Euro 2012, Capello: “Germania-Spagna sarà la finale”

 “Spagna e Germania saranno le due finaliste di Euro 2012”. È l’opinione di Fabio Capello, allenatore della Roma del terzo scudetto.

Il tecnico di Pieris ha continuato:

“La Germania ha uno spirito incredibile e molta forza, mentre la Spagna è la squadra che gioca il calcio migliore anche se le manca ancora qualcosa in attacco, le manca un giocatore come Messi. In generale credo che queste due nazionali siano superiori alle altre”.

Italia-Serbia, per la Uefa Questura di Genova disastrosa

 Le inevitabili domande del giorno dopo: come fanno alcuni personaggi a entrare negli stadi? e a portare all’interno ogni tipologia di arma? dov’era e cosa ha fatto la Questura del capoluogo ligure? Il giudizio della Uefa è totalmente negativo, la Figc rischia sanzioni. Da repubblica.it:

Nel quartier generale dell’Uefa, a Nyon, due passi da Ginevra, Michel Platini è arrivato di prima mattina: era reduce da un viaggio in Lussemburgo e poi in Olanda, dove martedì sera è stato avvertito subito dall’Italia di quello che stava accadendo a Genova.

Capello su Vucinic: “Lo seguo da sempre”

 Inghilterra-Montenegro alle porte con tanto di ticket per l’accesso agli europei del 2010. E’ lo spunto che consente a Fabio Capello, Ct inglese, di prodigarsi in un elogio significativo nei confronti della nazionale montenegrina in generale e di Mirko Vucinic in particolare. Da Il Romanista:

«E’ incredibile. Se cominciamo già a pensare alla possibilità di conquistare il secondo o il primo posto nel girone, avremo dei problemi ». Mirko Vucinic dal ritiro della sua nazionale predica calma. Ma non è facile, perché l’intero Montenegro ora gli chiede l’impresa delle imprese: fare risultato a Wembley.

Italia, vai Borriello!

 Da Il Messaggero:

«A me, questo Cassano, basta e avanza». Cesare Prandelli difende il genio dell´Italia. E´ l´unico che ha e non può certo scaricarlo al primo flop. Che tra l´altro, per il cittì, non c´è stato a Belfast, venerdì sera. Ma la protezione della specie è legata direttamente al primo digiuno della sua Nazionale nelle qualificazioni europee. Azzurri caricati a salve, ma perdonati da chi a Coverciano lavora per dar loro un´identità di squadra. «Per il gol è mancato poco: quando crei otto occasioni da rete, non può essere un problema. Perché è, anzi, un segnale positivo». L´Italia di Prandelli, però, è sempre più ai piedi di Cassano. Perché se l´attacco stecca, c´è solo Totò che può far sta tranquillo chi gioca lì davanti. È la formula più semplice per il cittì, considerata la carenza di calciatori capaci di timbrare ogni partita. Ha la fionda, non il bomber: «Sfido qualsiasi persona che analizza le gare a trovare attualmente un giocatore in grado, come lui, di mettere cinque palle gol pulite, come è successo a Belfast. Sì cinque assist. Se avesse avuto anche la continuità, da dieci anni giocherebbe chissà dove. E mi è piaciuto anche per come ha tenuto la posizione, per l´ordine tattico». «Voi sapete bene che cosa ho in testa, percorso che oggi non posso praticare», fa Prandelli. Cassano e Balotelli dietro a un centravanti, l´albero di Natale.

Euro 2012: Riise e Vucinic, gol e vittoria

 Da Il Romanista:

Stesso angolino, quasi stessa posizione di calcio, ma una potenza diversa. John Arne Riise ha  ricominciato da dove si era fermato in fatto di reti segnate. Da quella con l´Inter, che aveva dato l´illusione di poter  portare a casa la Supercoppa. Non è stato così e a San Siro arrivò la prima sconfitta di un orribile inizio di  stagione. Sul quale John ha poche colpe, perché è stato fuori a lungo a causa del tremendo colpo alla testa subito  in allenamento con la nazionale lo scorso 7 settembre. Sì, c´era già stato il deludente pareggio contro il Cesena,  ma la vera crisi giallorossa è cominciata dopo. Il gol di ieri sembra quasi un segno, un cerchio che si chiude. Ora si  può voltare pagina anche in campionato.

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