
Francesco Totti è la Roma. Detto a chi non se ne sia ancora accorto. L’assenza del Capitano sta pesando come un macigno e la formazione giallorossa, ancora una volta, ha dimostrato che senza il suo numero 10 in campo c’è da stare sempre sul chi va là.
Non basta nemmeno il carattere e la grinta per sopperire alla mancanza del Pupone: determinazione e tenacia, infatti, sono servite in alcune circostanze per rimediare in corsa rispetto a situazioni di gioco in salita (il pari di Fulham, per esempio) ma non bastano a portare a casa punti importanti e vittorie convincenti.
Totti, quindi, è la Roma tanto in campo quanto lo è fuori: anche per questo, e per l’ennesima volta, se con un occhio si sta attenti a cosa accade alla squadra, con l’altro ci si indirizza verso Trigoria per capire a che punto è il percorso di riabilitazione. Di sicuro, nel turno infrasettimanale – trasferta delicata in terra friulana, contro l’Udinese – il Capitano sarà altrove, non certo al Friuli. Tocca a Il Romanista in edicola oggi fare il punto sullo stato di salute di Totti:


“Il bilancio di questi 50 giorni è positivo”. E’ contento Claudio Ranieri. E’ felice di questo suo primo periodo romano, di come la sua Roma ha raggiunto il pareggio in terra inglese. “Stiamo lavorando bene: si vedono grinta e carattere. I ragazzi non si arrendono mai, questo è importante. Ora la Roma è capace di rimontare le gare, cosa fondamentale”. Già, la Roma non si arrende mai e questo è uno dei punti distintivi di passaggio dalla vecchia squadra alla nuova formato trasteverino: in ogni minuto può arrivare la zampata decisiva per una rete allo scadere. E’ successo così sulla sponda del Tamigi 24 ore fa, così come accadde nella prima apparizione della Roma guidata da Ranieri: a Siena una bomba di Riise allo scadere diede il successo ai giallorossi e così anche ieri quando un altro difensore – Andreolli – con una magia ammutolì il Craven Cottage. 

Centotre. Un altro dato. Altri numeri a supporto di un campione: gli assist. Francesco Totti ne ha sfornati a valanga. Talvolta ha trovato impreparati addirittura i compagni. Perchè lui, il calcio, lo legge con qualche secondo di anticipo. Altre volte, centotre, il radar posizionato nella testa è valso il gol. Laroma24.it ha realizzato un servizio. Ve lo proponiamo in versione integrale:
