Ranieri, i giocatori e nessun altro. Il confronto a Trigoria dopo i cinque schiaffi di Cagliari è avvenuto senza dirigenti. L’allenatore ha voluto parlare alla squadra da solo, poi si è confrontato con Montali e Pradè. Il momento è delicato e Ranieri ha cercato le parole giuste per rianimare un gruppo abbattuto. A tutti i livelli: le gambe non girano e la testa di molti non è più quella “giusta”. Il tecnico ha analizzato attentamente la partita del Sant’Elia con i giocatori, sottolineando degli errori dei singoli e tutti i meccanismi che non sono scattati. Ma il suo discorso è stato meno duro rispetto ad altre occasioni. Se un po’ di carota farà bene alla Roma si capirà mercoledì a Monaco.
Gian Paolo Montali
“Ranieri – Mexes, nessun caso”
A far rientrare il “caso Mexes“, ci pensa Gian Paolo Montali che dichiara: “Le parole di Ranieri sono state fraintese. Da Il Romanista:
Claudio Ranieri, sabato in conferenza stampa, era stato chiaro: «Tutti devono sentirsi parte del gruppo, anche chi gioca meno. Se a dicembre questo per qualcuno non sarà successo, cercheremo di venderlo. I giocatori che parlano quando sono fuori Roma non devono fare i figli dei fiori, ma devono ricordarsi che sono figli della Roma, che poi è la società che li paga. Parlare con Mexes? – aveva aggiunto – Non sta a me farlo, ci deve pensare la società». Detto, fatto. La società, attraverso le parole del coordinatore Gian Paolo Montali (prima della partita col Cagliari) è intervenuta per mettere a tacere tutte le voci sul futuro del francese, secondo alcuni in rotta con l’ambiente Roma. «Non c’è nessun problema con il giocatore – ha spiegato al francese L’Equipe- C’è stato un equivoco, il mister non voleva essere polemico in alcun modo. Nella Roma non c’è preoccupazione per ciò che ha detto Mexes quando era con la nazionale («Rischio di giocare poco e non trovare spazio, sto seriamente valutando se rinnovare o meno il contratto»). Ha sempre dimostrato – ha concluso Montali – il suo attaccamento alla Roma». Parole forti, quelle del direttore giallorosso, che svelano come non ci sia nessun caso a Trigoria.
Montali: “Nessun problema con Mexes, Ranieri non era polemico”
Gian Paolo Montali, coordinatore dell’area sportiva della Roma, chiude la
Montali: “La Roma non è solo un club”
«Spesso nel calcio si sente la parola Io, la Roma è una società che punta invece al Noi che è un insieme tra la squadra che va in campo e quella che si definisce invisibile, fatta di manager e di semplici dipendenti». È questa la filosofia di Gian Paolo Montali, la stessa del volley, dove ha militato per tanti anni, trasferita al calcio. Una tesi non facile da esportare in un settore così individualista come il calcio. Ma il coordinatore generale dell’area sportiva della As Roma ci sta provando e pare aver anche ottenuto qualche successo. Cinquant’anni compiuti quest’anno, nel suo curriculum c’è la pallavolo e poi il calcio: è stato nel Cda della Juventus per 4 anni, poi è sbarcato nella Capitale. In un’intervista esclusiva a MF-Milano Finanza ci parla seduto in una saletta a Trigoria, mentre nell’altra stanza i fotografi continuano a scattare immagini al neoacquisto della Roma, Marco Borriello, soffiato alla Juventus al foto-finish. Domanda. Partiamo da Borriello.
Risposta. Ci tengo a chiarire che è stata la dottoressa Sensi, solo lei, a portare alla Roma l’attaccante del Milan. Non c’è stato bisogno di mettere sul tavolo alcuna garanzia perché è stato semplicemente illustrato a Unicredit il nostro progetto, con tutte le coperture. Siamo una società che si autofinanzia, che chiude la campagna acquisti quasi in pareggio tra entrate e uscite. D. Ma come si vive dopo l’accordo tra la famiglia Sensi e Unicredit sulla cessione del club, all’interno di Trigoria, è cambiato qualcosa?
Montali: “Mexes è incedibile, Baptista ha rifiutato tutte le offerte”
L’effetto Borriello è contagioso. Oggi il primo allenamento del nuovo attaccante a Trigoria, dopo il pareggio contro il Cesena per la Roma comincia un nuovo campionato. Ieri i dirigenti Pradè e Montali hanno partecipato all’incontro tra Rosella Sensi e Marco Borriello. La Roma ha vinto la concorrenza della Juventus, a Trigoria sono molto soddisfatti. Daniele Pradè ha condotto a Milano la trattativa con il giocatore e poi ha chiuso nella sede del Milan l’accordo raggiunto da Rosella Sensi e Adriano Galliani. Il direttore sportivo adesso potrà prendersi qualche giorno di riposo: «Siamo contenti, abbiamo fatto il mercato che volevamo fare. Abbiamo preso due centrali, un esterno, ci siamo rinforzati a centrocampo con Simplicio, attendiamo Adriano e ora è arrivata la ciliegina».
