Roma-Genoa, Collovati: “Pesa l’assenza di De Rossi”

 Parola di doppio ex: Fulvio Collovati, intervenuto sulle pagine del portale pianetagenoa1893.net, ha espresso il proprio giudizio in merito all’anticipo della settima giornata di serie A tra Roma-Genoa:
RICORDI.Nessun ricordo in particolare. Ricordo solo che c’era uno scambio di giocatori tra le due società che erano in ottimi rapporti. Il povero Signorini era in giallorosso e poi partì per Genova: poi ci fu l’arrivo di Bruno Conti sotto la Lanterna e poi toccò anche a me“.

“Roma, lo scudetto è alla portata”

 Una serie di personaggi provenienti dal mondo del calcio hanno esternato la propria previsione rispetto alle ambizioni della Roma: stando a quello che emerge, lo scudetto è alla portata. Da Il Romanista:

DARIO CANOVI: «Se la scorsa stagione è arrivata ad un passo dallo scudetto, stavolta, a maggior ragione, la Roma è fra le favorite insieme a Inter e Milan. La società ha operato acquisti importanti, coprendo i ruoli dove aveva qualche lacuna e trovando valide alternative ai titolari. Castellini, ad esempio, è un giocatore che permetterà a Riise di rifiatare. Se Julio Baptista avesse accettato il trasferimento e fosse arrivato Behrami, avrei avuto ancor meno dubbi».
DANILO CARAVELLO: «Mi sembra giusto fare i complimenti a tutto lo staff societario per come hanno saputo muoversi sul mercato e consegnare all’allenatore dei rinforzi di primissimo piano. Borriello ne è l’esempio più lampante. Ma anche la conferma di Burdisso, l’arrivo a zero euro di Fabio Simplicio e la scommessa Adriano sono sintomatici del grande lavoro svolto. Aver trovato, poi, un’alternativa a Riise sulla fascia sinistra, significa un puntuale miglioramento della rosa a disposizione. Direi che la Roma può arrivare fino in fondo e migliorare il risultato dall’ultima annata».

Roma-Inter, Collovati scommette su Vucinic e Pandev

 Fulvio Collovati (da calciomercato.com) a proposito dell’imminente Roma-Inter in programma sabato 27 marzo all’Olimpico.
SCUDETTO.Non credo che sarà la gara decisiva, anche in caso di successo della Roma è l’Inter che resterebbe grande favorita. Al momento le mie percentuali sono Inter 50%, Roma 30% e Milan 20%. Credo che le percentuali rimarranno così anche dopo la partita di domani“.
MAN OF THE MATCH.Tra i giallorossi direi Vucinic, per l’Inter invece Pandev. Sentirà aria di derby e per lui potrebbe essere una sfida speciale“.

Bruno Conti, 55 volte auguri dagli amici di sempre

 Da Il Romanista:

Compito difficile, quello di trovare le parole giuste per fare gli auguri a una bandiera. Soprattutto se quella bandiera si chiama Bruno Conti. Ma anche se le candeline sulla torta sono arrivate a 55, Marazico è sempre lo stesso: caschetto nero, sorriso sulle labbra e tanta grinta dentro e fuori dal campo. Proprio come in quell’immagine di lui col sigaro in bocca e lo spumante in mano mentre festeggia il secondo scudetto. Così, a 19 anni dal suo addio al calcio giocato, i suoi ex compagni, ma prima ancora amici, provano a scrivergli un biglietto tutto speciale. Ed il primo ad arrivare è quello firmato da Franco Tancredi, con lui dal 1975. «Io e Bruno abbiamo fatto tutta la trafila insieme – spiega l’ex numero uno romanista – abbiamo giocato insieme anche nella nazionale militare. Abbiamo due caratteri molto diversi, io sono più orso, lui, invece, sempre con il sorriso. Dentro lo spogliatoio aveva sempre voglia di scherzare e riusciva a mantenere alto il morale della squadra». Impossibile, però, non ricordare quella finta che tanti grattacapi ha creato ai difensori avversari. «Tutti ricordano la sua giocata classica – continua – fintava con la suola e andava sull’esterno, faceva sempre la stessa cosa ma riusciva comunque a saltare l’uomo e a mettere la palla in testa a Pruzzo. Gli auguro di continuare la sua splendida carriera da dirigente». Ma c’è anche chi, di Bruno, preferisce ricordare un’altra sfida. Quella a carte, che li teneva in piedi tutta la notte durante i ritiri. «Le nostre erano partite all’ultimo sangue – ride Ciccio Graziani – e mi ricordo che una volta, verso l’una di notte, stavamo facendo talmente tanto chiasso che ci hanno bussato alla porta. Quando ho aperto ho trovato il Barone che ci ha detto di continuare a giocare, ma più piano perché non riusciva a dormire. Con quella semplice frase ci ha ammazzato. Anche per questo – conclude – gli auguro altri 100 anni di grandi soddisfazioni». Quella per la briscola e per il tresette, però, è esattamente la stessa passione che lo accomunava a Dodo Chierico.

Scudetto Roma, Collovati: “E’ possibile”

 Da Il Messaggero:

«Scudetto per la Roma? Lo dissi in tempi non sospetti, figuriamoci ora – ha detto Fulvio Collovati – Sensazioni da ex calciatore. Quella di Ranieri è una squadra che non si accontenta mai. Ha uno spirito di rivalsa che accomuna l’allenatore, esonerato lo scorso anno dalla Juventus, la proprietà, contestata per mesi dalla tifoseria, e un gruppo che in molti avevano considerato finito».
Cosa dovrebbe accadere per assistere ad una rimonta che avrebbe del clamoroso?

«Prima di tutto la Roma deve continuare ad inanellare risultati positivi e poi sperare nella Champions…».
Secondo lei, quindi, la competizione europea sarà decisiva?

«Certamente. Se l’Inter dovesse esser eliminata, le ripercussioni psicologiche potrebbero essere notevoli. Al contrario, se dovesse superare il Chelsea e andare avanti, la fatica si farebbe sentire e potrebbe perdere colpi in campionato».

Roma, Genoa e quella volta che Bruno Conti servì a comprare Pruzzo

Roma-Genoa: non solo suggestiva sfida da quarto posto ma anche storia di una serie di destini incrociati che legano indirettamente le due squadre. Più di uno, infatti, i fuoriclasse che hanno vestito prima una poi l’altra maglia e regalato alle tifoserie attimi di grande soddisfazione.

Sebino Nela e Fulvio Collovati, Giovanni Cervone e Maurizio Ramon Turone. Ma non si può dimenticare lo strano gioco della sorte che ha in tal senso segnato il percorso calcistico di due idoli della tifoseria giallorossa: Bruno Conti e Roberto Pruzzo. Si diceva di Bruno Conti, la cui carriera calcistica si è strutturata tra Genova e Roma, in quella che appare come una serie di viaggi andata e ritorno tra le due città.

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