meno insidiosi.

Per questo le quotazioni dell’ex Primavera giallorosso sono in rialzo per difendere la porta romanista nel posticipo della quarta giornata. Chi sa le cose in casa Roma è perfettamente a conoscenza della predilezione di Franco Tancredi per Curci.

Roma: Stekelenburg, l’acquisto passato sotto silenzio

 Il futuro della società Roma è ancora tutto da scoprire. Così come i progressi della squadra di Luis Enrique. È vero i problemi ci sono e sono di diversa natura, ma guardare Trigoria con i soli occhi del pessimismo oltre che non è utile e anche sbagliato.

In un momento delicato per tutto l’ambiente giallorosso, la nuova dirigenza è riuscita a colmare una lacuna atavica della rosa: il portiere.

L’acquisto di Maarten Stekelenburg è passato sotto silenzio, come se nella Capitale fossimo abituati a chissà quali estremi difensori. Negli ultimi anni un portiere davvero affidabile è stato Michael Konsel, ma siamo parlando di fine Anni 90.

Nella stagione del tricolore 2000-2001, tifosi e critica si scagliarono più volte contro Francesco Antonioli, che durante Roma-Perugia fu difeso da capitan Totti, che andò a calmare la Curva dopo l’errore che apri la porta al gol di Saudati. La Roma scudettata provò a prendere Buffon per poi ripiegare su Pelizzoli, per cui vennero spesi 27 miliardi più Rinaldi.

Stekelenburg: Sabatini alza l’offerta

 Stekelenburg, Kameni e Lobont. Sono questi i tre portieri che la nuova dirigenza vuole consegnare nella mani di Luis Enrique per la sua prima Roma. Andiamo con “disordine cronologico”.

Lobont è l’unico che attualmente fa parte della rosa giallorossa e nella mente dello staff giallorosso dovrà fare il “terzo”.

Kameni è a un passo dalla Roma, che dovrebbe versare nelle casse dell’Espanyol 1,7 milioni più 1,2 al giocatore. Il camerunense, però, partirebbe dalla panchina se Walter Sabatini riuscirà a strappare all’Ajax Stekelenburg, il vero obiettivo del ds.

Ds che nelle prossime ore alzerà l’offerta per l’estremo difensore olandese (da 6 a 7-7,5 milioni) provando a vincere le resistenze della società di Amsterdam.

Metà Curci alla Sampdoria

 Dal Romanista:

Trasferta poco redditizia dal punto di vista economico quella a Milano del direttore sportivo giallorosso Daniele Pradè, ma molto utile perché ha risolto tutte le comproprietà che la Roma aveva in ballo, ad eccezione di quella di Marco Motta che sarà risolta alle buste. Poco redditizia, si diceva, perché i calciatori che la Roma aveva in comproprietà non consentiranno alla società giallorossa di fare cassa. Il pezzo più pregiato è sicuramente Gianluca Curci.

Roma: dalle comproprietà i soldi per Burdisso

 Dal Messaggero:

Il conto alla rovescia è iniziato. Rimangono 9 giorni (termine ultimo il 25 giugno, ore 19) per trovare un accordo sulle comproprietà. E il lavoro per il ds Pradè certamente non manca. La Roma infatti ha dieci compartecipazioni da risolvere: Motta (Udinese), Rosi e Curci (Siena), Giacomini e Barusso (Rimini), Erba (Cesena), Marsili (Cosenza), Massimo (Aversa), Polverini (Pro Patria), Bianchini e Falco (Isola Liri). Sono operazioni da non sottovalutare (alle quali presto potrebbe aggiungersi anche quella di Guberti) perché se Rosi rientrerà a Trigoria per fare il vice-Cassetti, soprattutto da Motta – in attesa che arrivino offerte serie per Doni, Baptista e eventualmente Brighi – si spera di ricavare parte di quel cash che poi servirà per il riscatto di Burdisso.

Roma: c’è da scogliere il nodo delle comproprietà

 Dal Corriere della Sera:

Il mercato creativo e obbligato della Roma, dopo aver messo a segno i colpi Adriano e Simplicio, passa per la definizione delle comproprietà. Sono trattative minori ma non trascurabili perché, da un paio di cessioni e senza aspettare i tempi più lunghi di cui necessitano quelle dei brasiliani (Doni, Baptista e Cicinho) potrebbero arrivare gran parte dei soldi necessari per il riscatto di Burdisso. A tal proposito, la società giallorossa «resta fiduciosa» sul conto dell’argentino, anche se l’incontro tra il manager Hidalgo e l’Inter è slittato di qualche giorno. In mancanza di liquidità, insomma, si proverà a capitalizzare privandosi degli uomini non più indispensabili. Da Brighi in giù. Il 25 giugno saranno aperte le buste per conoscere il destino dei giocatori contesi e, soprattutto in questi ultimi giorni, si infittiscono i contatti tra procuratori e dirigenti per trovare una via d’intesa. Marco Motta lascerà sicuramente la Capitale, è destinato alla Juventus via Udinese, ma la Roma faticherà ad ottenere i 3 milioni che cerca, con Pozzo che mira al ribasso.

Motta-Juventus: settimana decisiva

 Dal Corriere dello Sport:

Tempo di comproprietà. C’è tempo fino alle ore 19 del pros­simo 25 giugno perché, tra le varie società, si trovi un accordo. Poi ri­marrà solo la soluzione delle buste. La Roma ha dieci comproprietà da risolvere: Mot­ta (Udinese), Rosi e Curci (Siena), Marsi­li (Cosenza), Massimo (Aversa), Erba (Cesena), Gia­comini e Ba­russo (Rimi­ni), Bianchini e Falco (Isola Liri), Polverini (Pro Patria). Sembra evi­dente che quelle importanti sono soprattutto le prime tre, per le altre non dovrebbero esserci problemi, in un senso o nell’altro. La prossima settimana do­vrebbe essere decisiva per conosce­re il futuro di Motta, Rosi e Curci. Con il primo destinato a lasciare a Trigoria, il secondo a tornarci, il terzo come il secondo ma con mol­te probabilità, poi, di ripartire per qualche altra destinazione.

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