Montali: “A Roma per vincere, spogliatoio di uomini veri”
Dopo la chiusura del mercato estivo, Gian Paolo Montali fa il punto rispetto alla situazione di casa Roma. Il dirigente capitolino è intervenuto a Sky Sport:
BORRIELLO. “Operazione molto importante per implementare la rosa con un giocatore che fa la differenza. L’idea è stata del Presidente Rosella Sensi, cui va riconosciuto il merito della trattativa. Prendere Borriello è stato esempio di gioco di squadra con il nostro Presidente alla guida. Smentiamo le voci che Borriello sia un’alternativa ad Adriano, puntiamo molto sul brasiliano per tutta la stagione e vogliamo recuperarlo“.
PROMESSE. “Veniamo da una stagione straordinaria, ci aspetta un anno difficile. La squadra è di valore: non promettiamo niente, solo grande serietà, impegno e rigore. In più, con i giocatori acquistati (oltre a Borriello: Burdisso, Simplicio, Adriano, Rosi, Castellini) dobbiamo puntare più in alto possibile, come spetta alla nostra società. La Roma però ha un grandissimo vantaggio: uno spogliatoio fatto di grandi uomini, non solo campioni ma anche uomini veri“.
Mercato Roma: finale scoppiettante
Due sogni in uno. Acquistare Borriello e soffiarlo alla Juventus. La Roma esulta e chiude il mercato con il botto che non ti aspetti. Un capolavoro di squadra, con i dirigenti e la banca a dividersi i meriti. Al termine di un’estate piena di difficoltà, la Sensi è riuscita a sbloccare la situazione e accontentare Ranieri con il centravanti che mancava. Visti i problemi di Adriano, a Trigoria si è accesa la lampadina domenica notte: con Ibra al Milan e Robinho in arrivo Borriello era in vendita, perché non provarci? Prima Pradè ha proposto invano uno scambio con Baptista, quindi è intervenuta la Sensi che, convinto il giocatore, si è attaccata al telefono con Galliani e ci è rimasta fino a lunedì notte.
Piuvica, Montali premiato con il “Micco”
Piuvica (Pistoia): riconoscimento a Gian Paolo Montali, dirigente giallorosso, in
Roma: domani a rapporto da Ranieri e Montali
Dal Tempo: Due partite, altrettanti regali. La Supercoppa all’Inter, due
Montali e Moratti in conferenza per i 150 anni dell’unità d’Italia
Gian Paolo Montali e Massimo Moratti prima dell’inizio della partita
In attesa di nuovi compratori tocca a Gian Paolo Montali
Futuro societario: Montali responsabilizzerà la squadra in attesa di nuovi padroni. Secondo la Gazzetta dello Sport oggi Rosella Sensi è segnalata a Visso — borgo montano delle Marche al confine con l’Umbria — dove inaugurerà la sede del Parco Nazionale dei Monti Sibillini intitolata al papà (che di Visso fu anche sindaco), scomparso il 17 agosto 2008.
Da domani ogni giorno è buono per rivedere Rosella a Trigoria.
Nell’ultimo mese la latitanza della presidentessa — che pure si è impegnata con UniCredit a «valorizzare la società» in questa fase di transizione — ha prodotto effetti a catena: dirigenti inquieti, alcuni calciatori nervosi, altri in libera uscita, allenatore di nuovo attraversato da brutti pensieri (rinnovare o no per altre due stagioni?). In troppi remano dalla propria parte e la barca comincia a girare su se stessa: do you know mulinello? direbbe il Rutelli imitato da Corrado Guzzanti. Urge riascoltare la voce del padrone, prima che sia troppo tardi. Gian Paolo Montali è il dirigente incaricato di risolvere la situazione, come l’anno scorso. Gli compete, del resto. Il responsabile della prima squadra e dell’area sportiva è lui.
Roma, Montali: “Baptista gradirebbe l’Olympiacos”
Gian Paolo Montali è il primo romanista a prendere la
Montali: “Roma, lavoriamo tutti per farti grande”
L’intervista di Gian Paolo Montali a Il Romanista a poche ore dall’aichevole tra Olympiacos-Roma. Testuale:
Atene è un po’ casa sua. Nella Capitale greca Gian Paolo Montali è una sorta di mito, dopo che in pochi mesi, quando ancora faceva il coach di volley, ha conquistato uno scudetto, due coppe nazionali e una coppa europea.
Dove? Sulla panchina dell’Olympiacos. Proprio la squadra che stasera affronterà la Roma nell’ultima amichevole prima della Supercoppa. E che farebbe carte false per riportarlo in Grecia, magari dietro a una scrivania come direttore generale di tutta la polisportiva. Ma lui, che di Roma si è innamorato (ricambiato) ha respinto al mittente tutte le offerte.




Nell’ultimo mese la latitanza della presidentessa — che pure si è impegnata con UniCredit a «valorizzare la società» in questa fase di transizione — ha prodotto effetti a catena: dirigenti inquieti, alcuni calciatori nervosi, altri in libera uscita, allenatore di nuovo attraversato da brutti pensieri (rinnovare o no per altre due stagioni?). In troppi remano dalla propria parte e la barca comincia a girare su se stessa: do you know mulinello? direbbe il Rutelli imitato da Corrado Guzzanti. Urge riascoltare la voce del padrone, prima che sia troppo tardi. Gian Paolo Montali è il dirigente incaricato di risolvere la situazione, come l’anno scorso. Gli compete, del resto. Il responsabile della prima squadra e dell’area sportiva è lui.