
Lo stato di salute di Francesco Totti costringe il campione alla resa: niente Milan, anche se le speranze di giocare sono state vive fino all’ultimo secondo utile della vigilia, e con tutta probabilità ancora una settimana piena a riposo lasciando perdere gli impegni imminenti che vedono la Roma alle prese con il Fulham in Europa League e con il Livorno nel prossimo turno di campionato.
La risonanza effettuata al ginocchio ha sancito il verdetto: gonfiore evidente, inutile forzare per incappare in eventuali traumi che potrebbero – quelli sì – condizionare in maniera determinante l’andamento della stagione del Capitano giallorosso.
Il Capitano si può scordare il campo per altri sette giorni: allenamento differenziato ed esercizi mirati saranno la sua tabella di marcia.
A chiarire ulteriormente, ci pensa la Gazzetta dello Sport, in un articolo odierno:
Dal sito dell’A.S.Roma, le informazioni relative alla vendita dei tagliandi per Roma-Fulham, in programma giovedì 5 novembre alle ore 19.00:
Dovesse rasserenarsi il clima, in concomitanza con l’inoltrarsi della brutta stagione, che circonda lo spazio nel quale Claudio Ranieri e Jeremy Menez stanno a distanza ravvicinata, significa ritrovare un calciatore che potrà dare una grossa mano nel corso della stagione, soprattutto in vista del trittico Coppa Italia – campionato – Europa League.
Ha detto di non essere Diego Armando Maradona, uno che le partite le può vincere da solo. Cosa che, allo stato attuale delle cose, potrebbe riuscire solo a Leo Messi.
“Giovane” e “matura”. Così appare la Roma di Ranieri, almeno a leggere il tabellino della sua seconda uscita europea: segnano Okaka e Perrotta, rifiniti da Motta e Pizarro. L’inconsistenza dell’avversario non autorizza slanci di entusiasmo: i bulgari, anche quando i giallorossi hanno allentato la morsa, non hanno quasi mai impensierito Julio Sergio. La notte di Europa League regala due prestazioni sopra le righe: quella di Riise e Burdisso, sempre più leader della difesa. Il triplice fischio di Hirnak, però, mette fine alla peggior prova di Menez da quando il francese è atterrato nella Capitale: gli errori dell’ex Monaco non si contano, la sufficienza con cui perde palla è imbarazzante. E fa da contraltare alla concretezza che il tecnico di Testaccio ottiene dal resto della squadra.
Julio Sergio – 6,5: Attento e concentrato per tutti i novanta minuti. Dimostra sicurezza anche con le uscite basse quando la situazione diventa pericolosa. Ha acquistato sicurezza e finalmente esce dal campo senza subire reti. E’ la prima volta per lui da portiere della Roma.

“Per tutti i malati ci sono le cure”. Così Claudio Ranieri ha aperto la conferenza stampa odierna alla vigilia della gara d’Europa League contro il Cska Sofia. Il paziente è la Roma e la cura è “la continuità dei risultati positivi”. Proprio la medicina che è mancata nelle prime uscite della nuova Roma targata Ranieri. Da quando la squadra ha cambiato l’accento, da toscano è passata a parlare trasteverino, i risultati si sono visti in fasi alterne. Dalla vittoria contro il Siena al pareggio allo scadere contro il Catania, passando per lo strapotere tecnico-tattico avuto contro la Fiorentina e per la prova disarmante contro il Basilea.